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63. Louvre; 1920 di 2013

Creato il 24 marzo 2012 da Stefanoarmellin

63. Louvre; 1920 di 2013

Stefano Armellin con il pezzo 1920 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Re Artù


63. Louvre. Henri (Direttore del Louvre) ; Davanti al Cielo che parla non ci sono ragioni ma solo preghiere. Eppoi, sereno e tranquillo m'infilo nella Burraia dove mi accoglie una festa improvvisata e danzante disco-music. Resto seduto a ridere e gioire per questa sorpresa. Roberta balla scatenata per l'ora che passa dal mezzodì alla prima del meriggio. Roberta è accompagnata di tanto in tanto da signori anziani, bambini, e telecamere che ruotano intorno al suo corpo snello e sensuale. Pare la Maddalena. E voglia Iddio che anche Francesco e Chiara possano vedere oggi il Mondo che intorno a me fa festa. A 1447 metri slm. si balla, si canta e si prega a ritmo di disco-dance. Ora capisco. Senza il Falterona-bis avrei perso questo spettacolo, avrei perso la comprensione dell'essenza di quella danza. Rammento che in tutto il Mondo fermenta la disco-music nelle teste dei giovani che la vivono e la bevono come un drink cosmopolita. Cammino a passo di disco-dance fino al Sacro Eremo, attraversando la stupenda foresta del casentino, abeti altissimi e diritti vanno a trafiggere le nuvole. E piove. Vedo un parcheggio colmo di automobili, lo schieramento tecnologico che si contrappone alle mura dell'Eremo con il loro silenzio spirituale. Alla domenica l'attacco fra le due parti è in pieno svolgimento. Poderose cancellate impediscono agli invasori di violare il silenzio dei monaci chiusi nelle loro celle. L'avamposto dei religiosi è costituito da un negozio di souvenir in grado di estorcere legalmente, valuta preziosa al nemico che cerca di comprare con i souvenir un po' della spiritualità che gli manca. Lascio il campo di battaglia senza vinti nè vincitori. So che il senso della preghiera è rimasto soffocato dal va e vieni dei turisti, arrivati con troppa facilità in un luogo un tempo poco accessibile. A Badia Prataglia passo la terza e ultima notte in un posto tappa G.E.A. Posso fare una cena completa prima di buttarmi in branda pensando alla tappa mistica dell'indomani./ Henri, oggi devo spendere due righe per un artista qualunque, certa Marina Abramovic ; in questo periodo (marzo 2012) viaggia in Italia con la sua performance, celebrando il trionfo della banalità. Da noi c'è spazio per tutti i gusti, la RAI ha perfino ideato un programma : L'Isola dei Famosi, per il pubblico che desidera uno svago semplice. Tu mi dirai che nel 1997 Marina ha vinto il Leon D'Oro alla Biennale di Venezia; e allora ? un premio può giustificare il valore di un artista o il degrado di una manifestazione. Facciamo piuttosto il punto sullo stato di salute della Critica d'Arte, decisamente assente nel caso sopra citato. E' il genere performance da mettere in discussione ; un elemento integrativo all'espressione artistica che quando diventa centrale, come nel caso Abramovic, è destinato a diventare un evento sterile. La performamce della Vita andrà sempre oltre la performance dell'artista. Come artista ho superato me stesso non tanto nell'esecuzione della performance : a piedi dal Monte Beigua (Liguria) ad Assisi (1992), ma nell'impegno quotidiano svolto nei vent'anni seguenti, ( e nei vent'anni precedenti) appunto : la performance della Vita consacrata all'Arte di creare un Capolavoro : The Opera Collection dal 1983  .(63. Continua) Stefano Armellin, Pompei, sabato 24 marzo 2012 http://feeds.feedburner.com/StefanoArmellinTheOperaCollectionDal1983

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