Le fughe sono i viaggi che lasciano un segno indelebile nella mente, sono le emozioni provate che si ricordano per sempre.
Sono appena tornata dalla mia ultima fuga passeggera e ancora adesso ho quel magone che avverto al rientro di ogni viaggio. Questa volta è stato un lungo week end in Costa Azzurra per scappare e festeggiare un anniversario , il mio ;-).
1°Giorno [volo + Auto ] NAPOLI- NIZZA – ANTIBES JUAN LES PINS
Io e l’ inglesino siamo partiti di venerdì pomeriggio da Napoli con un volo per Nizza: arrivati, abbiamo prelevato la macchina a noleggio e, via, diretti ad Antibes- Juan les Pins al nostro “ Hotel Colbert”, vicinissimo al mare .
Parcheggiata la macchina sulle strisce bianche,scopriamo che la sosta, per tutto il weekend, compreso lunedì 14 luglio, anniversario della Rivoluzione, è gratuita . Ci và di lusso, anche se i giorni a seguire scopriamo che trovare un buco per parcheggiare vuol dire girovagare per un bel po’ !!!
Posate le valige in camera, siamo andati alla scoperta della vita notturna di Juan les Pins che viene paragonata alla nostra Rimini. Juan les Pins è un unico comune con Antibes, ma subito si comprende che questa città ha due anime dove storia e modernità sopravvivono e si intrecciano in 10 minuti di cammino.
Partiamo da Rue Bricka e, passati sotto il ponte di Avenue Coubert, arriviamo sul lungomare . Tra una bancarella e l’altra si arriva a Carrefour de la Nouvelle Orléans, da cui si diradano stradine piene di negozi, ristoranti, bar e disco tutto contornato da altissime palme.
Siamo troppo stanchi per aspettare che si liberi un tavolo, così ci limitiamo a mangiare una buonissima crêpe nutella e banana.
Il fermento, la musica e la recinzione del ” Jardin de la Pinede” ci informano che siamo arrivati nella settimana del “Jazz à Juan” . La manifestazione porta, da 54 anni, i grandi nomi della musica Jazz sulla Cote d’ Azur. Solo dopo scopro che il festival nasce negli anni ’60, quando da queste parti trascorrevano vita mondana molti musicisti americani tra cui Sidney Bechet e Francois Scott Fitzgerald. Infatti quest’ultimo ha vissuto a Villa Saint Louis , oggi trasformato in albergo, insieme alla moglie Zelda.
Juan le Pins è l’anima moderna di Antibes , è di sicuro un luogo di villeggiatura . C’è la spiaggia con sabbia fine ed il mare trasparente e fresco e la passeggiata con le palme. La nota negativa è la speculazione edilizia con palazzi ultramoderni altissimi che assorbono l’odore del mare.
Antibes è un’altra storia e l’abbiamo visitata due giorni dopo preferendo la mattina seguente, date anche le cattive condizioni meteorologiche , di andare a Saint Tropez .
2°Giorno ANTIBES JUANS LES PINS – SAINT TROPEZ
Andata e Ritormo
“A St. Tropez la luna si desta con te e balla il twist contando le stelle nel ciel, ma la stella ancor più bella non è in cielo è qui vicina a me a St. Tropez …” queste le parole della famosissima canzone di Peppino di Capri . Non so perché il cantautore ha scritto questa canzone, ma confermo : Saint Tropez può essere definita come la Capri francese , un posto da ricchi !
Dico subito che, se si ha voglia di godersi questo piccolo villaggio, sarebbe meglio andarci in inverno quando è assalita da meno gente. Da Antibes dista circa 100 Km e consiglio di prendere l’autostrada e uscire a Sainte- Maxime . Noi volevamo goderci il panorama e la costa, ma non avevamo calcolato il traffico e la strada obbligata per la montagna . Ci sono volute ben 3 ore!
Arrivati, parcheggiamo su Avenue General Leclerc ma c’è anche un grande parcheggio vicino al mare . Ci avventuriamo sotto un cielo plumbeo e con caldo asfissiante, alla scoperta di questo posto così tanto decantato.
Senza accorgercene prendiamo Rue Allard , piena di negozi dalle insegne più che conosciute , poi arriviamo sul molo Suffren che, a mio parere, non è superiore alla “Riva destra di Ischia” e proseguiamo fino alla Tour du Portalet .
Da qui inizia il Sentier du Littoral : questo sì che ha un suo fascino ! Con i piedi quasi nell’acqua puoi percorrere tutta la costa e farti un bagno se ti và . Noi, però, siamo solo in visita e per niente attrezzati ;-)
Rientriamo nei vicoletti, passiamo davanti all’ Hotel de Ville , ci soffermiamo prima in Place des Remparts e poi nella caratteristica e artistica Place de l’Ormeau. Ritorniamo al porto, costeggiando il molo fino al parcheggio.
