54 secondi di gloria per Watsons Thailand!
Come ieri anche oggi parto da un video. Questa volta è uno spot pubblicitario che difficilmente una ditta italiana deciderebbe di mandare in onda su “Mamma Rai”.
Dopo la pubblicità dei reggiseni che avevo segnalato qualche mese fa, è ora il turno di Watsons Personal Care Stores, più comunemente conosciuta come Watsons, a fare leva sull’apertura mentale dei tailandesi per reclamizzare dei cosmetici!
Piaciuta la pubblicità? A me sì!
Io l’ho ricevuta questa mattina via LINE direttamente dalla Watsons. Mi ha strappato un bel sorriso e non ho esitato a inoltrarla a diversi amici.
”Non perdere contro un uomo quando si tratta di bellezza!”
La Watsons è la più grande catena in Asia di negozi per prodotti per la salute e la bellezza. Una concorrente diretta e accanita della britannica Boots. Qui a Bangkok c’è un negozio Watsons ad ogni angolo e in ogni centro commerciale. Vendono di tutto, dagli snack ai saponi, dalle creme per il viso alle medicine agli assorbenti.
Forse proprio perché la Watsons vanta una clientela vasta e una presenza diffusa sul territorio che non ha temuto di lanciare una campagna pubblicitaria con un uomo che si trasforma in donna per la sua linea di cosmetici!
Ma più probabilmente è perché sapeva di poter far leva sull’effetto sorpresa e, soprattutto, sul fatto che ladyboy e transessuali sono comunemente considerate un modello di bellezza femminile capace di far girare la testa agli uomini per la loro sensualità. Abilissime nel trucco e con spiccato senso estetico, ladyboy e transessuali hanno molte amiche che si rivolgono a loro per consigli di “trucco e parrucco" e spesso trovano lavoro come "make up artist" e truccatrici professioniste.
Che molte facciano la vita per guadagnarsi la giornata non è un segreto! Ma vi capiterà spesso di vederle in treno chiacchierare con le colleghe d’ufficio o dietro il bancone del supermercato mentre consigliano prodotti ai clienti. Non stupitevi pertanto se voce e sembianze fisiche non combaciano! E ce ne sono anche tante che sono diventate ricche e famose e che lavorano in TV e al cinema - nulla hanno a che vedere con le nostrane Platinette e Luxuria a cui l’Italia deve comunque molto.
Chissà se un giorno la “Barilla" metterà un travestito a pubblicizzare le merendine o i sughi per la famiglia felice?
Non odio Berlusconi. Si trucca e mette pure i tacchi.
Vladimir Luxuria