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7 su sette: l'italia non e' credibile... oppure e' chi la governa a non essero?

Creato il 26 settembre 2011 da Calcisulcalcio
7 SU SETTE: L'ITALIA NON E' CREDIBILE... OPPURE E' CHI LA GOVERNA A NON ESSERO?
Ultimamente ho sentito dire spesso che l'Italia non è più credibile... Sinceramente, non credo che sia l'Italia a non essere credibile, ma chi la tiene... in mano, per non essere volgare, ormai da molti anni. Non voglio però far pensare che il mio parere abbia la pretesa di mostrarsi ponderato e super partes, perchè quando si parla di certe cose, so benissimo di non essere un mostro di imparzialità. Proprio per questo, e volendo dar spazio sia ad un lato che all'altro del tavolo, riporto un articolo proveniente da Adnkronos, che guardacaso affronta proprio il medesimo tema.
Andrea Mariani
"La crisi non è stata causata dal governo Berlusconi ma certo l'aver negato la gravità della situazione è stato sbagliato. Lo dice Gianfranco Fini a Sky Tg24. "Se volessi fare il Pierino, tirerei fuori le dichiarazioni di Tremonti, riprese da Berlusconi. In Parlamento, a maggio, hanno detto che non ci sarebbe stato alcun intervento sui conti pubblici. Se neghi cio' che tutti, al contrario, prevedono e purtroppo la previsione si realizza e' evidente che non sai piu' che fare, e infatti il governo ha cambiato la manovra quattro volte in un mese". "Questo da' fastidio ai mercati e spiega perche' l'Italia non e' credibile", incalza Fini. Perche' se "non e' vero che il governo attuale e' la causa di una situazione economica che ha ascendenze globale", e' vero che "il governo Berlusconi ha una responsabilita' enorme: fino al giorno prima che la crisi esplodesse il governo la negava", ribadisce il presidente della Camera.
Attacca l'esecutivo anche il leader centrista Pier Ferdinando Casini. La previsione di elezioni politiche nel 2012, avanzata dal governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, "mi sembra piu' che ragionevole: non vedo come si possa andare avanti con un governo assente e indifferente a quelle che sono le questioni reali del Paese". "Da patre nostra abbiamo fatto di tutto per stimolare il governo -assicura ai giornalisti- ma le affermazioni private non corrispondono mai ai fatti pubblici".
Berlusconi e il berlusconismo devono lasciare il passo a una fase nuova''. anche Walter Veltroni in un intervento sul numero di settembre del mensile 'L'ago e il Filo', rivista del senatore Marco Follini torna alal crica contro Berlusconi e il berlusconismo. Veltroni sottolinea che per superare l'attuale crisi che attanaglia l'Italia, prima di tutto, si deve dire ''basta a populismo e superficialità, basta con premier e ministri che da tre anni ripetono che la crisi è ormai alle spalle'', perche' - spiega - ''l'inadeguatezza del governo, la sua sostanziale fragilità e instabilità sono le esche per nuovi pericolosi incendi davanti ai quali gli interventi 'ordinari' sarebbero sostanzialmente inutili''. La priorità, quindi, per Veltroni deve essere quella di abbattere il debito pubblico ''perché - dice - ridurre il debito significa restituire un futuro al Paese e alle nuove generazioni che piu' di tutte ritrovano sulle loro spalle i gravami degli errori commessi dai padri''. Da qui le proposte: ''una vera e propria rivoluzione sul versante della spesa pubblicacorrente primaria; abbandonare la strada sbagliata e ingiusta dei tagli lineari; fissare un aumento annuale di spesa che sia la meta' dell'aumento del Pil e scegliere un vero 'piano industriale di ristrutturazione' del settore pubblico; una valorizzazione del patrimonio pubblico; una richiesta al decimo patrimonialmente piu' ricco dei cittadini italiani di uno sforzo straordinario; affrontare il tema dei i costi della politica".
Fonte: Adnkronos.it

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