Beth Ditto - Montée des marches (AFP e Festival de Cannes)
La giornata mondiale contro l’omofobia, a cui il quotidiano Libération ha dedicato nell’edizione di lunedì 17 maggio la prima pagina e altre quattro di apertura (inimmaginabile da noi), ha coinciso con un dittico filmico dove il codice Kinsey
ovvero l’indice di «genere» nella sessualità da 0, etero imperituro, a 6, gay/lesbica convinti, ha avuto un ruolo di rilievo.
Kaboom è il film della notte, un college-movie scatenato in cui Gregg Araki gioca con le sue passioni camp di beach-movie con bagnini molto gay ma con moglie a casa, ragazze scatenate, coppie bisex (almeno), amanti gelose dotate di infernali poteri soprannaturali, cibo trash e musica indie. I tempi insomma dei primi anni Novanta di Doom Generationo di Nowhere. Ben ritrovato !
Les amours imaginaires del canadese (Quebec) Xavier Dolan (era alla Quinzaine lo scorso anno con J’ai tué ma mère) ha entusiasmato la stampa francese. Gli elementi ci sono tutti: glamour,musica, citazioni «tarantiniane» nel bel mondo di due trentenni, prima amicissimi (uno è lo stesso Xavier Dolan, l’altra è Monia Chokri) e che poi cominciano a odiarsi, quando incontrano il biondo Nicolas e fanno di tutto (colpi bassissimi) per conquistarlo. Ben tornato !
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Da Antonellabeccaria
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