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47 ronin

Creato il 16 marzo 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

47 ronin sexy withPoveri i 47 ronin sbattuti in pasto alle streghe

Rivisitare una leggenda e pescare a piene mani dalla stessa. Questa è l’operazione, ridotta ai minimi termini, eseguita su 47 Ronin (2014), una pellicola fantasy nella quale si perde la cultura giapponese e il codice etico dei samurai in favore di un intrattenimento privo di ritmo.

Kai è un mezzosangue trovato nei boschi e ben voluto dal principe Asano. Cresciuto al suo fianco e invaghitosi della figlia Mika, Kai , con il passare degli anni, entra in contatto con i samurai del principe e non viene accolto favorevolmente. Tuttavia dopo che Asano viene condannato a morte dallo Shogun, i samurai, diventati ronin, convincono Kai a partecipare alla vendetta nei confronti dell’usurpatore Lord Kira.

Dove si è perso l’onore dei samurai? Nel film diretto da Carl Rinsch probabilmente. Difatti 47 Ronin sfocia nel fantasy e ostenta fiere nei boschi, demoni e streghe. Ma il tutto non riesce ad appassionare. Serve ritmo per poter intrattenere in un microcosmo nel quale la cultura giapponese dovrebbe essere la padrona. E non basta recuperare la leggenda per far rivivere i 47 samurai “senza padrone” sullo schermo cinematografico.

E il regista, dilapidando un budget incredibile (175 milioni di dollari), mette insieme un’accozzaglia di effetti speciali, che lasciano il tempo che trovano, e una costruzione narrativa fredda e gonfia di retorica. L’impressione è che 47 Ronin si perda nella rievocazione storica e nella volontà di raccontare la vicenda del mezzosangue Reeves, ideale rappresentazione della diversità (non accettata) all’interno del Giappone dei samurai. Tuttavia ciò appare come un pretesto fine a se stesso e che mostra il fianco a una sceneggiatura abbozzata e a una fotografia (fintamente) fumettistica.

In fin dei conti se l’interesse di 47 Ronin è intrattenere non riesce a raggiungere l’obiettivo. Se invece l’intento è quello di recuperare e mostrare genuinamente il bushido (il codice etico basato sulla condotta di vita dei samurai) non riesce nemmeno in questo. 47 Ronin oscilla tra katane (chiamate impunemente spade) e demoni terrificanti e si inserisce in quel calderone di genere (di cui non se ne sentiva il bisogno) che rilegge la storia e i racconti tradizionali, contagiati da pessima mostruosità disegnata in computer grafica.

Uscita al cinema: 13 marzo 2014

Voto: *


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