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47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista all’Art Steady

Creato il 29 aprile 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

47 Deadman Talking, zombie a Napoli: intervista allArt Steady  Verticalismi Napoli Comicon Art Steady 47 Dead Man Talking Art Steady è un collettivo fondato e coordinato da Andrea Errico. E’ una rete di collaborazioni formata da diversi talenti e professionisti in vari campi artistici. Opera nel campo della visual art lavorando su commissione, organizza eventi e stage privati. Nota anche per realizzare opere in ambito fumettistico, principalmente storie autoprodotte. Il gruppo è costruito e finanziato dal lavoro, dal capitale, e dalla passione degli stessi membri. Si sono fatti conoscere al Comicon di Napoli con l’albo 47 Deadman Talking.

Ciao a tutto l’Art Steady e benvenuti su Lo Spazio Bianco. Parlateci del vostro collettivo: com’è nato e quali obiettivi vi prefiggete?
Artsteady è nato dalla necessità, che quasi noi tutti abbiamo, di creare progetti indipendenti, un modo per sviluppare nuove idee, liberi dai vincoli delle case editrici e dei committenti con cui siamo abituati a collaborare. L’idea è nata da Andrea Errico e ha trovato subito terreno fertile tra i molti artisti napoletani, italiani e internazionali che ora partecipano attivamente all’iniziativa, fornendo le proprie competenze professionali nei vari ambiti che riguardano il fumetto e la visual art. Il nostro primo obiettivo è sicuramente rivolto al fornire un service per terzi, che possano avvantaggiarsi di un gruppo di professionisti ben coordinati e affidabili, con diversi anni d’esperienza sia come team, sia singolarmente. Il nostro secondo obiettivo è quello di creare, sviluppare e pubblicare storie, progetti e iniziative autofinanziate e autoprodotte.

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La copertina del primo numero di 47DMT

47 Dead Man Talking è il vostro primo progetto: al dello scorso anno avete portato un numero 0, quest’anno bissate col numero 1. Potete parlarci della genesi di quest’opera e di cosa i lettori si dovranno attendere?
Il progetto è nato per caso, e voleva essere un omaggio ad un genere (quello horror e zombie) a cui molti di noi sono legati. Per quanto l’idea fosse già in cantiere da diverso tempo, si concretizzò nell’arco dei due mesi precedenti al Napoli Comicon 2013. Andammo senza molte aspettative e trovammo ad accoglierci un mare di gente che acquistò l’albo e ci comunicò da subito il proprio entusiasmo per la nostra iniziativa. Questo primo incontro con il pubblico ci diede la forza di proseguire. Ad un anno di distanza il progetto è molto più maturo e pianificato, anche se non manca la comicità e la qualità che hanno distinto il numero zero, caratteristiche che ora sono di gran lunga migliorate.

Calare quest’invasione zombie in un contesto situazionistico e, soprattutto, citazionistico molto napoletano oltre ad essere una scelta personale di riconoscimento delle vostre origini, è stata una ferrea volontà narrativa? E soprattutto, lo considerate un vantaggio o uno svantaggio, per la possibile distribuzione più ampia del fumetto?
Per quanto ci riguarda, localizzare una storia in un ambito piuttosto che in un altro non dovrebbe mai essere uno svantaggio, anzi, dovrebbe essere un modo per guardare le cose da una prospettiva diversa. I luoghi e le esperienze cambiano, così come le storie, abbiamo deciso di usare il tema “zombie” per raccontare qualcosa di diverso. Vogliamo ricordare che la nostra eterogeneità (come napoletani ma in senso più ampio come italiani) può fare la sua parte per risanare un mondo in declino.

Credete che il genere zombie, soprattutto dopo l’incredibile quanto onnivoro successo di TWD, abbia ancora cartucce da sparare, o lo avete utilizzato solo come espediente narrativo?
Ovviamente il genere per noi è sopratutto un espediente narrativo. In ogni caso, difficilmente questo genere terminerà le cartucce. Probabilmente un giorno arriverà qualcuno che rivoluzionerà tutto da capo. Dopotutto basti pensare a Benvenuti in Zombieland, 28 Giorni Dopo, The Walking Dead, The Last of Us e The Road, cinque modi diversi di ruotare attorno allo stesso tema, pur essendo ognuno di essi un progetto assolutamente unico nel proprio genere.

