Terra di contrasti e ammaliatrice, Marrakech vale un viaggio anche breve, per scoprirla in toto, senza fretta e pregiudizi. Affascinante punto di incontro tra l’Oriente e l’Occidente, un mix di culture, tradizioni, religioni e scambi, affinatosi nei secoli. L’antica città imperiale del Marocco non si lascia conquistare facilmente e la sua magia non incanta necessariamente il viaggiatore al suo primo sguardo. Si impara a conoscerla lontano dai circuiti ufficiali, perdendosi nei suoi dedali inestricabili della Medina, la città medioevale Patrimonio Unesco, spingendosi nella sua Palmeraie o ancora lasciandosi imprigrire nell’ombra profumata dei giardini Majorelle.
Giorno 1
10h
Moschea della Koutoubia
Punto di referenza spirituala e fisico della città, la moschea della Koutoubia (il suo nome significa “libri” e in quel luogo anticamente si teneva un grande mercato di manoscritti) venne eretta nel 1150 dagli Almoravidi e identificabile da ogni punto della città grazie al suo spettacolare minareto, porta ufficiale per l’ingresso alla Place Jemaa el Fna e ai souks. Particolare: l’appello alla preghiera è pronunciato da un muezzin in carne ed ossa, cinque volte al giorno, contrariamente alla maggior parte delle altre moschee dove l’appello è registrato. Per una passeggiata nei suoi giardini vi raccomando di attendere le ultime luci del giorno per godere appieno di tutto lo splendore della sua architettura.
12h
Place Jemaa el-Fna
Iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 2001, la piazza è un ode alla tradizione degli abitanti della città vecchia. Calma al mattino, si riempie di persone poco a poco, raggiungendo il suo apice al tramonto. Addestratori di scimmie e di cobra, mercanti e giocolieri, venditori di olio d’Argan, sapone nero e succhi di arancia, è un crocevia di varia umanità quindi… attenti agli scippi che sono nell’ordine naturale delle cose in un luogo simile. Attenti anche all’insistenza a volte molto fastidiosa delle false guide che cercano di spillarvi qualche quattrino. Alla sera, il volto magico della Place Jemaa el Fna si fa ammaliante e conturbante, sotto la lieve luce delle lampade a gas. Indimenticabile: un mechoui al chiaro di luna.
13h
Necropoli saadita
Nel cuore del quartiere della Kasbah, dietro alla moschea Al Mansour, questa necropoli intima e raccolta venne recuperata dalla dinastia saadita per ospitare le tombe dei sei re. Da non perdere la sala delle sette colonne, completamente rivestita da marmo di Carrara, all’epoca barattato con lo zucchero. Un ora è sufficiente per visitare il piccolo complesso e ammirare l’architettura dei due mausolei.
14h
Passeggiata nella Mellah
Quartiere giudeo tradizionale di Marrakech, la mellah conserva ai giorni nostri tutta la sua autenticità e i suoi labirinti mistici. Questo quartiere raggruppava le corporazioni dei mestieri che, come i tessutai e i gioiellieri, era una specialità della comunita ebraica. Uno sguardo alla sinagoga eretta nel 1492, e al cimitero, sono indispensabili per capirci qualcosa in più.
15h
Lunch al Cafè des Epices
Il caffe si trova sulla Place des Epices o Rahba Khedima, nella Medina, a pochi minuti dalla Place Jemaa el Fna. Luogo di ritrovo modaiolo, mantiene intatto tutta la sua allure di vecchia abitazione e negozio di tappeti, affacciata sulla piazzetta, antico luogo dove si svolgevano i mercati degli schiavi prima della colonizzazione francese. Carta sufficiente per un break pomeridiano, panini e insalate sono discreti e se trovate tavoli liberi salite sul terrazzo dove godrete di una splendida veduta d’insieme della piazza.
16h
Museo Dar Si Saïd
Consacrato al lavoro del legno, della ceramica, della conciatura, le collezioni di questo museo provengono essenzialmente da Marrakech e dalle regioni del sud del paese. Vetrina eccezionale dell’artigianato marocchino, Dar Si Said, non lontano dalla Place Jemaa el Fna, offre inoltre una decorazione interna assolutamente squisita.
Giorno 2
9h
I Giardini Majorelle e il Museo d’arte berbera
Vera oasi di pace nel centro della ville nouvelle,il Museo di arte berbera, aperto nel 20011 dalla Fondazione YSL, permette di incontrare le tradizioni del popolo berbero delle montagne e del deserto marocchino. Il giardino è uno dei luoghi più visitati in assoluto di Marrakech dove sono visibili collezioni di piante esotiche rarissime importate qui dal pittore Majorelle, L’atelier del pittore, dipinto con il suo famoso blu Majorelle, è un must imperdibile. Nel suo interno troverete la boutique YSL e la libreria. Aperto dal mattino sino ad un ora prima del tramonto.
