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Un precedente storico importantissimo, anche se non proprio il primo, che probabilmente indirizzerà molte delle scelte future nel medesimo campo.
Una vera mazzata, per quelli che avevano preso l'abitudine di scaricare agevolmente e gratuitamente ogni sorta di dati, film, file audio, e-book, programmi e tutto quanto è o era condivisibile ni rete.
Ora, sorvolando sul leggero fastidio che effettivamente causa il non poter più scaricare questa o quella cosa, che comunque durerà piuttosto poco in quanto probabilmente domani arriverà il nuovo megaqualcosa da cui attingere più facilmente e velocemente di prima (miracoli della cybernetica) devo dire che di questo precedente storico a me personalmente non può importare di meno.
Come mai? Semplice:
"Una cospirazione ordita da criminali capaci di raccogliere una montagna di soldi distribuendo illegalmente contenuti multimediali protetti da diritto d’autore. È il motivo per cui l’Fbi ha chiesto e ottenuto la chiusura dei diciotto siti dei popolari servizi Megavideo.com e Megaupload.com di condivisione di contenuti (legali e non) in Rete, da musica, a film e software protetti da diritto d’autore, e ha arrestato il fondatore Kim Dotcom, noto come Kim Schmitz, che ora rischia 50 anni di carcere. Una mossa clamorosa portata avanti dalle autorità statunitensi, ma attesa, dopo le decine di siti Web chiusi dal governo americano accusati di violazione del Copyright online."
ed ancora
"Secondo l’Fbi Megaupload avrebbe guadagnato tramite banner e utenze premium 175 milioni di euro in 5 anni di attività, causando al contempo una perdita di 500 milioni di dollari ai legali detentori dei diritti."
Ora, a mio parere se qualcuno, non importa chi, è riuscito a lucrare 175 milioni di euro in cinque anni distribuendo più o meno gratuitamente le medesime cose su cui i titolari dei diritti legali contavano di guadagnarcene 500, di miliardi, fuorilegge è il primo in quanto il suo operato è illegale e fino a quì non ci piove.
Ma fuorilegge ancor di più sono i secondi, in quanto potevano operare nel medesimo modo del primo, ma legalmente, ottenendo qomunque guadagni esorbitanti. Invece no, perchè evidentemente 175 miliardi non bastavano. Ne volevano 500, così arriva il megauptizio di turno e li lascia a bocca asciutta. Ma non era assodato che "chi troppo vuole nulla stringe?"
Questo denota un problema di fondo: scaricare è illegale, ed è sacrosanto che l'opera dell'ingegno intellettuale ed artistico dell'individuo va tutelata e debba essere adeguatamente remunerata. Ma a quanto dovrebbe ammontare questo "adeguatamente"? Se i leggittimi titolari dei diritti decidessero di impiantare un simil megaupsito di loro iniziativa, arrivando a guadagnare 175 miliardi di euro in cinque anni, non sarebbe un adeguato compenso per il loro lavoro? Allora perchè, a questo punto, ne dovrebbero pretendere 500? Ma questa è una vecchia storia...
Vi è mai capitato di acquistare un dvd, magari non recentissimo, a pochi euro? Allora, se quei pochi euro rappresentano comunque un guadagno per tutta la macchina produttiva che c'è dietro, perchè qualche mese prima la medesima macchina per il medesimo prodotto pretendeva un guadagno triplo?
Signori titolari dei diritti, vi è mai venuto in mente che milioni di persone oneste, se potessero scaricare comodamente da casa pagando a voi una somma equa, non si dannerebbero l'anima sui motori di ricerca cercando questo o quell'altro espediente per ottenere la medesima cosa?
Ora, non sono un economista, ne un esperto di diritto d'autore e nemmeno un fan della pirateria. Ma proprio per questo, da persona comune, se potessi andare sul megaupsito "legale" qualunque e scaricare ad un costo equo qualsivoglia dato, sarei ben contento di pagare. Viceversa, il lasciare una giornata e più di lavoro di un operaio per aquistare un qualcosa che a qualsivoglia titolare frutterà il 300% del suo valore, mi fa girare le eliche più del dovuto. Poi, ognuno la pensi come vuole...
di Andrea Mariani
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