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5 marzo 2011

Creato il 05 marzo 2011 da Soniaserravalli

SOMMERSI DA ALTRE VALANGHE DI NOTIZIE

Sulla giornata odierna e il processo all’ex Ministro degli Interni in Egitto, che il popolo vorrebbe vedere addirittura condannato a pena capitale, ho trovato qui informazioni che possono raccontarvi quel che sta accadendo meglio di me.

Proprio in questo momento c’è qualcuno che, oggi e da giorni, non dorme la notte ed è assillato dall’incubo che vengano trovati e impugnati documenti relativi a segreti sporchi, a corruzione, alle torture e agli abusi d’ufficio perpetrati in Egitto fino alla caduta dell’ex Rais. Come ho scritto nei giorni scorsi,  il Ministero degli Interni al Cairo era stato dato alle fiamme nel tentativo di nascondere delle prove.

Ci tengo inoltre a segnalare due testate in inglese che possono darvi notizie esaurienti ogni giorno sull’Egitto mentre i media italiani non sono più in grado di tenere insieme i pezzi di tutto ciò che sta avvenendo in Medio Oriente, immagino anche per questioni di spazi e tempi dei palinsesti: il Daily News Egypt e Al Masry Al Youm. Intanto, cito dalla fonte AFP, agenzia di stampa francese, “centinaia di manifestanti egiziani hanno cercato di dare l’assalto a un edificio della Sicurezza di Stato, organizzazione dipendente dal Ministero degli Interni di cui i militanti filo-democratici hanno chiesto lo scioglimento. I manifestanti tentavano di forzare l’ingresso dell’edificio, in un sobborgo del Cairo, per impadronirsi della documentazione e di eventuali prove di abusi: di fatto, l’assalto è iniziato quando alcuni poliziotti che si trovavano dentro l’edificio sono stati visti bruciare dei documenti. L’esercito è intervenuto per impedire l’assalto, sparando colpi di avvertimento: al momento non si ha alcuna notizia di vittime.” E ieri lo stesso ad Alessandria e in altre parti del Paese, mentre il popolo vuole lo scioglimento totale del corpo della State Security Police, il ramo più detestato della polizia in questo Paese, direttamente collegata all’utilizzo della tortura dei prigionieri politici.

Nella città egiziana di Zaqaziq la gente ha esposto un cartello con la scritta: “Avviso importante, il popolo consegna la Polizia di Sicurezza di Stato all’esercito”.

Al momento, mentre alla sicurezza pensa l’esercito, si pensa che solo un 50% della forza di polizia sia tornata al lavoro sul territorio egiziano, e vi sono rapporti che parlano dell’intenzione di centinaia di ufficiali di dimettersi.

Ieri un bell’intervento di Roger Waters ad Al Jazeera.

E qui la nuova pagina di Wikipedia sulla rivoluzione egiziana.

Domani, a Dahab si terrà una manifestazione di sub e residenti in ricordo dei caduti della rivoluzione. Non mancherò di procurarvi foto.

5 marzo 2011

 



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