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75. auguri

Creato il 20 dicembre 2013 da Mavi
Siamo arrivati al 20 dicembre, è tempo di farsi gli auguri, senza retorica, senza banalità, senza falsità, auguri a tutti quelli che mi seguono con curiosità, con affetto, con spirito critico, con antipatia e chi più ne ha più ne metta. Auguri a chi crede che scegliere sia sempre meglio che subire, a chi non giudica, a chi ama in silenzio, a chi spera che cambiare il numero dell'anno possa segnare una rinascita ... ecco lo so, sto cadendo nella retorica, ma è difficile tenersi lontani, il mondo è pieno di retorica. Io voglio solo che ci sia più felicità attorno a me, voglio stare bene e voglio che le persone che amo mi amino. Vorrei che la Cancellieri se ne andasse, che Letta scivolasse con tutto il suo viscidume giù negli inferi, che Berlusconi zappasse la terra, che fossero tagliati i fili che muovono quei burattini che una volta venivano definiti giornalisti, che la gente pensasse al bene comune e non sempre e solo al tornaconto personale immediato, soprattutto se questo nuoce ad altri. Vorrei vedere Sallusti e la Santanché nudi davanti a tutti, senza trucco e senza poter parlare, lavorare nelle fabbriche cinesi costruite nelle favelas italiane, vorrei poter scambiare anche solo per una settimana le vite dei ricchi con quelle dei poveri. Vorrei regalare un'infanzia felice ad ogni bambino e un castigo divino a tutti quelli che non li rispettano. Vorrei negare l'accesso ad internet a tutti quelli che non hanno mai letto un libro e su FB pubblicano aforismi dalla mattina alla sera. Vorrei che le donne la smettessero di svendersi per gli uomini, che capissero che conta più il contenuto dell'involucro. Vorrei insegnare il rispetto a quelli che urlano, trasformare in vermi quelli che abusano del loro ruolo in azienda per umiliare gli altri, vorrei che gli esibizionisti fossero ignorati, che i bugiardi scoprissero che la vita li ha ingannati. E vorrei, come sempre, che il buonismo lasciasse il posto ad un sano confronto, libero, vero, che si dicesse una volta e per tutte che gli zingari li schifiamo tutti, che non è bene bruciarli, ma che dovrebbero essere tutti tenuti a debita distanza, controllati e dove è il caso, rinchiusi. Nessuno di noi (persone oneste) è contento che le carceri vadano "alleggerite", anzi, vorremmo che i processi fossero più veloci, che ci fosse la certezza della pena e che altri edifici abbandonati fossero adibiti a carceri. E basta piangersi addosso, rimbocchiamoci le maniche e proviamo a cambiarla questa vita ...Auguri.

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