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5 Leggende Metropolitane (di Viaggio) a cui Non Dare Troppa Retta

Creato il 12 marzo 2013 da Angelozinna

5 Leggende Metropolitane (di Viaggio) a cui Non Dare Troppa RettaViaggiando se ne vedono di tutti i colori, ma allo stesso tempo è proprio mettendosi a confronto con realtà differenti che si impara a valutare per conto proprio quando sia il caso di preoccuparsi, e quando invece non dar retta ai “consigli” altrui. La sicurezza viene prima di tutto, in particolar modo quando ci si trova lontani da qualsiasi forma di civiltà, ma allo stesso tempo chiudersi in una bolla per non rischiare di incorrere in qualche, inevitabile, incidente fa perdere il senso stesso di quello che è il viaggio e l’abbandono della propria zona di comfort. Ecco quindi cinque leggende metropolitane che prima della partenza vi sentirete ripetere all’infinito, ma di cui, una volta in viaggio, non noterete neanche l’inconvenienza:

Non bere quell’acqua!
Che l’acqua del rubinetto in molti paesi in via di sviluppo non sia potabile lo sappiamo tutti. Ma non è acido muriatico, non è qualcosa dalla quale si deve stare alla larga o con il quale bisogna evitare il contatto in ogni modo. I locali la bevono perché il loro corpo è abituato, per noi la cosa peggiore che possa accadere nella maggior parte dei casi è una diarrea o poco più. Certo, non si beve, ma utilizzarla per lavarsi i denti, oppure sottoforma di ghiaccio quando ci viene servito in una bevanda, significa entrare in contatto con una quantità talmente minima che probabilmente ci farà più bene che male. In piccole dosi infatti si darà la possibilità al nostro corpo di rafforzare gli anticorpi e adattarsi alla nuova sostanza, aver paura quindi non ha senso. Insomma ciò che non ci ammazza, ci rende più forti.

Prendi le pillole per la malaria quando vai nei tropici!
Io non ho mai preso precauzioni per la malaria durante i miei viaggi in Asia, ma è vero, l’Asia non è l’Africa. Nella mia esperienza però, ho avuto modo di capire che le parti del mondo in cui questa malattia sia effettivamente un pericolo sono molto limitate e nella maggior parte della fascia tropicale è raro incontrare la terribile zanzara, a meno che non si capiti in aree veramente remote. Le pillole per la malaria spesso portano con sé più effetti collaterali di quanto si possa sopportare, dalla nausea, al vomito, alla febbre, e non rendono comunque completamente immuni. Persone che conosco hanno contratto la malaria più di una volta (sempre in Africa). Continuano a non prendere le pillole, perché a parole loro “la malaria è molto più sopportabile degli effetti delle pillole, e quando presa in tempo non è difficile da curare”. Né io, né loro siamo,ovviamente, dottori, e la decisione se prevenire l’eventualità oppure no dovrebbe essere pensata da ognuno con la propria testa, ma chiamare la malaria un rischio reale fuori da alcuni stati africani si può considerare un’esagerazione della quale non vale la pena preoccuparsi troppo.

Non lasciare oggetti di valore in ostello!
Io viaggio con circa 2.000 euro di attrezzatura elettronica, dalla macchina fotografica, al computer, all’iPod, all’eReader. Molto di più se fossi costretto a ricomprarla nuova. E tutti questi oggetti entrano in una borsa, non troppo grande e non troppo pesante. In questo momento sto scrivendo dalla sala comune, qualcuno potrebbe entrare nella mia camera (la porta è aperta), prendere la borsa e scomparire. Ma questo non succederà. È vero, chiudere i propri oggetti di valore in un armadietto con un lucchetto è sempre meglio, ma questa non è sempre una possibilità, in quanto non tutti gli ostelli ne dispongono. Ed è vero anche che i furti avvengono, e probabilmente è proprio leggendo questo post che il ladro di turno capirà che tutti i miei beni sono lasciati incustoditi, ma allo stesso tempo è vero anche che le persone con cui condividiamo la camera, nel 99% dei casi, sono esattamente nella nostra stessa situazione. È gente che viaggia e vuole viaggiare, conoscere gente, fare esperienza. Non rubare. E poi, ogni nome è registrato alla reception. Non riuscirei a contare le volte in cui ho lasciato soldi sul mio letto, il cellulare in carica, o il computer acceso e non protetto, e non c’è stata volta in cui mi è sparito qualcosa in ostello. Ci sono luoghi dove il rischio è ben più alto, e passare le giornate a pensare se stia succedendo qualcosa ai nostri beni non fa altro che distrarci da ciò per cui siamo arrivati così lontano.

Non mangiare con quelle posate!
Ho visto come alcuni ristoranti dove l’acqua è un bene di lusso lavano le proprie stoviglie. Non è bello sapere di star mangiando da un piatto che è passato da una vasca d’acqua riciclata almeno un centinaio di volte. Ma vi immaginate se qualcuno venisse a casa vostra e si presentasse con le posate proprie perché non si fida della vostra igene? È questo il messaggio che volete mandare viaggiando? C’è ancora chi quando servito mette le posate da parte e tira fuori la propria forchetta e coltello. Oltre a non avere senso, dato che il piatto e le pentole con cui il pasto è stato cucinato hanno passato lo stesso trattamento, non è un bel gesto nei confronti di chi vi ospita, anche a a pagamento. È da capire che l’acqua non viene sprecata come accade a casa nostra, e nonostante quella utilizzata per il lavaggio delle stoviglie non sia cristallina, non significa che questa potrà in alcun modo farci del male.

Stai attento agli scarafaggi!
Ecco, gli insetti sono una cosa alla quale, viaggiando a lungo termine, non si potrà fuggire. Ci sono camere da film dell’orrore, in cui si spegne la luce e un microcosmo prende vita, e altre volte in cui prima di chiudere gli occhi si vede un piccolo coinquilino passeggiare sul soffitto che ci impedisce di addormentarci. Non si scappa, succede, dalle armate di formiche che invadono pacchetti di patatine, a millepiedi a cui piace l’umidità, fino ai temuti scarafaggi. Disgustosi, ma cosa possono fare di così male? Poco, prima ci si addormenta, prima saranno scomparsi. Gli insetti si possono trovare in qualsiasi albergo, dal più economico al più costoso, è solo sfortuna, e come tale va trattata, non facendoci troppo caso. I bed bugs sono l’unico terrore che al risveglio potrebbe regalarci un pigiama di punture, ma anche in questo caso, sapere in anticipo se il nostro materasso ospita una famiglia di queste bestiacce è impossibile da sapere. Dormire tranquilli quindi, è l’unica soluzione.

Il mio non è certo un invito a sfidare i limiti propri o del destino, e sta ad ognuno di noi la decisione se prendere o meno precauzioni adeguate in riguardo alla propria esperienza. Le opinione qua sopra non sono altro che una spinta a viaggiare leggeri, sia con il bagaglio che con la mente, e riuscire a prendere con filosofia tutto ciò che incontriamo sulla strada. Gli incidenti capitano, e non c’è modo di evitarli. Ma sono chiamati incidenti per un motivo, sono eccezioni, e l’impronta che lasceranno sui propri ricordi dipende solamente dal peso che gli viene dato.


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