scatti quotidiani...
Sono 55 mesi che fai da sfondo alla mia vita all'interno, tra le tue mura francesemente tappezzate e quelle che siamo riusciti a stappezzare ed imbiancare nei primi giorni di matrimonio, le tue finestrone sui monti, la terrace sempre piena di sole anche nell'inverno gelido.In questi 55 mesi ti ho chiusa e riaperta innumerevoli volte, partendo da qui carica di aspettative per la prossima destinazione e tornando felice di ritrovarti grande, colorata, incasinata, disordinata, anche un po' zozza ad esser sincera, ma sempre accogliente.
55 mesi fa sono entrata dalla porta in braccio a Pawel come fresca sposa e sei diventata il nostro nido.
Sei stata la prima vera casa mia, non casa dei miei ne' casa temporanea.
Qui sono entrata moglie, qui ho portato le mie due pance, qui abbiamo portato a casa le bimbe dall'ospedale e qui le abbiamo viste iniziare le loro vite.
La terrace e' il mio posto preferito di te: ci ho sudato la prima estate, dal mattino alla sera sui libri per l'esame d'avvocato, ma soprattutto ci abbiamo fatto innumerevoli pranzi e cene, festeggiato anniversari e compleanni.
Il salotto che ora e' invaso dai giochi di Bea e di Ali, 55 mesi fa era vuoto di mobili e pieno di scatoloni della nostra vita da singles.
La cucina dalla quale ho estratto innumerevoli pranzi e cene e merende per noi, per i nostri cari e per mille amici e ospiti vari....mi sono persino dimenticata dell'orrendo murales del campo da golf, ormai sepolto da anni dietro il mobile porta vini - piatti e varie ed eventuali.
Il giorno che chiuderemo quella porta per l'ultima volta, sarai solo piu' esistente nei miei ricordi, nelle foto, nei filmini.
I tuoi muri terranno le risate mie, di Pawel e delle bimbe e chi verra' dopo non le sentira'.
Mi mancherai e ti ricordero' spesso, non sarai piu' nei miei discorsi casa nostra ma la casa di Ambilly. Quello che e' successo qui dentro in questi 55 mesi rimarra' irripetibile.
Tante volte in questi 55 mesi da expat, qui sospesa nel paesello francosvizzero mi sono sentita sola o molto stanca.
Ma anche nei giorni no, tu mi sei sempre piaciuta un sacco, cara casetta mia.
E ora vado per l'ennesima volta a cercare di sistemarti un po', che ancora non e' il momento di dirci addio, tra pochi giorni ci saranno ancora amici ospiti, ancora fuochi accesi e ancora risate.