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6 buoni stimoli per il Budo (seconda parte)

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 14 febbraio 2014  Autore: Alessio Candeloro
budo
Fotografia di Sara Ottanà

Rieccoci qui, caro lettore di Budo Blog, per la seconda parte del post dedicato ai “6 buoni stimoli per il Budo!”

Dopo aver parlato nella prima parte di:

1 – consapevolezza

2 – sincerità

3 – avere voglia

Oggi sviscererò per te gli altri tre aspetti. Eccoli qui:

#4 – Attenzione

L’attenzione è la base che in coppia con la voglia ti aiuta in tutta la tua vita nello studio del Budo. Avere attenzione ha una valenza triplice:

  • Attenzione al tuo Maestro/Sensei
  • Attenzione al tuo “uke” quando fai da “tori” (e viceversa)
  • Attenzione alla sicurezza/integrità fisica

L’attenzione al Maestro indica l’ascoltarlo sempre nelle spiegazioni e in tutti gli input corporali quando lavorate insieme durante l’applicazione delle tecniche (ricorda sempre che un buon maestro lavora in prima persona con i suoi allievi e non lascia che altri lo facciano per lui senza curarsi del dojo, se vuoi capire come riconoscere un buon maestro leggi questo mio vecchio articolo).

L’attenzione al tuo uke è capire cosa propone come attacco (una presa, un atemi) e con quanta forza e convinzione porta suddetto attacco. Tutto deve essere proporzionato e quindi una attenzione durante l’applicazione delle tecniche è di primaria importanza. Quando farai tu da uke dovrai avere attenzione a cosa risponde tori al tuo iniziale attacco. Questa attenzione farà in modo che tu possa adattare a ciò che tori propone e, in casi come le kaeshi waza (contro tecniche), ti farà scoprire aperture per poter fare a tua volta una tecnica ribaltando la situazione. In questo caso MASSIMA attenzione perché il tuo tori (non attento come te) potrebbe non aspettarsi una vostra tecnica e farsi male o, semplicemente, interrompere la relazione.

L’attenzione alla sicurezza è una costante per evitare danni più o meno gravi tra i vari praticanti. Attenzione a non salire sul tatami con orecchini, collane, braccialetti, anelli ecc. Non correre sul tatami in nessun caso; ormai nella maggior parte dei dojo si usano tappeti ad incastro ma in alcuni si usano ancora quelli vecchi pesanti rettangolari che si accostano soltanto tra loro. Durante la pratica potrebbero crearsi varchi tra loro e le tue dita potrebbero finire in queste aperture provocando fratture sublussazioni e altri infortuni poco graditi che ti terranno lontano alcuni giorni dalla pratica. Fare attenzione a tutti i possibili incidenti di pratica che potrebbero avvenire per disattenzione.

Sii sempre attento

#5 - Umiltà

Sii sempre umile. Per questo delicato aspetto  ti lascio solo una frase che mi auguro non dimenticherai mai durante la tua vita marziale:

Ricorda sempre che anche tu hai cominciato con la cintura bianca e che i tuoi primi passi sul tatami erano incerti come quelli di chiunque altro

#6 - Passione

La passione segue, secondo me, fasi alterne. Subito è al massimo ma dopo alcune incertezze, errori, fatiche o quando capisci che seguire il Budo non era così facile come credevi inizialmente la passione può affievolirsi. Sappi che la via delle arti marziali, come la vita quotidiana, è dura, irta di difficoltà ed è un percorso in salita. Ma le ricompense fisiche e di serenità e pace valgono decisamente ogni goccia di sudore versato sul tatami.

La passione va curata e difesa alcune volte. Se è vera passione ti aiuterà, insieme a tutti gli altri input di cui abbiamo parlato prima, ad andare avanti e superare ogni ostacolo.

Però la passione resta viva e si alimenta di ciò che fai solo se quello che fai è davvero ciò che vuoi fare. Lo so sembra un gioco di parole ma non lo è. Molti artisti marziali hanno cominciato facendo un percorso (karate, judo, aikido, jujitsu, ecc.) e poi dopo alcuni anni si sono accorti che quella non era la Via per loro e hanno cambiato direzione e stile trovando finalmente ciò che volevano e la loro passione ritorna a livelli che neanche loro immaginavano.

