Tornare in Oman è stato un viaggio rigenerante, un tuffo in quella che ero stata fino a maggio dell’anno scorso, un ritrovarmi cambiata e serena. Ho guidato un tour di cinque giorni alla scoperta del paese, ho rivisto persone a me care, ho scoperto nuove amicizie. E mi sono rilassata.
Ho pubblicato poco, in quei giorni. Non ho aperto il blog, ho usato poco i social network, scegliendo di postare solo sulla mia pagina Facebook: ho voluto lasciarmi andare alle emozioni, senza pensieri.
Di fotografie sull’Oman turistico ne potete trovare molte, in rete. Questo reportage vuole essere invece un insieme di scatti di deserto e di quartiere, fotografie rubate alla mia quotidianità, fatta di incontri e di mare, di sabbia e d’amore.
Mettete alta la musica di Hussain Al Jassmi del video che ho messo qui sopra.
Lasciatevi trasportare.
E scusate se, quando ero in Oman, non sono stata molto presente: ero troppo impegnata a vivere.
Beduini col cappotto (ora è inverno, solo 25 gradi)
Pranzo di Natale
Baby vado un attimo in banca!
Chissà se ci rivedremo ancora?
Per mettersi in viaggio c’è bisogno della nostalgia di qualcosa. (S.Tamaro)