Il tempo vola… e vabbè che febbraio è il mese più corto ma mi è davvero sfuggito via! …l’unica cosa che mi fa felice è che si avvicina la primavera insieme a tutte le sue erbette e primizie!
Il bello di ogni stagione è che ognuna di loro ci regala ingredienti meravigliosi con cui cucinare… e che bella che è l’attesa di poterli trovare, la gioia nel vederli sui banchi del mercato… i primi asparagi, gli spinaci novelli, i carciofi di Sant’Erasmo… le erbette di campo da raccogliere!
Forse non tutti condividono questa gioia, rido tra me e me pensando ad amiche per cui cucinare è una tortura… non credo che loro cerchino con occhi curiosi nuove verdure al mercato… ma il bello sta nelle diversità… sia per la natura, stagione dopo stagione, che per le persone! ;)
La passione per la cucina, soprattutto quella legata alle stagioni è quella che ha spinto noi quattro stagionatrici, quasi un anno fa (aridaje come vola il tempo ;) ), a creare la rubrica StagioniAMO! e a elaborare, mese dopo mese, tanti bei menù con ingredienti di stagione! …nella pagina di StagioniAMO! potete scoprirli tutti! :)
Questo mese abbiamo scelto un ortaggio che accompagna un po’ tutto l’inverno colorandolo con la sua tonalità di rosso intenso… quasi viola! …stiamo parlando del radicchio ovviamente!
In tavola vi abbiamo già portato:
Antipasto: toast con radicchio, ricotta e salsiccia di Federica – Caffè Babilonia
Primo: crespelle di grano saraceno con radicchio, prosciutto e besciamella vegetale di Luna – Pizza, fichi e zighini
Secondo: Polpette di radicchio e fagioli cannellini al forno di Marzia – Coffee & Mattarello
Come già vi raccontavo, vivendo in Veneto, il radicchio è un compagno di cucina molto presente… Il Veneto è la terra dei radicchi… tutti I.G.P. …c’è quello di Treviso, sia tardivo che precoce, c’è quello di Verona, quello di Castelfranco e quello di Chioggia (se cliccate su ogni radicchio vi rimando a dei siti che vi raccontano di più su ogni singolo meraviglioso radicchio).
Ogni radicchio ha le sue peculiarità, le sue ricette tipiche, zona per zona ed io per questo menù ho scelto il mio radicchio preferito, quello di Treviso tardivo …il fiore d’inverno… il più pregiato, quello con la coltura più laboriosa ma dal gusto unico, croccante, dolce ed amaro allo stesso tempo!
Ho vari ricettari legati ai radicchi locali… con ricette della tradizione e ricette gourmet …e credetemi ci sono un’infinità di ricette dolci con i radicchi, dalle marmellate alle crostate, dalle mousse alle frittelle!
Io vi avevo già presentato un dolce con il radicchio di Chioggia, la torta ciosota appunto …ma per questo menù oltre a cambiar radicchio, ho voluto cambiare proprio la tipologia di dolce… una mia idea… un’incognita che però mi ha soddisfatto moltissimo… una semplice e deliziosa crème brulée!
Il gusto è unico… si sente la crema alla vaniglia e si sente il radicchio, il suo profumo, le sue note dolci ed anche quelle amare… lievemente accennate nonostante lo zucchero! …perfetto direi! …lasciatevi tentare! ;)
- Per 3 crème brulée:
- 100 gr di radicchio di Treviso tardivo, già pulito e tagliato a tocchetti
- 6 cucchiai di zucchero
- 3 tuorli d’uovo
- 250 ml di panna
- 1 cucchiaino di estratto liquido naturale di vaniglia
- Zucchero di canna per caramellare
In un pentolino mettete il radicchio insieme a poca acqua (un bicchere circa) e metà zucchero. Lasciatelo cuocere finchè tenero e caramellato. L’acqua evaporerà e creerà una specie di marmellata. Fate raffreddare.
