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“7 giorni con la Zona”? Temo nemmeno uno

Creato il 31 luglio 2011 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Lunedì inizio a studiare (l’ho ripetuto talmente tante volte che spero che la cosa si realizzi sul serio). E mi sono detta “Perchè non iniziare l’ennesima dieta che tollererò per una settimana e grazie alla quale farò finta di essere una donna serena e felice grazie a un’alimentazione migliore ma segretamente coverò una rabbia inespressa che mi porterà a prendere a calci le bacinelle in lavanderia?”, già, perchè? Ma sì, insomma è vero che quando morirò diranno che me la sono andata a cercare, ma vorrei che qualcuno dicesse “Sì però qualche volta c’ha provato a cambiare le cose”. Va bene, mi sono detta, da lunedì qualcosa cambierà.

Ultimamente è ritornata di moda la dieta a Zona, ne ho sentito parlare veramente troppo. Ho anche da qualche parte il libro di Sears che spiega le basi teoriche, ma cosa posso capirne io, che non ho mai dato un banale esame di biochimica, quindi facciamo finta che la teoria la so e passiamo alla pratica.

“7 giorni con la Zona”? Temo nemmeno uno
Sono riuscita ad avere a costo zero “7 giorni con la Zona”, un libro con dentro il programma alimentare che cambierà la mia vita: perderò peso definitivamente, mi manterrò in salute e vivrò più a lungo. Caspita, prospettive molto allettanti.

Gasatissima inizio la lettura. Ci sono i ringraziamenti, altre annotazioni teoriche, i pilastri della Zona, la nonna aveva ragione, ma finalmente giungo al capitolo “Pronti si parte”, inaugurato dalla lista della spesa settimanale. Sì, nel libro ti dice quando andare a far la spesa e cosa comprare. Beh, mi sono detta, effettivamente io lunedì la spesa la devo fare, compro quello che mi dice il buon Barry e sono a posto.

Esamino la lista. La prima lista, con la spesa sufficiente per lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, per una sola persona. Sono due pagine e mezzo di roba, per un valore di svariate decine di euro. Sono inclusi i seguenti alimenti:

  • cicale o canocchie
  • lumache surgelate
  • palombetto
  • proteine in polvere
  • ghiaccia
  • avena decorticata

Nella seconda lista, quella per il lungo weekend insomma, sono presenti:

  • cosce di rana
  • lombata d’agnello
  • tofu
  • proteine in polvere
  • avena decorticata
  • cuori di palma

Il 70% non so cosa sia. Cosa sono le canocchie? Per cicale si intendono quelle di terra? No perchè da me in campagna c’è pieno, a saperlo le catturo e me le magno. E il palombetto che roba è? Un palombo piccolo? L’avena poverina che ha fatto per essere decorticata? La lombata d’agnello dove la trovo il primo d’agosto? E i cuori di palma?

Poi ho letto la ricetta, la gustosissima ricetta, delle lumache con gli spinaci e mi è venuta voglia di vomitare.

Ho chiuso il libro e penso che da lunedì qualcosa cambierà ma non sarà grazie alla dieta a zona. A meno che il signor Sears non mi fornisca un cuoco personale che non vomiti entrando in pescheria per comprare le cosce di rana e che cucini per me l’émincé di vitello con peperoni e avena (giuro, è il nome della cena del sesto giorno). L’unico giorno vagamente normale mi sembra, giustamente il settimo: Dio si è riposato e una povera crista cicciona per colazione può mangiarsi una macedonia di frutta anziché un carpaccio di bresaola (quarto giorno) o un’insalata di tofu (quinto giorno).

No io ragioni non voglio sentirne. Sicuramente ce ne sono, ma io non voglio proprio sentirne.



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