Capitano a tutti quei periodi di vita intensissimi in cui non ci rendiamo conto delle settimane che passano talmente siamo occupati a correre dietro a tutte le incombenze, a rispettare le scadenze, a raggiungere i nostri obiettivi; spesso l’accavallarsi di impegni è una scelta fatta anche per distrarre la nostra attenzione da aspetti poco piacevoli della vita, da progetti che non vanno in porto, da delusioni. E così diventiamo yes men, che dicono “sì” ad ogni proposta per non vedere quello che ci succede intorno. Così è iniziata anche per me, un anno fa.
Esattamente un anno fa, per dimenticare una delusione sentimentale ho iniziato a dire “sì” ad ogni proposta, ad ogni offerta, ad ogni richiesta, ad ogni invito. Ho iniziato ad affollare le pagine della mia agenda di impegni ed incombenze per non sentire quel vuoto ingombrante che lasciano le persone importanti quando escono dalla nostra vita. I giorni passavano veloci, sempre più veloci, stretti nelle morse delle cose da fare; la stanchezza si accumulava prepotentemente, i ritmi erano impressionantemente concitati ed il fiato si faceva sempre più corto, contemporaneamente troneggiava l’ansia di non riuscire a portare a termine tutto. Eppure ogni giorno cresceva il sorriso, la sicurezza, la consapevolezza di me stessa. Dai primi di giugno 2013 ai primi di giugno 2014 ho avuto così tante esperienze che mi sembra impossibile sia trascorso solo un anno: mi pare che quest’ultimo anno sia durato molto più di 365 giorni!
Sorprendentemente il flusso di impegni non si è ancora arrestato e anzi si impenna sempre di più; talvolta a letto, guardando il soffitto penso “ma riuscirò a fare tutto?!”. La risposta, dopo mille elucubrazioni notturne è sempre “Non lo so, ma ci penserò domani. Dopotutto domani è un altro giorno!”.
Questi lunghissimi 365 giorni mi hanno cambiata molto, ho capito che peso dare alle cose, agli avvenimenti, alle situazioni e, soprattutto alle persone. Ho capito che il tempo passa inesorabilmente e che l’unica cosa che conta è avere vicino delle persone che amo e al contempo che quelle persone vogliano me. Ho trascorso (o sarebbe più opportuno dire sprecato)troppo tempo a rincorrere persone che non mi volevano davvero nella loro vita e ho capito che, per quanto possa essere doloroso, per quanto bene puoi voler loro, talvolta è meglio lasciarle andare e proseguire per la tua strada. Ho compreso che chi mi vuole davvero bene c’è sempre, nonostante i giorni difficili, nonostante gli impegni. Ho scoperto che essere uno yes man ti apre porte sensazionali dal punto di vista personale perché puoi conoscere persone che ti cambiano la vita o anche semplicemente il modo di vedere la vita. Ho capito che essere gentili ed accogliere tutti con un sorriso, anche se intorno le cose vanno male, lasica un segno negli altri e soprattutto lascia un segno in me. Ho cercato di tenere stretti i rapporti con tutte le persone a cui tenevo, a cui volevo bene: alcune persone se ne sono andate, mi hanno fatto capire che non tenevano a me oppure che non ci tenevano abbastanza, ma molte, moltissime, sono restate, hanno ricambiato il mio affetto, sono state presenti, nei loro tempi e nei loro modi, ma oggi ci sono, mi cercano, ci tengono ad esserci.
Non ho paura del domani, dell’incertezza, dei problemi, delle grandi crisi e delle tante piccole difficoltà quotidiane: non si può scappare, questa è la vita e ne abbiamo una sola. Possiamo solo renderla speciale e circondarci di persone fantastiche.
Io l’ho fatto. Ed oggi sono io.