Io stesso, ti posso dire con sincerità, ho cambiato il mio percorso aikidoistico e, in aggiunta, volendo esplorare nuove vie del Budo, ho integrato nei miei studi anche un corso di Jujitsu. Ti posso dire che la cosa è davvero emozionante e la mia passione è notevolmente aumentata in entrambe le arti marziali.

La passione è tutto e il mio consiglio è quello di seguirla sempre e fare sempre ciò che più ti spinge ad andare avanti e conoscere sempre meglio il Budo.

Sii sempre passionale

Conclusioni

Spero che questi stimoli ti possano aiutare nel percorso marziale e nella tua vita di tutti i giorni facendo sì che tutto migliori, prendilo come un regalo da parte mia.

Fammi sapere se ti hanno aiutato in qualche modo e quando.

Aspetto il tuo commento! Grazie.

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avatar Nato a Genova il 07/02/1981 resto folgorato nel Giugno del 2003 da un'esibizione di arti marziali, durante il Kombat Festival alla Fiera di Genova. Rimango colpito da una delle scuole presenti, quella di New Full Aikido. Nel Settembre dello stesso anno decido di cominciare quel particolare stile di Aikido, creato da Fausto Ganzino. Dopo sei anni di pratica, il 7 Giugno del 2009, raggiungo il grado di cintura nera 1° Dan e due anni più tardi, il 17 Giugno 2011, anche il 2° Dan. Negli anni passati a praticare New Full Aikido conosco Maestri di altre arti marziali dello scenario Genovese (e non solo) come il M° Roberto Gonella (Shorinji-Ryu Karate), il M° Christian Camoirano (Judo), il M° Claudio Razeto (Karate), il M° Alessandro Ormas (Ju-Jutsu Hontai Yoshin Ryu), il M° Leo Velonà (Aikido e Aikijutsu), il M° Raffaele Fiorini (Karate), i M° Claudio e Sonia Santoni (Ju-Jitsu Shobukai), il M° Hanshi Carlo “Luciano” Foralosso (Caposcuola e Fondatore delle stile Ju-Jitsu Shobukai Ryu), il M° Renato Petrolini (Ju-Jitsu Damun), il M° Natalino Bo (Hakko denshin Ryu Ju-Jutsu), il M° Felipe Garcia (Aikido Buikukai di Spagna) e molti altri. Ho partecipato per anni a vari stage interstile (Judo, Karate, Aikido, Ju-jitsu) dell’associazione A.D.D.O. a cui ero iscritto, oltre allo stage annuale del noto Soke Sensei Antonio Garcia (Hakko Denshin Ryu Ju-Jutsu). Nel Giugno del 2012 decido di abbandonare, seguito da alcuni compagni di dojo, il New Full Aikido per motivi non dipendenti dalla mia volontà. Prendo così la decisione, a Settembre 2012, di iscrivermi al Dojo Ueshiba del M° Lo Nano Francesco 4° Dan Aikikai, intenzionato a non abbandonare la “Via” dell’Aikido. Sinora ho partecipato agli stage di Maestri Aikikai come Fabrizio Ruta (6° Dan) e Auro Fabbretti (6° Dan) Marino Genovesi (6° Dan), Ubaldo Chiossi (6°Dan), Donatella Lagorio (6° Dan), Hiroshi Tada (9° Dan Shihan Hombu Dojo, Uchideshi di O’Sensei Morihei Ueshiba e Direttore Didattico dell’Aikikai d’Italia), Jun Nomoto (7° Dan). Nel Settembre del 2013 decido di approfondire anche lo studio del Ju-Jutsu di scuola Hakko Denshin Ryu, stile che già conosco e apprezzo, iscrivendomi al dojo Zanshinkan del M° Rosario Bonfissuto 4° Dan. Sempre nel Settembre del 2013, dopo anni di pratica assidua, ricerche e tanto sudore sui tatami apro un corso di Aikido presso la palestra Gym Club di Sestri Ponente a Genova. avatar
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