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Oltre che in questo progetto, siete professionisti impegnati in vari aspetti del mercato editoriale, soprattutto americano. Come vedete da questa posizione privilegiata le differenze tra i due quel mercato editoriale e quello italiano e quello americano?
Le differenze sono, ovviamente, lampanti. Il mercato americano riesce ad esportare i proprio prodotti facilmente, questo permette a progetti anche di minore entità di ricevere un grado di interesse molto maggiore, e garantisce anche a piccole iniziative di sostenersi e trovare il proprio pubblico. Ma la vera differenza la viviamo singolarmente. Senza mezzi termini possiamo dire che se dovessimo dipendere unicamente dal mercato Italiano, nessuno di noi potrebbe trovare le forze economiche per tirare avanti, o nei casi più fortunati, pagarsi l’affitto. Il mercato italiano non manca, però, di entusiasmo, ci sono tantissime persone competenti, che spesso non hanno problemi a tendere una mano per darti una dritta. La forte competizione e la preparazione artistica media (grazie alle tante accademie e scuole del fumetto) ci garantisce un forte interesse da parte del mercato estero.

Una domanda sui web comics: siete sbarcati su .it con Revenge League, una specie di spin off di 47 DMT: in pratica è la serie fumettistica che legge il protagonista della serie, Carmine. Quanto credete che i web comics possano rivoluzionare il genere fumetto nei prossimi anni, sia a livello di linguaggio sia a livello commerciale, se cambiamenti ci saranno?
Prima di dire la nostra vogliamo ricordare che oltre a Revengers League, su Verticalismi.it abbiamo pubblicato 90 Ways to Die, spin off ambientato nello stesso mondo della serie regolare.
Ritornando alla domanda, crediamo che i web comics abbiano già rivoluzionato il genere fumetto, almeno quanto i blog con la scrittura. Meno di dieci anni fa (ma forse anche più recentemente) questi mezzi non erano diffusi, l’esordiente era costretto a rimbalzare da una casa editrice all’altra con la speranza di veder la propria storia pubblicata, tramite esborso di soldi magari, ricevendo il 90% per cento dei casi un: NO. Verticalismi, al contrario, è una piattaforma aperta che permette a qualsiasi artista di pubblicare le proprio storie e farsi notare, bypassando la stampa su carta e il sistema editoriale. Le storie pubblicate sono totalmente gratuite e quindi fruibili da un potenziale infinito di persone, e questo è già una rivoluzione. Per il resto, l’odore della carta e il contatto fisico con essa non saranno facilmente rimpiazzabili.

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Studi per il personaggio di Angela

Quali sono i progetti personali di ognuno di voi per il futuro?
Per rispondere a questa domanda ci vorrebbero diverse pagine, siamo tanti e ognuno di noi si prefigge diversi obiettivi. La maggior parte spera di poter continuare a fare progetti personali, vorremmo portare questa collaborazione come team ad una condizione stabile e duratura. Contemporaneamente quasi tutti vorremmo poter lavorare anche per le major, e non solo per le [etichette? Case editrici?] indipendenti.
Vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca? Non per forza, ma ci proviamo.
Andrea Errico, fondatore e creatore del progetto, crede che ci sia tanto ancora da fare e sente di essersi espresso artisticamente solo in minima parte. Claudio Avella, co-disegnatore del primo albo di 47DMT è impegnato ad in un progetto personale, che spera possa prendere vedere la luce nei prossimi mesi. Davide Tinto e Alessandro Miracolo non hanno progetti personali ma vorrebbero realizzarne uno in futuro, collaborando magari con sceneggiatori che possano valorizzare le loro idee. Raffaele Ricciardi ha esordito da poco nel campo dei fumetti, dopo aver lavorato per lungo tempo come scenografo, per lui la priorità è affermarsi e iniziare a lavorare come professionista. Ruben Curto, il colorista del primo albo 47DMT pubblicherà un progetto indipendente e autoprodotto dal titolo Storie e Merd’ https://www.facebook.com/storieemerd. Il fumetto sarà presentato proprio in occasione del Napoli Comicon 2014.
E, infine, gli scrittori, Giampaolo, Francesca e Tommaso continueranno a collaborare con Artsteady. Giampaolo ha anche scritto dei racconti in passato e nulla vieta che li raccolga in un vero e proprio libro. Tommaso si augura di fare un lungo viaggio. Se la vostra domanda a quest’ultima affermazione sarà è “Che c’entra con il mondo del fumetto?” Beh, la sua risposta sarà che per scrivere di qualcosa bisogna conoscerla!

Dove potranno acquistare i vostri fan il primo numero di 47DMT?
Per andare a colpo sicuro vi basterà passare al Napoli Comicon 2014, dal 1 al 4 Maggio, dove presenteremo il primo albo in esclusiva assoluta. Di In seguito, proveremo a diffondere l’albo tramite i canali di distribuzione, presso le fumetterie. Abbiamo anche un portale su bloomming, in cui potrete acquistare l’albo con la sola aggiunta delle spese di spedizione (un euro o poco più.) E un giorno, chissà, nelle edicole, magari.

La pagina Facebook di Art Steady: www.facebook.com/Artsteady
La pagina Facebook di 47 Dead Man Talking: www.facebook.com/pages/47-Dead-Man-Talking


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