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568 d.C. I Longobardi Il re solo di Sabina Colloredo

Creato il 26 marzo 2012 da Pupottina

568 d.C. I Longobardi Il re solo di Sabina ColloredoSe al primo libro di una serie, pur apprezzandolo, non ci si sbilancia mai, per il secondonon si può non negare che sia un successo e che continua a dare e prometterenuove emozioni. Anzi, epiche emozioni. Pupottina vi sta parlando del secondolibro della serie 568 d.C. I Longobardi di Sabina Colloredo. Libri cheriaccendono la passione e l’interesse per la storia medievale e la narrano,riempiendola di episodi ricchi di dettagli, passioni e intrighi e romanzandola, grazie a personaggi intimamente delineati. Se avessi avuto questi libri, quandoandavo a scuola, forse la storia sarebbe stata la mia materia preferita.Dopo La grande marcia, ecco Il re solo. Il protagonista maschile diquesto romanzo, lo si intuisce dal titolo, è il re Alboino, il decimo re delladinastia longobarda; un uomo forte e coraggioso, anche se in là con gli anni;un uomo innamorato della sua seconda moglie, una principessa gepida, ma,nonostante questo sentimento, infedele; un uomo alla disperata ricerca di unerede maschio, che non riesce ad avere; un uomo che crede nel potere di un’autoritàcentrale e che vorrebbe formare un impero. Alboino è l’uomo sempre più solo,nonostante sia un re, costantemente affiancato da condottieri, guardie, donne eschiavi al suo servizio e pronti a compiacerlo. In molti, però, tramano contro di lui. In molti vorrebberoessere al suo posto e sono convinti di poter essere migliori di lui. Questo racconto epico appassionerà uomini e donne, per il suo modo diraccontare eventi storici e dar voce ai protagonisti, conosciuti e sconosciuti,delle vicende. Romani, longobardi, avari, burgundi, gepidi: ognunoracconterà la sua storia, i suoi sogni, la sua lotta per la sopravvivenza e lasua voglia di vendetta. Sì, perché molti, in questo secondo romanzo, sono desiderosi di vendicarsidi qualcuno per un torto subito, personalmente o dalla propria gente. La vendettapotrebbe essere il secondo tema dominante del romanzo. Sia donne sia uomini,sperano e lottano affinché giustizia sia fatta. Davvero tanti sono i nomi in questo secondo romanzo, come nel primo. Ad aiutareil lettore a non confondere i personaggi meno noti, c’è un glossario con inomi.Anche le donne hanno voce nelle storie narrate e sono donne forti e chenon si arrendono: sopportano violenze, portano avanti gravidanze, sisottomettono, ma non smettono di sperare e ricordare i momenti di un passatofelice. Sono donne che scelgono di diventare le amanti di qualcuno, sperando diricavarne protezione. Anche le donne, con le loro vite e i loro amori, sono leprotagoniste di questo romanzo. Sono donne capaci di superare un tradimento daparte del loro uomo, perché pensano che così debba essere, perché gli uominisono così e basta: non possono non cedere alle lusinghe e alla bellezza dialtre donne.Gli uomini come le donne vengono raccontati in maniera moltointrospettiva. Le descrizioni si alternano ai dialoghi senza creare pesantezza oannoiare il lettore. Tutto è molto ben amalgamato, studiato per appassionare, in manieraeccezionale, il lettore. Le scene di guerra si alternano a quelle di sesso, laviolenza viene stemperata dalla tenerezza di un ricordo, usi e costumi dei varipopoli vengono descritti e raccontati come se li si stesse vivendo, come se ilpassato fosse il presente. Il lettore non può non rimanere affascinato dalmistero che la storia può svelare. Mentre intrighi e vendette seguono il lorocorso, c’è chi non smette di sognare un mondo pieno d’amore in cui si puòancora essere felici. Ogni personaggio ha le sue speranze e la sua vita daraccontare.Dopo un seguito così, non si può che sperare che venga pubblicato prestoil terzo.VOTO 10+
*** AVVISO SPOILER ***Chi non ha lettoquesto libro ed ha intenzione di farlo, noncontinui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti,unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
568 d.C. I Longobardi Il re solo di Sabina ColloredoSabina Colloredo ha all’attivo moltissimi libri ed è una scrittriceitaliana che mi piace molto, per il suo stile scorrevole e la tecnica narrativasempre avvincente.Dei suoi personaggi ci si innamora. I personaggi sono quelli del primolibro, con in più qualche new entry. Trai nuovi personaggi, Ai Nu mi è piaciuta molto. Varie coppie si formano. Alcune si sciolgono o si distanziano. Altre siallargano, diventando coppie non esenti da relazioni esterne. Sono gli uomini inparticolare ad avere più amanti, mentre alcune donne decidono di esserlo persopravvivere o per portare avanti i loro piani.I capitoli riguardanti la giovane nobildonna romana Valeria Prima e lesue vicende colpiscono molto. È una ragazza innamorata e pronta alle nozze, manonostante tutto ha paura di cambiare vita. Quando le sue certezze le verrannostrappate via nel peggiore dei modi, Valeria cercherà di adattarsi alla nuovasituazione e troverà un nuovo amore, ma si avrà sempre il dubbio che non abbiadimenticato il giovane ufficiale romano Claudio Prisco. Anche a lui la vita nonporterà gioia. L’invasione dei barbari non farà passare momenti felici airomani. L’Impero è minacciato da vari lati e nessuno di loro è al sicuro. Lacoppia Valeria e Claudio verrà vissuta separatamente, in capitoli diversi,esattamente come la loro condizione: l’uno privato dell’altra e viceversa.Molte altre sono le storie da cui Pupottina si è lasciata prendere. Le sonopiaciute molto Rosmunda, Rodelinda, Sabina e Mama. Tra gli uomini ancheGisulfo, Idolfo, Onofrio, Tangeme e Pra hanno lasciato il loro segno, nel benecome nel male.
Voi, l’avete letto? Vi è piaciuto?Qual è il vostro personaggio preferito?

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