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43% l’indifferenza e’ il peso morto della storia.

Da Maxdejavu

PASSO ASSISTITOQuesto non sarà mai un blog di politica (E INVITO TUTTI A NON LEGGERE IN QUESTE RIGHE LA BENCHE’ MINIMA APPARTENENZA O SOSTEGNO POLITICO) ma figli miei, oggi è stata una giornata da ricordare perchè gli italiani non dovevano scegliere un loro rappresentante ma infiggere nel terreno dei paletti importanti ed imprescindibili per il loro futuro.
Ci tengo a lasciare un appunto su questo blog, in modo da rendervi partecipi del risultato e di quanto accaduto in queste settimane.
L’Italia, attualmente popolo di calciatori mancati, giocatori incalliti al lotto e superenalotto, grandi amanti di programmi assolutamente demenziali, lobotomizzanti e inutili, sono stati chiamati alle urne (benedetti siano i referendum e la libertà di espressione) per decidere su 4 punti importanti che cercherò di sintetizzare.
1. Privatizzazione dell’acqua;
2. Eventuale adeguamento dei prezzi dell’acqua;
3. Realizzazione di centrali nucleare;
4. Legittimo impedimento ovvero La legge non sia uguale per tutti;

Sembrerebbe che il 57% degli italiani si sia recata a votare. Non succedeva una cosa simile da 16 lunghissimi anni. Sembrerebbe che gli italiani abbiano deciso finalmente di far sentire la propria voce, di esprimersi.
Di dire a chi eleggiamo “guardate che noi ci siamo e vi teniamo sotto controllo. Tutti!”

Amori miei, non è tanto sul risultato positivo o negativo del referendum, che mi voglio soffermare.
Ma sulla cifra 57%. Vuol dire che il 43% degli italiani non è andato a votare. Vuol dire che milioni di italiani non hanno sentito il dovere o il diritto di dare la propria opinione. Vuol dire che oggi il 43% degli italiani ha trovato qualcosa di meglio da fare.
Perchè astenersi, figli miei, non è un SI o un NO!
Astenersi significa lasciare agli altri la possibilità di scegliere per noi. Lasciare che la nostra voce sia in balia del destino e delle decisioni altrui.
Rifletteteci sopra, quando sarete grandi e avrete modo e voglia di farlo.

Piccoli miei, non lasciate mai che qualcuno prenda la vostra vita per mano e la conduca senza la vostra approvazione. Non rinunciate mai al confronto, alle idee, anche allo scontro magari (verbale).
E’ importante sapere di avere una voce. E’ importante sapere di avere la possibilità di gridare SI o NO e che quel grido non sia un suono sordo, inutile, frustrato, vuoto e pieno di rabbia. Chi abbia vinto o perso adesso non è importante, perchè nella vita si vince o si perde continuamente solo quando si decide di “giocare“. Cercate di non fare una vita da spettatori.

Ancora ora, in giro per il mondo, milioni di persone gridano e piangono di rabbia. Lottano e muoiono per poter esporre la propria opinione. Milioni di persone vivono sotto regimi che vincolano e controllano il voto del proprio popolo.
Prendete in mano la vostra vita e fate le vostre scelte. Non lasciatevi trascinare dalla corrente come una bottiglia abbandonata nel mare.
Manifestate il vostro malumore, esprimete la vostra gioia. Siate di Sinistra, di Destra, di Centro… ma siate.
Perchè “non essere” è un cadavere in balia delle onde.
L’indifferenza è il peso morto della storia.
Qualcuno continua a sostenere di non essere andato a manifestare la propria opinione perchè quell’astensione era paragonabile al NO!
Ma chi l’ha sentita quella voce? Oppure è solo una scusa per non rinunciare ad un’ora di sole al mare? Quanto pesa quella mancata opinione ora che il famoso Quorum (50%+1) è stato raggiunto???
Forse, avrei preferito una vittoria del NO con il 98% di italiani al voto!
Stimo e mi congratulo con quel 5 % di quel 57% degli italiani che è andato a dire NO!
Avrei preferito sentirmi parte della minoranza anzichè parte di una maggioranza in mezzo a milioni di indifferenti.
Questa indifferenza ci circonda, ci avviluppa e ci assorbe e ci rende ciechi e incuranti di noi e del prossimo.

Antonio Gramsci, uomo politico amato/odiato sia a sinistra che a destra, scrisse nel 1917, e vi pregherei di leggerlo attentamente e di pensarci sopra a lungo [...]Odio gli indifferenti. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti[...]

E quello che sosteneva Gramsci, oggi trova d’accordo persone dalle più disparate vedute politiche.

Amori miei, vi stringo al cuore oggi, felice ma con un briciolo di rammarico.

Oggi vi abbiamo consegnato una terra con un problema di inquinamento in meno (ma tanto ne esistono altri), in cui l’acqua è ancora un bene vitale e inviolabile e dove, oggi sembrerebbe strano a dirsi, la legge è ancora uguale per tutti.
Pregando per voi, per un futuro migliore, fatto di persone migliori, con il cuore sincero come è il vostro adesso, vi bacio colmo d’amore.


Filed under: Società, Varie Tagged: Gramsci, la legge è uguale per tutti., legittimo impedimento, nucleare, privatizzazione, quorum, Referendum

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