Una volta freddo frullatelo con un frullatore ad immersione insieme ai tuorli e al restante zucchero. In un pentolino scaldate la panna. Non portatela a bollore, quando vedete che inizia a fare delle bollicine sui lati toglietela dal fuoco. Unite un cucchiaio di panna al mix di uova e mescolate bene. Pian piano unite la restante panna, sempre mescolando bene. Unire la panna poco a poco non farà rapprendere le uova.
Versate il composto in delle ciotoline. Mettete le ciotole in una teglia da forno con bordi alti e riempite la teglia con acqua bollente. L’acqua dovrà arrivare a metà delle ciotole. Cuocete le crème brulée in forno preriscaldato a 160° per circa 45 minuti. Controllate comunque la cottura in base al vostro forno, dovranno essere dorate, sode all’esterno e ancora vagamente morbide al centro. Una volta pronte, toglierle dalla teglia, lasciarle intiepidire e metterle in frigo coperte con pellicola fino al momento di servirle. Non cuocete troppo le crème brulée o rischiate che si crepino in superficie.
Al momento di servirle cospargete la superficie con dello zucchero di canna e caramellatelo. Per questa operazione potete usare l’apposita torcia o mettere le ciotole sotto il grill del forno.
Servite subito.
Non solo in cucina: Il radicchio rosso (Cichorium intybus), di qualsiasi varietà si tratti, ha davvero un sacco di proprietà benefiche. E’ un ortaggio ricco di sali minerali (potassio, fosforo, calcio, zinco, sodio, ferro, rame e manganese), vitamine (gruppo B, C, E, e K) e fibre. Consumare radicchio ci aiuta a depurare il fegato, a sbloccare l’intestino e a tonificare il nostro sistema nervoso e immunitario. Inoltre gli antociani (le sostanze responsabili del il colore rosso) gli conferiscono proprietà antiossidanti.
Radicchio Crème Brulée
Radicchio (also known as Red Leaf chicory or Red Italian chicory) is a very popular vegetable here in Veneto (the region where I live), we grow many varieties like the Treviso tardivo, the Treviso precoce, the Chioggia (the round shaped ones),the Verona and the Castelfranco and all of these radicchio are protected by the PGI (if you click on the radicchio names you can read more on each one).
I have many cookbooks regarding these vegetable and there are many recipes to cook it in a sweet way… cos even if it has a bitter note, it is amazing also in sweet dishes! …you can make jams, fritters, soufflé, cakes… for example, a while ago, I made a cake with the radicchio di Chioggia and carrots and this time I wanted to try something different using the radicchio di Treviso tardivo.
I wanted to try something delicate and simple and even completely new to me… a crème brulée! …I was really pleased with the results, you can taste the vanilla cream mixed with the caramelized radicchio which anyway doesn’t lose its subtle bitter aftertaste. A mixture of flavours I really loved!
For 3 crème brulée:
- 100 gr of radicchio di Treviso tardivo, cleaned and chopped
- 6 tbsp of sugar
- 3 egg yolks
- 250 ml of cream
- 1 tsp natural vanilla extract
- Brown sugar for the topping
In a saucepan cook the radicchio with some water (about a glass) and 3 tbsp of sugar. Cook until water is evaporated and the radicchio is tender and jam like. Allow to cool. Once cool mix it with a hand blender together with egg yoks, vanilla and remaining sugar.
In a saucepan heat cream until it comes up to a simmer. It doesn’t have to boil so remove from heat when you see bubbles on the sides. Add one spoon of cream into egg mixture and mix. Slowly add the remaining cream, mixing well. Adding the cream this way, in batches won’t curd the egg yolks.
Ladle the brûlée mixture into the serving ramekins and place them into a deep baking tray and pour hot water into the tray, until the water reaches halfway up the sides of the dishes (a bain-marie). Cook the crème brulées in preheated oven at 160° for about 45 minutes, until set firm but still with a slight wobble in the middle. Allow to cool. You can place the brûlées in the fridge at this stage if you’re not serving them immediately.