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7 su sette anteprima: dimissioni? sentiamo che disse manzoni...

Creato il 12 novembre 2011 da Calcisulcalcio
7 SU SETTE ANTEPRIMA: DIMISSIONI? SENTIAMO CHE DISSE MANZONI...
Come potevamo noi di Calci Sul Calcio, i più irriverenti, scomodi, di parte e tutto quello che volete... Blogger del web, non prendere posizione in merito alle dimissioni del nostro Premier? Semplicemente... Così: Non prendiamo posizioni e non vogliamo far commenti in merito. Come al solito, però, non possiamo rinunciare a riportare un parere che ci è sembrato... Interessante, non fosse altro perchè condito da una citazione di una delle nostre bandiere nazionali. Il buon Alessandro Manzoni. Buona lettura.
Andrea Mariani
“Il forte si mesce col vinto nemico. Col novo signore rimane l’antico. Dividono i servi, dividon gli armenti.”
Così Alessandro Manzoni scriveva nell’Adelchi, per ricordare agli italiani che non potevano affidarsi a un cambiamento di padrone per avere la libertà.
Non illudiamoci, non è stata l’opposizione, non è stato il movimento di lotta, non è stato neppure il referendum e la protesta di milioni di persone a far cadere Berlusconi. Sono l’Unione Europea delle banche e della finanza, il capitalismo internazionale che hanno sfiduciato il Presidente del Consiglio. Il capitalismo internazionale non sopporta più Berlusconi, lo considera inefficiente, inefficace, controproducente e lo vuole mandare a casa. Ma non certo per fare un favore a noi. Noi non abbiamo mai sopportato Berlusconi, da un tempo infinito abbiamo
sperato di mandarlo a casa, anche quando tutte e tutti coloro che oggi lo abbandonano lo riverivano come il massimo della novità e dell’efficienza.
Noi però oggi corriamo il rischio di pagare tutta la bolletta, tutto il conto che Berlusconi ci lascia. I 39 punti contenuti nella nuova lettera dell’Unione Europea al governo italiano sono altrettanti diktat che colpiscono al cuore i nostri diritti, le nostre condizioni sociali, la nostra democrazia. Per questo dobbiamo già combattere i nuovi padroni, la Bce, il Fondo monetario internazionale, Wall Street. Essi vogliono farci pagare tutti i costi della loro crisi. Prepariamoci a lottare più di prima contro la dittatura della finanza e delle banche in Italia e in Europa.
Si preparano giorni difficili per il nostro paese commissariato. La riconquista dei diritti e della libertà richiede sia il rovesciamento di Berlusconi, sia il rifiuto dei 39 punti dell’Unione Europea e di tutti i vincoli che, così come in Grecia, distruggono anche la Costituzione e la civiltà nel nostro paese.
Giorgio Cremaschi
Segreteria Nazionale Fiom/Cgil
Comitato “No Debito”

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