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Quali sono le differenze tra fame emotiva e fame fisica?
Iniziamo con il dire che non è facile distinguerle, anche perché la fame emotiva è potente ed è facile scambiarla per fame reale.
Esistono però degli indizi che possono aiutarci a riconoscere la fame emotiva.
1.La fame emotiva è immediata.
La sensazione è urgente e sembra debba essere soddisfatta rapidamente.
La fame fisica invece ha un andamento graduale.
2.La fame emotiva predilige alimenti “consolatori” precisi.
Quando si è fisicamente affamati, quasi tutto va bene, anche frutta o verdure. Invece la fame emotiva desidera solo cibi grassi o dolci. Può proprio capitare di sentire il bisogno fisico di dolci o di pizza, e nient'altro potrà alleviare questa sensazione di fame.
3.La fame emotiva spesso conduce a mangiare in una sorta di automatismo.
Prima di rendersene conto si è divorato un intero sacchetto di patatine o una vaschetta di gelato senza realmente prestare attenzione o apprezzando il cibo ingerito.
Quando si sta mangia in risposta allo stimolo della fame fisica, si è in genere più consapevoli di ciò che si sta facendo.
4.La fame emotiva non è soddisfatta una volta che sei pieno/a.
Finché non si raggiunge il colmo, la fame emotiva non da tregua. Spesso si rimane con una sgradevole sensazione di pienezza e spossatezza. Nella fame fisica non si sente la necessità di “riempirsi” ma è sufficiente sentire lo stomaco pieno e soddisfatto.
5.La fame emotiva non si trova nello stomaco.
La fame fisica si annuncia con languori o fitte nello stomaco, mentre la fame emotiva è un desiderio di cibo che risiede nella nostra testa.
6.La fame emotiva si accompagna spesso al senso di colpa o di vergogna.
Quando si mangia per soddisfare la fame fisica, solitamente non si vivono sentimenti di colpa o vergogna, perché si sta semplicemente dando al corpo ciò di cui ha bisogno.
Questi sono 6 aspetti evidenti per scoprire se mangiamo per una fame autentica o se il cibo è diventato il campo di battaglia di tutte le nostre emozioni conflittuali e di difficile gestione.
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La fame emotiva conduce con il tempo a creare un meccanismo a catena per cui più si mangia e più ci si sente insoddisfatti di sé e più si continua a mangiare per soffocare le emozioni sgradevoli.
Fermarsi e interrogarsi non è sempre facile, ma chiedere aiuto ad un amico o ad un familiare, e raccontare cosa si sta vivendo, può essere un primo inizio per superare la vergogna e la solitudine.
Spesso può essere utile chiedere anche un aiuto psicologico e nutrizionale.
Io lavoro nel mio studio privato con uno spazio dedicato ai disturbi alimentari, ma collaboro anche con il Servizio per i disturbi del comportamento alimentare dell’Azienda sanitaria regionale, quindi se avete necessità di saperne di più sul problema della fame emotiva contattatemi pure via e-mail.