Non toccherà le vette dello humor funereo e irresistibile di Harold e Maude, ma #Restless (L’amore che resta) gestisce con sapienza una storia potenzialmente molto scivolosa. Se qualcuno morirà di cancro tra 3 mesi, infatti, un film mediocre sarebbe tentato di sbrodolarsi in tragedie reali ma inverosimili, mandare tutto in vacca con melensaggini irritanti o buttarla indelicatamente in caciara. No.
L’amore che resta, in 400 colpi (di tastiera)
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