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72h IN MI.LA.NO

Creato il 06 maggio 2014 da Timetobe

La prima volta che sono stata a Milano era per un week end all’insegna dello shopping, un classico. Mi ricordo che io e la mia amica sembravano impazzite alla vista di così tanta scelta che entravamo come automi per quegl’ingressi di vetro e lusso con uno sguardo perso… spettatrici di un mondo nuovo.

72H IN MILANO

La seconda volta é stata perché la prima mi era piaicuta così tanto che volevo provarla, viverla e conoscerla. E ci sono riuscita, ho conosciuto Lei, i suoi angoli, i suoi scorci, e ho conosciuto quella che sarebbe diventata anche piú di una mia miglior amica, una sorella, ed é stato il regalo piú imprevedibile e bello che mi potesse fare questa cittá. Milano mi ha dato tanto, tutto quello che cercavo in quel momento: l’adrenalina della grande città, la proposta di qualcosa che fosse sempre diverso, una geometria opposta alla città Veneziana dove sono nata: metro, autobus, tram e taxi. Bici, motocicli e pedoni tutti insieme in una “JUNGLE” di cemento!

Da quando sono tornata, mi é mancata poco. Conservo i ricordi dentro a dei cassetti, quando ne ho più bisogno basta aprire uno e come e fossero farfalle in volo si liberano i ricordi, le immagini, le parole, le persone… Quando ho letto l’articolo di #BEVANESSA ho avuto quel prurito di tornare, quel mistero della novità che mi aveva affascinato. É stato come se lei fosse ricucita a raccontarmi di una città che in realtà non conosco… magico.

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Ormai per me è diventato una sorta di rito. Anzi, qualcosa di più: un’evasione! Arriva un momento in cui ne sento proprio il bisogno. Allora preparo il mio trolley, prendo un treno e non c’è nulla che mi può fermare dal catapultarmi a Milano! Una città dalle mille sfaccettature, dai mille volti. Capoluogo lombardo, centro culturale, economico e produttivo d’Italia, mercato finanziario. Capitale mondiale della moda! Inutile anche da ricordare che insieme a Londra, Parigi e New York è il fulcro centrale del settore, sede di numerose tra le più importanti Maison italiane, meta indiscussa dello shopping.

Inoltre, sarà la futura residenza della Città della Moda, un complesso di strutture dedicato al settore terziario, a cui si aggiunge il Museo della Moda, nonché la location dell’EXPO 2015. Incoronata da un recente sondaggio come la città europea con gli abitanti dal look più trendy, Milano è una fonte di ispirazione indubbia per tutti coloro che, come me, amano i negozi e le vetrine, vogliono avere l’outfit all’ultimo grido e rincorrono le tendenze.

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Così, per tutti noi, arrivare in centro città è un po’ come percorrere in senso opposto il cammino di Dante: dalla profondità dei sotterranei della metro si risale in superficie e ci si ritrova li, nel bel mezzo del Quadrilatero della moda. Geograficamente parlando è un groviglio di strade. Banale! In realtà siamo nel centro esatto del cuore pulsante dello stile… se ne riconosce il battito, cadenzato dai tacchi a spillo sull’asfalto! Tutto è frenetico attorno, ma nulla è lasciato al caso.

I passanti sono accomunati da un unico obiettivo; le commesse dei negozi sembrano essersi materializzate dalle copertine delle riviste; le vetrine ci ammaliano per attirarci a loro. Tanti i richiami, mille le tentazioni. Un unico monito che sembra dirci: Non ti curar di lor, ma guarda e passa! Si, se è vero che il diavolo veste Prada, allora benvenuti all’Inferno! Passano così le giornate tra via Montenapoleone e via della Spiga: un meccanismo che si è innescato per funzionare alla perfezione, nonostante il via vai internazionale e irrefrenabile. Tutti a caccia di un tesoro, a braccetto del proprio Virgilio attraverso un mondo nel quale va abbandonata ogni speranza entrandovi.

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Scendono le luci, ci spostiamo di qualche isolato e la gente si riversa per strada. E’ giunto il momento di sfoggiare l’oggetto del desiderio tanto bramato durante il giorno, l’agognata meta del nostro affannarci per negozi. Eccola, la Milano da Bere, quella che detta ogni regola in tema di locali e aperitivi. Qui quello che più conta è la scarpa che indossi e il cocktail che bevi, la discoteca che frequenti e la gestualità che adotti. Ciò che differenzia è la firma della borsetta e lo slang scelto per salutare gli amici.

Così, senza accorgersene, il tempo passa, vagabondando su e giù per i Navigli o sorseggiando Bollicine in Brera; ed è tempo di rincasare, di andare a dormire, proprio mentre sta nascendo una nuova giornata e con essa la frenesia di questa città.

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La macchina della moda si rimette in moto, pronta a creare nuovi bisogni, di cui ancora nessuno è a conoscenza, decisa a farci rincorrere nuovi desideri che ben presto saranno vitali. Questa è Milano! Emblema di moda, di stile, di tendenza. Scenario perfetto per assaporare la movida più cool. Culla del Made in Italy e dipinto realistico del significato di Italiano nel vocabolario universale.

Per me, però, è ancora dell’altro: è amici lontani, ma sempre vicini, con cui condividere ricordi e progetti; è un panzerotto di Luini gustato su una panchina, facendo da spettatori casuali ad un matrimonio, è mal di piedi entrando e uscendo per negozi, ricercando qualcosa che non so cosa sia, ma che diventerà inseparabile da me; sono le risate davanti a un aperitivo nel bar di un amico che ha realizzato il suo sogno; è fare la fila per un cornetto alla Nutella in piena notte; sono incontri inaspettati voluti dal destino, che ti lasciano la consapevolezza che è lui ad avere più fantasia di noi.

E’ semplicemente un peccato a cui non so resistere!


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