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400 militari italiani tornano dall’Afghanistan

Creato il 24 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
400 militari italiani sono tornati dall'Afghanistan nell'ambito del previsto piano di rientro

Photoshop credit: isafmedia / Flickr / CC BY 2.0

L’Italia da oggi ha un numero ancora più ridotto di soldati all’estero. Hanno infatti lasciato l’Afghanistan, come da accordi, 400 militari italiani, presenti nella provincia di Farah, portando il numero totale di rientri dall’inizio dell’anno a oltre mille.
I militari italiani, appartenenti al 6/o reggimento bersaglieri di Trapani, hanno effettuato il passaggio di consegne alla 2/a brigata del 207esimo corpo d’armata afghano. L’operazione è stata eseguita regolarmente nell’ambito della Transition Support Unit South, che prevede, appunto, il graduale passaggio di consegne dalle forze internazionali che controllano le zone strategiche dell’Afghanistan alle forze armate regolari afghane, addestrate nel frattempo nel loro difficile compito di sorveglianza e controllo del territorio.
Complesse e variegate sono state le operazioni effettuate dal Transition Support Unit South, venuto sulla luce solo nell’agosto scorso; esercitazioni di evacuazione medica e soccorso sanitario sono state guidate congiuntamente da elicotteri italiani e americani, nel compito di addestrare i colleghi dell’esercito afghano.
Congratulazioni verso il colonnello Mauro Sindoni, comandante del Transition Support Unit South sono arrivate dal generale Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West, per “lo straordinario sforzo sostenuto nella conduzione di un’articolata e vasta attività a favore della popolazione afghana, svolta sul fronte della sicurezza e della ricostruzione, che è stata sinceramente riconoscente per quanto fatto a suo favore”.
Sul piano dei rapporti internazionali, la Loya Jirga, il Gran Consiglio convocato dal presidente afghano Hamid Karzai, ha dato parere positivo alla firma di un Accordo bilaterale sulla sicurezza (Bsa) con gli Stati Uniti, chiedendone la firma “entro poche settimane”. Lo hanno annunciato oggi responsabili del Comitato organizzativo dell’Assemblea.
Tuttavia il presidente Karzai smorza gli entusiasmi e annuncia come ci sia bisogno ancora di tempo per definire un accordo duraturo con gli Stati Uniti sul tema della sicurezza.


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