Midi
Souks
“Zoccolo duro” della Medina, i mercati artigianali installati in un complesso ardito di passaggi e derb, non è molto diverso da alcuni secoli fà. Ci vuole un po’ di tempo da spendere ed entrarci perdendo il cammino, senza preconcetti o paure. Negoziare con i commercianti è la parola d’ordine, non dimenticatelo. Se mercanteggiare vi stressa potete visitare la Maison de l’Artisanat in boulevard Mohammed V, subito dopo la Koutoubia dove è severamente vietata la vendita sotto pressione e i prezzi sono fissi.
14h
Palais de la Bahia
Costruito verso la fine del XIX° secolo nel più puro stile arabo-andaluso con l’ambizione di ospitare le amanti del Gran Vizir Ahmed Ben Moussa e delle sue concubine. Il contrasto con il Palais El Badi, edificio vicino costruito dai Saaditi (1603) e purtroppo oggi in rovina, è sconvolgente.
16h
Médersa Ben Youssef
Altro gioiello dell’architettura arabo-andalusa, questa antica scuola coranica poteva accogliere sino a 900 studenti simultaneamente. Alto luogo dell’umanesimo musulmano sotto la dinastia saadita, la Medersa venne restaurata tra il 1960 e il 1982 ed oggi è una delle principali attrazioni culturali della città. E’ possibile acquistare i biglietti della Medersa in abbinamento al Museo di Marrakech, distante pochi metri e altro luogo straordinario di collezioni importanti (gioielli berberi, ceramiche, utensili, oggettistica arabo-ebrea). A voi la scelta.
17h
Maison de la Photographie
Una visita a Marrakech non è completa senza uno stop in questo piccolo riad privato dove sono ospitate centinaia di immagini di fotografi occidentali che hanno, nel corso degli anni, immortalato la vita quotidiana del Marocco tra il 1870 e il 1910. Sguardo incrociato con un paese oggi in parte svanito e dove, secondo la bella formula di Dellacroix, “la bellezza ti stordisce ovunque”.
Dove alloggiare a Marrakech?
Sia che si voglia soggiornare dentro o fuori le mura dell’antica Medina, l’offerta degli stabilimenti alberghieri a Marrakech è pletorica. Per un soggiorno autentico vi consiglio un riad tradizionale all’nterno delle mura, per i modaioli night-clubbing uno dei tanti hotel-boutique della città nuova. Qualche consiglio:
La Sultana (Rue de La Kasbah, Marrakesh) www.lasultanahotels.com
Considerato il più bel riad di Marrakech, discretamente adagiato nel cuore della Kasbah, non lontano dal quartiere ebreaico, la Mellah, questa proprietà di alta gamma aperta nel 2004 dopo tre anni di lavori incessanti di restauro, è costituito da ben cinque superbi riad di stile e architettura diversi, ricordando all’ospite l’evoluzione della cultura marocchina e araba attraverso i secoli. La cucina è eccellente anche se il menù serale potrebbe essere più completo. La vista sui monti dell’Atlas e della Koutoubia dalle sue terrazze è magica. Accesso all’Hammam a pagamento. Prezzi alti.
Riad Les Clos des Arts (Riad Zitoune Jdid, Derb Tbib 50, Marrakech)
Questo affascinante riad è situato a due passi dalla Place Jemaa el Fna ed è facilmente raggiungibile con un taxi,a qualsiasi ora del giorno e della notte. Massimo e Giorgina, eleganti e affascinanti proprietari del Riad sono padroni di casa informati e professionali. E’ possibile degustare, sia a pranzo che a cena, ottimi piatti della tradizione locale. Famosa la loro bevanda dissetante allo zenzero. Prezzi medi. www.leclosdesarts.com
Riad D’Ari (19 Derb Raouia, Marrakech) http://www.riad-dari.com
Molto ben situato, a cinque minuti circa dalla Koutoubia, questo elegante riad è gestito da Arianna, sicula DOC e amabile persona sempre pronta a rispondere ad ogni vostro quesito. Ospitalità è la parola chiave di questa oasi di pace che coniuga l’esotismo alla modernità. Prezzi medi.
Come arrivarci?
Royal Air Maroc con voli diretti su Casablanca-Mohammed V da Torino e Milano con corrispondenze per Marrakech.Voli diretti su Marrakech low cost dai principali aereoporti italiani con Easyjet e Ryanair. Consultate i siti con le offerte.