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416 ter, alla Camera contro il voto di scambio.

Creato il 16 luglio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

A partire da ieri lunedì 15 luglio la Camera discute una serie di modifiche da applicare all’articolo 416 ter, ovvero quella norma del codice penale dedicata al reato di scambio elettrale politico-mafioso. L’articolo, introdotto nel 1992 durante la battaglia tra Stato e Cosa Nostra, fa storcere il naso a più di un cittadino, essendo giuridicamente debole. Secondo il 416 ter infatti il voto di scambio è tale solo nel momento in cui il pacchetto di preferenze elettorali che il mafioso dispensa al politico viene ricompensato dal politico al mafioso con denaro. È chiaro che la realtà dei fatti sia molto più complessa di così. Le recenti indagini delle procure italiane hanno dimostrato con sconcertante chiarezza come la criminalità organizzata di oggi sia più interessata ad infiltrarsi nella gestione dell’edilizia, dell’amministrazione e della politica piuttosto che a riscuotere un semplice compenso monetario.

Per combattere le mafie è necessario avere gli strumenti adeguati, che passano obbligatoriamente da un miglioramento del 416 ter. Mesi fa Don Ciotti, attraverso i suoi attivisti di Libera e del Gruppo Abele, ha promosso la campagna Riparte il Futuro, alla quale hanno aderito in tantissimi. Si è così formato in Parlamento l’intergruppo dei Braccialetti Bianchi, una serie di onorevoli provenienti da tutti i partiti che hanno deciso di impegnarsi pubblicamente a garantire una maggiore trasparenza nella politica e una più salda lotta alla corruzione. Sostenuti dalle firme di circa 270.000 cittadini, i parlamentari dei Braccialetti Bianchi hanno presentato alla Commissione Giustizia della Camera la riforma del 416 ter, subito approvata all’unanimità. Questo il testo integrale:

Chiunque accetta consapevolmente il procacciamento di voti con le modalità previste dal terzo comma dell art 416 bis in cambio dell’erogazione di denaro o di altra utilita è punito con la reclusione da 4 a 10 anni.La stessa pena si applica a Chi procaccia voti con le modalità indicate al comma precedente.

I Braccialetti Bianchi, capitanati dal Pd Davide Mattiello, hanno ritenuto fondamentale l’inserimento delle parole “altra utilità” per indicare quanto richiesto dal mafioso “in cambio del procacciamento di voti”. Non più solo denaro quindi, ma tutto quello che il politico può mettere sul piatto della bilancia. Dagli appalti ai finanziamenti alle cariche pubbliche, ogni cosa diventerebbe passibile di reato. Oltre a questa, sono state introdotte nel 416 ter anche altre innovazioni: un miglior proporzionamento delle pene previste e soprattutto la colpevolezza non solo del politico, ma anche del mafioso che il voto di scambio lo propone.
Ormai manca soltanto l’approvazione della Camera, che, come si auspicano i Braccialetti Bianchi che lavorano da mesi sul 416, non dovrebbe tardare ad arrivare. All’unanimità, si spera.

articolo di Matteo Fontanone

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