
1) È vecchio. Ma non vecchio stile antiquariato, proprio vecchio che puzza di muffa e morte. Vecchio come un palazzo di milleduecento piani,pericolante, con i pezzi d'intonaco che cadono come pioggiarellina primaverile e con le macchie d'umidità sul tetto spugnoso. Vecchiume presentato da vecchietti.
Canzoni vecchie, produzioni vecchie, musica vecchia. E soprattutto artisti vecchi.
Si, perchè quando un'artista CIOVANE come Anna Tatangelo o i Modà o Emma o chichessia, cantano come mia nonna, allora sono vecchi anche loro. La solita cantilena, i soliti testi, la solita orripilante musica leggera italiana, che non si rinnova e che va sempre bene ad un ascoltatore pigro, addomesticato. Ora non me ne voglia Vecchioni, ma......sul serio....cosa hai portato di nuovo al tuo repertorio e soprattutto alla scena italiana OGGI (attenzione, oggi non ieri)? Nulla. Perchè Sanremo,per quanto ci provi a essere "figo e trendy", è la solita tiritera degli ultimi 100 anni. C'è il solito finto alternativo, c'è la solita ragazzetta/o uscito da un reality con la canzone "giusta", la solita "canzone da sanremo", il solito Albano. Le solite mummie, insomma.
2) Il finto interesse per i giovani e l'assoluta mancanza di varietà musicale.

Per quanto mi riguarda se non ci fossero intermezzi tra un artista e l'altro potrei anche cadere in coma profondo. Una canzone uguale alla precedente. Nessuna sperimentazione, nessun cross over, nessuna apertura, alcuna innovazione musicale in nessun senso.
È come se Sanremo vivesse in una dimensione parallela,lontano dalle vere tendenze e dalla realtà musicale e soprattutto dal mercato. Encefalogramma piatto.
Volete i CIOVANI? Dove sono i generi musicali per i giovani? Risposta: non ci sono. Dove sono i Crookers? I Bloody Beetroots? I Ministri? I Verdena? I Club Dogo? Fabri Fibra? Capisco che possano non piacere ma non si può ignorare una realtà così importante, molto più importante di Tricarico (con tutto il rispetto,eh), ma queste persone vendono SUL SERIO.
3) Lo schematismo.

Non è un tipo di televisione innovativa e accattivante. È schematica, impostata, superficiale.
Il solito presentatore "politically correct" e vecchio ,ma questo manco a dirlo, ( di Gianni Morandi parleremo dopo) e le solite due figone (quelle si, giovani,famose e ricche) che sculettano accanto. Ecco.
Questa è l'esatto quadretto di quello che non si dovrebbe mai fare se vuoi fare un programma innovativo. Prendi le due figone più in voga (attenzione: in Italia per essere famosi basta fare 50000 pubblicità mezze nude,qualche programmino stile bagaglino e naturalmente il cinepanettone o in alternativa ti fidanzi con un divo di Hollywood, e questo fa di te una diva. No, piccolo inciso su come sta messa la parità sessuale in Italia), prendi un cantante abbastanza vecchio per essere giudicato competente,prendi un bel palco luccicante, un pubblico autorevole (quindi vecchio), qualche stacchetto simil-comico che tende al patetico, metti addosso alle due pupe i vestiti più belli e costosi (quelli si, veramente belli)stile made in Italy e inviti quache ospite che rincari l'audience (e ogni tanto quelli li azzeccano). E hai fatto il programma.
Una roba così può funzionare solo in Italia.
Come il buon Cetto insegna: dove c'è "pilu", si vince.
4) L'ipocrisia.

La qualità musicale è l'ultimo dei problemi a Sanremo. è la facciata quella che conta. Perchè se una soubrette che girava in mutande in TV fino a qualche giorno fa, si copre, si imbelletta e finge di essere miss eleganza, allora va tutto bene. Il mascherone è salvato.Ma noi le vogliamo ricordare così:


Poi se accanto c'è Gianni Morandi con quella sua aria rassicurante,embè. Il cattivo gusto (da notare il tribale della Canalis su un abito ultrachic, davvero elegante e fine) è celato,ma onnipresente, dietro un sobrio e dorato involucro. Non importa cosa succede dietro le quinte, questo è Sanremo. Da noi certe cose non si fanno. L'italiano medio può sentirsi al sicuro, i fantasmi di quest'Italietta marcia non entreranno nelle vostre casette Mulino Bianco. 5) Gianni Morandi
Ora, se non avete ancora visto il siparietto tra Luca e Paolo e il nostro supereroe Gianni, vi consiglio di andarvelo a vedere su Internet. C'è da ridere.
Ma prima di impelagarmi nell'analisi del presentatore, vorrei spendere due parole su una delle poche note positive di questo Sanremo (dopo Benigni,Battiato e pochi altri). Sto parlando della canzone (per me vincitrice) più attuale e figa di questo Sanremo, l'unica che mi rimarrà in testa: " Ti sputtanerò" di Luca e Paolo.
È vero che parlare di Ruby&Co. è un po' come sparare sulla croce rossa ma fa sempre piacere vedere un barlume di satira nella fiera delle vanità. Un po' di realtà in quel mondo fatiscente ma apparentemente fatato. Tuttavia il siparietto è stato rovinato subito dopo dall'ingerenza ipocrita di indovinatechi? Il nostro caro Gianni! Che chiaramente si è subito dissociato dalla canzonetta satirica, dichiarando di non saperne nulla! E infatti mi pareva strano che a Sanremo ci fosse qualcosa di divertente e leggermente fuori dal canone ipocrita. Era troppo strano per essere vero.

Se al posto suo e delle due bambolone ben oliate, ci fossero state delle figure di cartone sarebbe stato lo stesso. Perchè sono inutili,completamente senza personalità, piatti. Ma non è colpa loro. Questo è il loro compito: essere innocui, modesti fino al punto giusto, invisibili (ma non troppo perchè se esce una tetta, è meglio). In un'unica parola: finti.
Perchè devono rappresentare un mondo che non li appartiente. Perchè Belen per quanto si sforzi non ha la minima idea di cosa sia la sobrietà e l'eleganza, così come la Canalis. Non è quello il loro lavoro. Il loro lavoro è essere belle e basta. E Gianni Morandi mantiene la sua posizione di guida,di vessillo di un mondo di borghesucci che giocano a fare i Lords,ma che restano borghesucci imprigionati in stereotipi da uomo qualunque: la canzonetta da canticchiare, la bella ragazza su cui sbavare, il made in Italy da ostentare. E vai a letto tranquillo.
Dal canto mio, non ho neanche bisogno di arrivarci sul letto. Il sonno è assicurato sul divano: in onda Sanremo su Rai Uno.