Abbiamo visto Zeitgeist. Abbiamo visto Fahrenheit 9/11. Abbiamo visto Supersize Me. Ne abbiamo viste di tutti i colori, ma noi, imperterriti, continuiamo a comportarci nello stesso modo. Sara` che i vari documentari complottisti o cospirazionalisti lasciano sempre un minimo di dubbio, sara` che chi viene attaccato e` spesso un entita` più grande di quanto ci si possa immaginare, ma resta il fatto che poco sembra smuoversi.
Quelli che seguono sono documentari differenti. Non trattano di teorie, ma di fatti. Mettono davanti agli occhi dati, immagini, ed esperti che spiegano chiaramente che il modo in cui affrontiamo la vita di ogni giorno non e` piu` accettabile, che ogni piccola azione andrebbe rivista e corretta. E le scuse questa volta sono poche
1. Earthlings
Considerato uno dei film piu` violenti della storia, questo documentario documenta l’utilizzo e l’abuso degli animali in diversi settori, come medicina, intrattenimento, e mangiare. Se dopo aver visto questo il proprio comportamento non cambia, c’e` qualcosa che non va.
2. The Cove
La storia del massacro di delfini che avviene ogni giorno a Taiji, sulle coste del Giappone, e sulla contaminazione di mercurio nelle acque che riforniscono i supermercati di tutta la Nazione.
3. Food Matters
“Siamo quello che mangiamo” e` lo slogan di questo documentario che racconta l’importanza dei cibi naturali, e il rapporto tra l’industria farmaceutica e l’industria del mangiare, spiegando come molte delle malattie oggi comuni non esisterebbero con un’alimentazione corretta.
4. Home
Dopo aver raccontato il percorso dell’evoluzione della vita sul pianeta Terra, Home dimostra con immagini forti il processo di distruzione della stessa in corso, attivato dall’uomo nel corso della sua breve esistenza sul pianeta.
5. The price of sugar
“Il Prezzo dello Zucchero” e` il film che racconta cosa accade in Repubblica Dominicana, dietro le spiaggie invase dai turisti. Il film racconta gli sforzi di Padre Christopher Hartley, nel tentativo di cambiare la situazione di schiavitu` alla quale sono costretti centinaia di raccoglitori provenienti da Haiti.