Quotidianamente sentiamo i nostri politici piagnucolare in merito alla cosiddetta fuga dei cervelli. Se c’è un settore in cui il nostro Paese continua ad eccellere sullo scenario internazionale senza il dramma della fuga è sicuramente quello dell’illustrazione per bambini e ragazzi. Questa è – come quella di tanti altri – la storia di Gabriele Antonini, giovane illustratore di Bolzano che da anni pubblica i suoi lavori in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti (date un’occhiata ai suoi libri in vendita su Amazon) senza muoversi da casa sua. E’ rappresentato da un’agenzia londinese e sforna illustrazioni senza frontiere. Gli abbiamo fatto – come da nostra tradizione – 5 domande per conoscerlo meglio.
Quando è iniziata la tua attività di illustratore?
Più o meno 5 anni fa.
Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
Ultimamente mi sono imbattuto nelle illustrazioni di Chuck Groenink, che abita negli Stati Uniti ma credo sia danese. Mi piace tutto quello che fa, i colori, i personaggi…ha realizzato delle bellissime illustrazioni per La storia Infinita di Michael Ende. Amo anche Benji Davis, inglese, Nate Wragg, character designer di Ratatouille della Pixar, Shane Prigmore che ha lavorato a Coraline… potrei dirne moltissimi altri.
Qual è la storia che vorresti tanto illustrare?
Ce ne sono molte, la prima che mi viene in mente è Il mago di Oz.
Cosa consigli a chi vuole diventare illustratore?
Non è semplice dare un consiglio. Forse direi in primo luogo di essere molto autocritici.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Ad un libro che contiene una storia per ogni giorno dell’anno, ne illustrerò più di due terzi anche se si tratta a volte solo di dettagli. La storie ruotano attorno ad un gruppo di cuccioli di animali che vivono in un isola verde. Mi piace perchè l’autore ha scelto animali inconsueti e a volte assurdi. Un Brachiosauro, una giraffa, una pecora che ha come migliore amica una piccola pitonessa, una iena cugina di due zebre…
sito: www.gabrieleantonini.com
blog: gabrieleantonini.blogspot.com