Che dire, la nostra visita è stata molto breve per apprezzare questo villaggio di pescatori ben mantenuto . Tra il traffico per arrivare , la fila per parcheggiare, la fila per andare in un bagno pubblico a gettoni , la fila per comprare un gelato , la fila per ritornare sulla strada costiera … stress stress stress !!!
Ritornando su Antibes, ci fermiamo lungo la costa (non ricordo il punto preciso): mangiamo un boccone e ammiriamo il panorama da un piccolo faro. Recuperiamo l’entusiasmo ;-)
3°Giorno ANTIBES JUAN LES PINS
Il terzo giorno è dedicato al relax marino . Prima però è d’obbligo, così dico all’ inglesino, un PIT STOP al consigliatissimo ” Marché Provensal” nella città vecchia di Antibes, che si anima tutte le mattine.
Il mercato è al coperto e solo esserci ti trasmette la vivacità di questa cittadina storica. All’interno, ci sono banchi che vendono soprattutto cibo e moltissime sono specialità della regione, ma ci sono anche abiti, fiori e saponi artigianali secondo il mood provenzale.
Ho avuto la tentazione di portarmi dietro una di quelle borse di paglia che amano tanto le francesi ma in aereo è permesso un solo bagaglio a mano e quindi decido che sarà un buon motivo per ritornare :-(
Dopo il mercato, è arrivata l’ora di un farci un bagno . Decidiamo di allontanarci dal centro e di andare a Cap d’ Antibes , precisamente a la Plage de la Garoupe . Un posto, che pur essendo molto affollato, è paradisiaco . Ha un mare limpidissimo che ricorda quello delle Baleari.
Nel pomeriggio, prima di ritornare a “Le Vieil Antibes”, giriamo in auto per Cap D’Antibes , un promontorio rigoglioso dove sono state costruite ville fantastiche. Qui, come ha detto l’inglesino, ci sono i SOLDI VERI ed è una goduria per gli occhi !
Ritorniamo ad Antibes ed alle sue stradine. L’atmosfera che si respira è completamente diversa da quella vista in mattinata. Tutto è diventato più tranquillo e passeggiare tra i vicoletti, vuol dire ascoltare i rumori delle famiglie arrivate dalla spiaggia, assistere alla messa nella cattedrale o prendersi un aperitivo seduti ad uno dei tanti bar.
In serata ci godiamo una cena in un ristorante sul lungomare di Juan les Pins: io mangio la paella mentre l’inglesino non può fare a meno dell’entrecote. Dopo abbiamo provato l’ebrezza del casinò :-) Abbiamo vinto :-)
4°Giorno NIZZA ou NICE
L’ultimo giorno è dedicato a Nizza, la città francese più visitata dopo Parigi.
Nizza non è una novità per me. I miei mi hanno portato diverse volte e ritornarci è stato come andare indietro nel tempo, cercando di individuare i posti già visitati allora, le cui immagini conservo in memoria.
Per l’inglesino, invece è stata la sua prima volta a Nizza ed è rimasto stupito di questo posto, che spesso viene descritto come una cittadina per gente facoltosa, che viene qui per divertirsi e fare shopping . La ” Promenade des Angles” incanta e la spiaggia invita a rilassarsi e a godere di un mare blu blu.
Nizza è grande e solo un giorno non basta ma il consiglio è di non saltare in nessun modo i vicoli della vecchia Nizza ( VIEUX NICE ) con il Marchè aux Fleur e la moderna Place Massenae la divertente fontana su Promenade du Paillon . …. è tardi, si ritorna in patria ;-(
###
INFO PRATICHE / TECNICHE
- Abbiamo volato con Meridiana, con lo scalo tecnico su Olbia .-(meglio prenotare un diretto,troppo tempo d’attesa!)
- L’ Auto l’abbiamo noleggiata dall’Italia sul sito dell’ AVIS . All’arrivo, ci hanno consegnato una categoria superiore per mancanza di quella prenotata , ma con il cambio automatico. Abbiamo preferito una Ford KA piccola e maneggevole, prevedendo il parcheggio ” in strada” :-) Si preleva e si consegna al Terminal 2 . Ottimo servizio, VERY NICE il giallo canarino della carrozzeria ;-)
- Abbiamo dormito al “Hotel Cobert” prenotato su Booking.com: ha un ottimo rapporto qualità prezzo , semplice e pulito . La proprietaria è molto gentile e disponibile.
- I PARCHEGGI sulle strisce bianche sono a pagamento e di solito non ci si può fermare per più di 2 ore . Nei week end e nei festivi sono gratuiti, ma trovarli richiede pazienza e per tutti ci sono le casse automatiche ( consiglio : procurarsi tante monetine !!!! )