Il sodalizio fra Microsoft e Skype procede ormai da più di un anno e uno dei leader nel campo del VoIP affronta alcune modifiche nella sua architettura. Queste le parole di un portavoce Microsoft ad Ars Technica.
Abbiamo sviluppato supernodi che si possono collocare in server dedicati all’interno di data center sicuri. Ciò non ha modificato la natura peer-to-peer di Skype, secondo cui i supernodi semplicemente permettono agli utenti di trovarsi tra loro (le chiamate non passano dai supernodi). Crediamo che questo approccio abbia benefici immediati quanto a prestazioni, scalabilità e stabilità per centinaia di milioni di utenti Skype nel mondo.
L’esperto di sicurezza Kostya Kortchinsky ha rilevato che 50.000 supernodi sono stati sostituiti da 10.000 “Linux Box” gestite direttamente da Microsoft. Obiettivo primario è migliorare la sicurezza dell’architettura, che passando per i computer degli utenti potrebbe essere soggetta ai malware che infettano tali macchine.
D’altro canto, come è stato evidenziato durante l’intervista, il principio alla base di Skype resta la comunicazione diretta fra i nodi, il che rende molto semplice ottenere l’indirizzo IP degli utenti connessi; la strategia delle “Linux Box” non può risolvere questo problema, che richiederebbe una radicale rivisitazione dell’intera architettura.
In attesa di scoprire le future evoluzioni di Skype non ci resta che verificare in prima persona pro e contro dei nuovi server dedicati.