Claudia bambina apparteneva a quel genere "Mai senza diario", molto meglio se segreto con tanto di lucchetto e chiave. Un po' come tutte le ragazzette in fissa con il diario personale, con gli occhiali sul naso e il Corriere dei Piccoli - Topolino sotto braccio ero certa che i miei pensieri fossero tanto preziosi da dover essere nascosti. Più che altro credo sarei morta di vergogna se qualcuno li avesse letti.
I tempi sono piuttosto cambiati e da blogger incallita di lucchetti sulle cose che scrivo preferisco metterne davvero pochi: insomma si fanno carte false per farsi leggere, per condividere, per passare di mouse in mouse che luchettare le proprie parole temo sia passato di moda.
I diari però credo non passeranno mai di moda, non per la sottoscritta almeno. Le cose sono andate così.
30 dicembre 2014 - Nella mia Moleskine scrivo che fra i propositi per un buon 2015 c'è anche quello di leggere di più.
10 gennaio 2015 - Finito il primo libro dell'anno (Elias Portolu della Deledda) mi concedo il secondo in ebook tanto per non scontentare nessuno. Scelgo le Vie dell'artista di Julia Cameron.
11 gennaio 2015 - Scopro l'esercizio " Le Pagine del Mattino " e decido di cimentarmi nell'esercizio.
Secondo l'autrice del libro scrivere almeno tre pagine di diario appena svegli, prima ancora di aver fatto colazione, di essersi lavati i denti e quant'altro è un modo per incentivare la propria creatività. Le ho dato ragione e ho iniziato a scrivere un diario, meno privato dei precedenti ma sicuramente più personale.
D'altronde, ho avuto l'illuminazione, tenere un diario è un esercizio utile per qualsiasi freelance. Non so perché non ci avevo pensato prima.
- Scrivere. Come se non lo facessi abbastanza; eppure scrivere un diario è far qualcosa per sé all'ennesima potenza. Nel diario parli di te, dei tuoi pensieri, dei tuoi problemi, e ti dai una dimensione del tutto nuova, raffinando la tua tecnica di scrittura.
- Il core business. Ti consente di trovarlo visto che non sempre è chiaro quel che vogliamo fare e dove vogliamo arrivare. Insomma il core business della mia attività cambia di continuo: scrivendo ho la possibilità di ben definire la principale attività nella quale l'azienda Claudia Zedda ha scelto di specializzarsi in quel periodo.
- Evoluzione del freelance. Dopo aver iniziato con il mio diario, mi è venuto il desiderio di rileggere quello che avevo scritto due anni fa, proprio mentre mi cimentavo nella stesura del mio primo romanzo. L'ho riletto tutto d'un fiato e mi ha fatto piacere notare quanto mi sia evoluta. Insomma è una cosa che ti gratifica e ti fa sorridere. E io sono a favore di tutto quello che mi rende felice.
- Ritrovare le tue buone abitudini. Rileggendo i vecchi diari ho avuto modo di ricordare una buona abitudine che con una bambina di un anno e mezzo in casa avevo perso. Prendermi una giornata tutta per me durante il mese. La scegli come preferisci, a patto che sia un giorno lavorativo e che sia interamente dedicato a te. Io normalmente dormivo, uscivo e scrivevo, rigenerando le mie idee. Credo sia il caso di riprendere con le vecchie abitudini.
- Il sassolino dalla scarpa. Scrivere mi è sempre stato utile non solo per mostrarmi esattamente come sono (leggi i miei diari e saprai chi hai davanti) ma anche per sbollire la rabbia. Insomma se ti svegli di malumore e quel malumore non lo scarichi ti sei giocata la giornata di lavoro: stai male tutto il giorno. Scrivendo metti un focus sul problema, lo affronti, forse non lo risolvi definitivamente ma... te ne sei occupata e per ora può stare lì, tranquillo tranquillo mentre io lavoro.
- La sintesi. Scrivere un diario, a patto che tu non abbia tutto il tempo del mondo a disposizione, ti insegna a sintetizzare e a mettere in luce solo i fatti davvero importanti della giornata. Un ottimo esercizio gratuito per un writer freelance non trovi?
- Rileggersi e correggersi. E' inevitabile rileggere le pagine del proprio diario, e quando si tratta di noi leggiamo con un'attenzione potenziata dalla nostra voglia di piacerci o scoprirci. Anche questo è un buon esercizio: spesso mi ha permesso di trovare e correggere errori che diversamente sarebbero passati inosservati.
Personal Journal: si ma come?
Ok, scrivere con penna e carta è molto romantico, ma io oramai sono diventata una lumaca. Per cui ogni volta che devo scrivere una pagina di diario apro il documento word "Diario 2015" e parto con il flusso di pensieri. Poi salvo tutto su OneDrive e il gioco è fatto. Posso leggere, scrivere, rivedere il mio diario ovunque. Non ti convince? Ecco qualche altra opzione:
- Penzu. Ti registri e scrivi il tuo diario dove, come e quando vuoi. La privacy è garantita al 100%.
- Dayone app. Si tratta di una app a pagamento (un paio di dollari) che ti consente di tenere un diario personale da integrare con foto e quant'altro. Carina per gli amanti dei tablet e smartphne.
- App Moleskine. Hai la tua agenda Moleskine sul telefono. Non esiste niente di meglio. L'app è free.
- WordPress. Ti apri un bel blog e decidi se mantenere private o rendere pubbliche le tue pagine di diario.
Dimmi che ne pensi, ti piace l'idea del diario?