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7 maggio: “che barba, che noia – che noia, che barba” … ma chi ci crede?!

Da Ginny @ginnyna

sandra-mondaini-raimondo-vianelloE già … chi può prendere in seria considerazione l’ipotesi che ci si potesse realmente annoiare con uno come Raimondo Vianello, celebre protagonista della comicità italiana dal dopo guerra in avanti?

 

Chi ha lavorato con lui – dalle maestranze ai colleghi -  lo ricorda come un “vero signore”, autenticamente di classe, capace di salutare tutti, spesso stringendo la mano, dal primo all’ultimo dei presenti sul set – confermando anche uno dei tratti fondamentali che caratterizzano i Toro nati in questo giorno, la nobiltà d’animo.

 

Lui, il “caratterista” che ha esordito nel teatro di rivista con Garinei e Giovannini in Cantachiaro n° 2, si è ritagliato un posto d’onore nel varietà, traghettando l’intrattenimento da questi grandiosi spettacoli (ahimè scomparsi) fino al piccolo schermo, facendo – insieme a Mike e Corrado – la storia della televisione italiana, grazie anche all’ingaggio di Fininvest nell’82.

 

Interista sfegatato, calciatore semi professionista in giovane età e giocatore fino all’ultimo della Nazionale Calcio Attori, ha trasformato la sua passione per il calcio in garbata conduzione grazie a  Pressing: i suoi toni pacati smorzano gli umori fumantini del dopo partita, ennesima conferma dell’elegante sense of humor che ha segnato tutta la sua carriera.

 

Impossibile non associarlo alla sitcom che porta il suo nome – Casa Vianello – una delle più longeve della storia della tv italiana, trasmessa per circa 20 anni e capace, nella sua quotidianità, di raggiungere trasversalmente diverse fasce di pubblico.

 

Partendo da lontano, dal già citato teatro di rivista, ha lavorato con personaggi del calibro di Walter Chiari e Wanda Osiris – indimenticabile regina di questo spettacolare genere di intrattenimento – Totò e Ugo Tognazzi, insieme al quale ha firmato anche il programma satirico Un, due, tre.

La collaborazione più riuscita è stata quella con la moglie Sandra Mondaini: oltre ad aver dato il nome alla prima squadra di calcio presieduta in gioventù da Raimondo – la SaMo – la Mondaini è stata al suo fianco fino alla fine, dal teatro ai caroselli agli spin off di casa Vianello, creando una coppia – televisiva e non – rimasta impressa in più di una generazione.

 

RAIMONDO VIANELLO E’ NATO A ROMA IL 7 MAGGIO 1922 SOTTO LO SPUMEGGIANTE SEGNO DEL TORO

 


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