In una recente trasmissione in prima serata, mi ha incuriosito (stranamente) il dibattito tra gli ospiti fedeli ai rispettivi e contrapposti schieramenti (i soliti) che ha toccato il problema della casa. Volendo tralasciare per ora il problema dell’edilizia popolare, che per essere affrontato meriterebbe lo spazio di un romanzo e che mi ripropongo di affrontare con più cognizione di causa, la domanda che io, e quindi credo tutti i telespettatori comuni, vorrei porgere ai signori ospiti è una ed una sola, e non riguarda a quale ala del parlamento debba essere attribuito questo o quel merito, ma da dove gli viene il coraggio di parlare di meriti di fronte alla situazione descritta. Tralasciando molti dei temi affrontati in quella sede, vorrei tirarne in ballo uno in particolare. La Cedolare Secca negli affitti, ossia (tra le altre cose)la possibilità per un inquilino di denunciare a chi di dovere la mancata o parziale registrazione del contratto di affitto (per parziale si intende, dichiarare che il canone è di 500 euro al mese e invece l’inquilino ne sborsa 1000 di cui 500 in nero) e vedersi così ridotto il suddetto a termini di legge. Per fare un esempio concreto, un appartamento che si affitta in nero ad un canone di mercato di 800 euro al mese, e ha una rendita catastale di 780 euro, con la riduzione automatica in seguito a denuncia dell’inquilino, il canone mensile scenderebbe a 195 euro. Questa è un’ottima cosa per chi è costretto a pagare un affitto in nero, ma se il canone giudicato equo dalla legge è pari a meno di un quarto di quello stabilito dal mercato (per mercato si intende la disperazione di chi cerca casa e l’esosità di chi ha la fortuna di averne una da affittare, magari abusiva e condonata) non vi sembra che a rimetterci siano comunque gli onesti inquilini che, pur di avere un contratto regolare e quindi la sicurezza di una casa per almeno quattro anni, sono stati costretti a sborsare con enorme difficoltà un canone ancora più alto di quello chiesto in nero? (avete mai cercato una casa in affitto? Io sì, e frase standard dei padroni di casa era “settecento senza contratto, 1000 in regola” o giù di lì) Per tirare le somme, la situazione sarà la seguente: chi ha avuto la s-fortuna di trovare un padrone di casa disonesto, ora ha la possibilità di denunciarlo e di pagare un canone equo sotto regolare contratto, mentre chi ha avuto la s-fortuna di trovare un padrone di casa onesto (per quanto si possa considerare onesto chi chiede l’equivalente dello stipendio di un portalettere ad un portalettere, come canone) deve rassegnarsi a vendere l’anima per riuscire a tirare avanti. Questa bella pensata, a detta di chi l’ha realizzata, servirà a far uscire allo scoperto chi affitta in nero. Peccato che l’85% delle locazioni stabili sia in regola, semplicemente perché se non lo fosse, il padrone di casa correrebbe il rischio di avere inquilini morosi senza poter far nulla. E quindi i più poveri, ossia le famiglie che non hanno i mezzi per comprare casa e sono costretti a vivere in affitto, ma onestamente hanno preteso la regolarizzazione del contratto, devono continuare a pagare cifre esose zitti e buoni. Mentre la maggior parte degli inquilini che non ha regolare contratto è fatta da persone che non hanno interesse o, soprattutto, possibilità di garantire locazioni a termini di legge (4 anni) come gli studenti, chi si sottomette a stage aziendali fuori sede inseguendo un’occasione lavorativa, chi vuol provare ad uscire dal guscio familiare, magari passati i trenta, pur avendo un lavoro precario o semplicemente chi ha trovato un lavoro a tempo determinato, magari di un anno, in un’altra città. Tutte persone che non possono permettersi i canonici sei mesi di preavviso (con un canone di 800 euro ipotetico, stiamo parlando di regalare 4.800 euro ad un padrone di casa) o comunque la perdita della caparra per mancato preavviso (nello stesso caso, 2.400 euro regalati). Concludendo, credo che questa Cedolare Secca sia l’ennesimo tentativo di risolvere un problema, realizzato da chi di quel problema non ne capisce nulla. E che va a gravare sui più vulnerabili risparmiando gli altri. A proposito, dimenticavo la ciliegina sulla torta. Grazie alla Cedolare, le imposte sugli affitti non saranno più in base al reddito, per cui il ferrotranviere che affitta la mansarda di casa sua pagherà la stessa cifra dello stimato professore che concede in affitto l’appartamento lasciatogli dal genitore commendatore. Commenti? Io… Sì! Visto che questo è un altro punto a favore degli affitti selvaggi, perché dite che gli Italiani non sono in grado di comprare casa? Dite piuttosto che le banche non vogliono metterli in condizioni di comprarla… Perché? Ma come, se i soldi per pagare 800 euro per un bilocale li trovano sempre (e li devono trovare anche se precari, disoccupati o peggio, a costo di non mangiare, pur di non finire in mezzo ad una strada), secondo voi non li troverebbero ben più volentieri per pagare un mutuo, per una casa veramente propria?
di Andrea Mariani
Magazine Economia
7 SU SETTE - Cedolare Secca negli affitti, l'ennesima fregatura all'italiana
Creato il 03 ottobre 2010 da CalcisulcalcioI suoi ultimi articoli
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