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Femminismo made in Italy

Creato il 05 settembre 2011 da Evaluna
Con D’ di Repubblica (un giornale esilarante,ve lo consiglio), è un piacere notare come le donne si siano emancipate professionalmente! In apertura, rapido climax discendente delle varie rubriche: si parte con Vittorio Zucconi che dedica il suo appuntamento settimanale ad un episodio di (in)giustizialismo americano; si procede con Giampaolo Visetti che si occupa di grandi e piccole storie dell’estremo oriente,oltre che di politica ed economia cinesi; seguono Giacomo Papi e l’ottimo Federico Rampini (che ci offre un bellissimo articolo sul “nuovo consumismo collaborativo”). Ma purtroppo arrivano le donne! Di che cosa parleranno Elasti e Guia Soncini?La prima rubrichetta rosa (il cui titolo è già storia: “appunti e divagazioni di una (non solo) mamma”) ci regala l’ennesima (finta)letterina di un papà sentimentalotto stressato dal suo rapporto di coppia (addirittura la moglie pretende del SESSO!!). E la gentile risposta della superELASTI (ve la risparmio,niente paura) che sciorina una serie di luoghi comuni e banalità ,manco a dirlo,al grido di “noi donne”, infatti, come ci tiene a precisare, lei è una mamma nevrastenica come tutte le altre. Pazienza,direte: la posta del cuore,nonostante la sua totale inutilità, rimane un must dei settimanali e possiamo pur sempre soprassedere. Ci pensa Guia a risollevarci! Questa settimana la sua rubrica “Affacciati alla finestra, amore mio” (buttati che è meglio,aggiungerei) intitola: “Canzonette a richiesta, in spiaggia a parlare di Eros e tormentoni vintage”. Nel caso ve lo stesse chiedendo, si, è citata anche Marcella Bella. Dialogo tra due nostalgiche trentenni sotto l’ombrellone (mi piacerebbe che questa fosse una battuta ma non lo è). Voi direte: quest’articolo parla di musica,magari del sarcasmo sui tormentoni estivi che non guasta mai. No. Parla di “amore” (e ci mancherebbe altro,signora mia!),”star system”, di “morale femminista” e vecchi ricordi di due impantofolate che dovrebbero essere divertenti ma in realtà non lo sono. Lo so, ti piacerebbe essere la Bridget Jones italiana. La verità è che mi faceva pena pure lei.è bello vedere come le donne abbiano raggiunto gli uomini in ambito professionale (anche noi abbiamo le rubriche su un settimanale nazionale nel 2011,wow!). L’importante è che continuate a parlare di stronzate.
Mi rendo conto di essere scomparsa tutta l'estate e ringrazio tutti quelli che si son fatti sentire per vedere se ero ancora viva! Sana e salva sono tornata dal mio letargo virtuale e ricomincerò a nutrire questo piccolo spazio su blogger che,durante la mia assenza, ha raggiunto i 100 followerz..forse non è un caso che proprio quando smetto di scrivere la gente si interessi al blog,che dite?Sarà un segno?
Anyway, spero di affrontare più problematiche di non solo cinema quest'anno e infatti ho voluto dedicare il primo post di ritorno alla realtà ad un argomento che mi sta parecchio a cuore e che vedrò di riprendere in futuro ovvero il finto-giornalismo femminile (la cui sola esistenza mi fa diventare verde, Bruce Banner docet). Spero che non mi abbiate abbandonato del tutto! 

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