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50 Sfumature: Parodia in Musica

Creato il 22 dicembre 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine
50 Sfumature: Parodia in Musica

L'EuropAuditorium di Bologna, fedele alla sua tradizione di teatro chiamato ad essere vicino ai gusti del pubblico, nella tradizione, e, soprattutto, nell'innovazione, ha eletto il musical a suo genere prediletto. In questo solco si inserisce 50 Sfumature - Il Musical, sbarcato in Italia dopo il successo di Broadway e sull'onda dei trionfi ottenuti dalla saga letteraria creata da E. L. James.

Tre casalinghe annoiate si ritrovano settimanalmente per leggere libri nella quiete di un loro personalissimo "club dei lettori"; tutto fila liscio, finché non si imbattono in un volume che le avvince a tal punto da scatenare le loro fantasie più recondite e pruriginose attraverso l'eroina del romanzo, Anastasia Steele, che prende vita e le trascina nella sua torbida relazione con l'eccentrico e vizioso magnate Christian Grey.

Da questo incipit prende forma un'esilarante parodia teatrale del fenomeno letterario 50 sfumature di Grigio (pubblicato in Italia da Mondadori), già portato in scena con grande successo al Fringe Festival di Edimburgo ed arrivato poi a Broadway, dov'è attualmente in scena all'Elektra Theatre.

Per quanto il libro possa essere serio, pesante, magari in alcuni passi anche claustrofobico ed opprimente, nel dipingere e far vivere esplorazioni e fantasie erotiche, sesso e tabù legati al mondo della dominazione, il musical riesce invece ad essere effervescente, brillante e divertente grazie alla sua vena satirica con cui racconta quei medesimi temi in modo leggero e spiritoso. Una serie di celebri canzoni, adattate per la circostanza, e l'accattivante, coinvolgente e spregiudicata interpretazione dei personaggi in scena, piuttosto lontana, invero, dall'immaginario collettivo suscitato ed ispirato dal best seller di E. L. James, grazie ai tanti riferimenti ironici e utilizzando un linguaggio, magari un po' lontano dalla realtà, ma nudo e crudo, rendono questo spettacolo una piacevole commedia musicale.

Moderna, attuale, spregiudicata: questa la lettura data dagli autori della pièce alle vicende del libro, tanto da poter dire che la rappresentazione diventa per le "tre casalinghe" sul palco una sorta di seduta psicanalitica, dove Anastasia Steele si sostituisce allo psicoterapeuta estraendo dalle loro grigie esistenze desideri reconditi, peccaminosi segreti ed inconfessabili fantasie. La Steele, con le sue torbide vicende, finisce così per indurre le tre a tutta una serie di trasformazioni che ne toccano il privato andando ad incidere sul loro modo di pensare e di agire, ma, soprattutto, le spinge a cercare di evadere dalla routine di coppia per dare spazio a nuove esperienze passionali con i loro partner, accendendo un nuovo dialogo con il proprio lato sessuale più profondo ed inquietante.

La rappresentazione non può che essere trasgressiva, calda, spregiudicata, visto che espone e disamina temi assai scottanti, ma lo fa tuttavia con una leggerezza ed un'ironia sottile che mai le fanno perdere la propria innocenza. È infatti una parodia, un libero adattamento dal libro, e, come tale, la trama erotica del romanzo finisce per stemperarsi lasciando spazio ad uno spettacolo a tratti esilarante, piuttosto divertente, talora eccessivo, ma che conquista il pubblico grazie alla presenza scenica ed alla bravura degli attori, che, con la loro "naturale" simpatia, riescono a creare un rapporto franco e coinvolgente con gli astanti.

I caldi e sonori applausi finali sono il premio sincero dei presenti ad un lavoro che, pur nella delicatezza dei temi trattati, non diventa mai volgare, rimanendo coerente e credibile fino in fondo.

Fotografie di Cristian Castelnuovo


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