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6Toscana: “Si fa presto a dire rifiuti” !

Creato il 10 febbraio 2015 da Michelepinassi @michele_pinassi
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Già, si fa presto a dire rifiuti.

Venerdì ho partecipato al convegno organizzato da 6Toscana sul tema della gestione dei rifiuti. In realtà, considerando gli ospiti intervenuti, è stato più un convegno sui temi politici e normativi che regolano la gestione dei rifiuti, con tanto di “passerella” degli esponenti politici regionali (Ass. Bramerini), comunali (Sindaco di Siena, Valentini e di Grosseto, Bonifazi), dell’ATO 6 Toscana Sud, sindacalisti, rappresentanti di consorzi e, ovviamente, 6Toscana.

E’ stata una giornata molto interessante, con alcuni “sketch” che hanno superato ampiamente il limite dell’imbarazzo (come l’intervento dell’Ass. Bramerini sul Referendum per l’Acqua Pubblica, che ricorderò a vita come la più strabiliante acrobazia linguistica che abbia mai ascoltato !) e con un servilismo da parte degli ospiti rappresentanti dell’interesse pubblico (leggasi=politici) nei confronti dei “padroni di casa”, coadiuvato da un atteggiamento altrettanto servile da parte dei “moderatori” (addirittura c’è stato chi ha considerato 6Toscana una “startup”, complimentandosi per l’utile conseguito nel primo anno di attività).

E’ chiaro: qui si parla di un affare da miliardi di € e la strategia che hanno adottato è stata quella di convincere la platea di quanto sia “difficile, complicato, costoso” tutto il processo di gestione dei rifiuti. Neanche una parola, come è ovvio, sulla prevenzione dei rifiuti: più ce ne sono, meglio è !

Rifiuti. Tutti noi siamo abituati a gettare i rifiuti nell’immondizia e ci aspettiamo che il cassonetto venga svuotato periodicamente e che il tutto sia pulito. Questo servizio, ormai considerato primario, viene addebitato all’utenza sotto forma di TARI (Tassa sui Rifiuti), i cui parametri sono decisi da apposite delibere consiliari (http://eng.comune.siena.it/Il-Comune/Servizi/Pagare-tasse-e-tributi/TARI-Tassa-Rifiuti-in-vigore-dal-01-01-2014/Regolamento-e-Tariffe).

Restiamo su Siena, al quale l’ATO 6 – Rifiuti Toscana Sud ha previsto un costo complessivo pari a € 13.258.545, di cui 10.728.443€ per la parte FISSA e 3.389.104€ per la parte VARIABILE: i costi fissi sono, come da parole dell’Assessore Mazzini, “lo spazzamento e il lavaggio, l’accertamento e la riscossione del contenzioso, i costi generali di gestione, i costi comuni ma diversi, i costi altri, gli ammortamenti, gli accantonamenti e la remunerazione del capitale“. Il resto è la quota variabile dei costi, “rapportata alla quantità di rifiuti conferiti al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione, essa è costituita da due macro voci, ovverosia: i costi di raccolta e trasporto e della raccolta differenziata, i costi di trattamento e smaltimento e trattamento e riciclo“.

Prima che la gestione di questi servizi passasse al Consorzio 6Toscana (oggi 6Toscana Srl), per effetto della LR 69/2011 “Istituzione dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani” (per le quali ci siamo già attivati per far rilevare alcune incongruenze di questa legge con la normativa nazionale), il tutto era gestito dalla municipalizzata SienaAmbiente Spa, ad oggi la società consorziata con la maggiore quota entro 6Toscana.

Guardando agli anni passati vorrei partire da da una considerazione a verbale del consigliere Marzucchi, durante la seduta consiliare del 18.09.2014, quando la maggioranza approvò il Piano Finanziario 2014 sulla TARI:

…Se noi andiamo al 2000, quando il Comune faceva tutto da sé, spendevamo 5 milioni di euro, 10 miliardi, quest’anno il costo è intorno ai 14 milioni, quindi è quasi triplicato in quattordici anni. Indubbiamente non è che è triplicato, è aumentato notevolmente il modo in cui si fa la raccolta, migliorato la raccolta differenziata, sono stati fatti degli investimenti importanti, 2 milioni dei 14 sono solo l’ammortamento dell’inceneritore Le Foci, il compostaggio e la selezione alle Cortine…

Se analizziamo i dati disponibili in Rete, in particolare il rapporto ISPRA 2001, vediamo che nell’anno 2000 la quota di RD per il comune di Siena era al 22%, con una produzione di 137.286 t/annue. Sempre il succitato rapporto (appendice B), a proposito della Provincia di Siena (quasi interamente servita da SienaAmbiente Spa):

I rifiuti indifferenziati raccolti sono avviati in parte (13%) ad un termovalorizzatore sito a Poggibonsi mentre la restante quota (87%) è avviato a smaltimento (discarica) senza alcun pretrattamento. Tutti gli impianti sono gestiti dalla società Sienambiente S.p.A. ad eccezione di una piccola discarica gestita direttamente dal Comune di Pienza.

Ad oggi gli ultimi dati disponibili relativi ai rifiuti, per l’anno 2013, parlano di una quota di RD al 45% per il comune di Siena. Per gli altri comuni della provincia, “solo due superano il 50% di efficienza (Chiusi e Buonconvento).
Il miglior risultato lo ottiene Chiusi (67,62%), che ha attivato su quasi l’intero territorio la raccolta porta a porta. Altri otto comuni non hanno ancora raggiunto il 35%, mentre per i rimanenti l’efficienza della RD è compresa tra il
35 e il 50%“. La produzione globale di rifiuti è pari a 119.414 t/annue, in flessione rispetto agli anni precedenti.

andamentorifiuti1998-2013

Per quale motivo, allora, i costi per il Comune di Siena (e immagino anche per gli altri) sono aumentati vertiginosamente ?

Sempre dal Piano Finanziario per la TARI 2014, analizzando la tabella riepilogativa dei costi avvalendosi del “glossario” di sigle stabilite dal DPR 158/99, si apprende che la quota dei Costi di Gestione Generali (CGG) computati per il Comune di Siena ammontano a 4.580.157€ (praticamente quanto costava, nel 2000, l’intero servizio offerto da SienaAmbiente…). L’altra voce di costo piuttosto cospicua sono gli Ammortamenti (AMM), computati in 2.180.385€, alla quale subito seguono i costi di Spazzamento e Lavaggio strade e piazze pubbliche (CSL) stimati in 1.195.266€.

Il lievitamento dei costi, pertanto, dipende pesantemente dai costi di gestione e dagli ammortamenti sugli investimenti (primo fra tutti, l’inceneritore di Foci – Poggibonsi), attualmente ancora di proprietà SienaAmbiente.

Si potrebbe fare meglio a costi minori ? Si, sicuramente, ad esempio lavorando per far sì che la società di raccolta e trattamento rifiuti torni ad essere “municipale” e non privata (o praticamente tale…), quindi lontano dal controllo delle amministrazioni pubbliche e vicine al portafoglio dei soci (soprattutto quelli privati).

Ma, come ama ripetere il Sindaco, “attraverso una gara ad evidenza pubblica abbiamo messo al sicuro Siena e la sua provincia per 20 anni” dal pericolo di essere sommersi dalla spazzatura.

Ovviamente anche questo ha un costo: si chiama TARI.

Nella foto, con la parlamentare Federica Daga (M5S) ed altri attivisti e consiglieri del M5S toscano.


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