7bello batte Serbia e raggiunge la finale Olimpica

Serbi bolliti, Campagna stratega, Azzurri con gli occhi di tigre. Ma attenti all'uomo in meno!
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Quando le partite contano e' sempre un piacere vederle "all'americana", individuando cioe' le keys of the game, i fattori decisivi dell'incontro.

Vorrei andare oltre le analisi statistiche sul numero di reti segnate a uomini pari o in superiorita', che danno comunque la fotografia precisa dell'incontro.

Le olimpiadi vanno viste come un film, oppure come una guerra, composta da più battaglie, le singole partite. In battaglia vince la tattica, ma in guerra prevale la strategia. Ecco la prima chiave del risultato fin qui conseguito dagli azzurri, che hanno in Campagna il miglior stratega sul mercato mondiale, capace di modulare le qualita' condizionali e psicologiche in modo da rendere al meglio negli ultimi 4 giorni, dopo aver calcolato insieme agli umori della squadra come partire più lentamente senza compromettere il risultato.

Per fare una cosa cosi' bisogna avere testa, la propria, e qualita', quella dei giocatori a disposizione, che giocano in queste ore con gli occhi della tigre del meraviglioso setterosa di un decennio fa. Per dare l'idea della difficolta' di questi calcoli basta vedere cosa e' successo all' Ungheria, partita male ed incapace di acquisire la sicurezza necessaria a battere il 7bello nei quarti.

I serbi hanno invece mancato la corretta visione d'insieme, sono partiti bene ma sono parsi bolliti nelle ultime 2 gare, tanto da risultare poco efficaci al centro e quasi intimoriti al tiro, collezionando pali e tiri alla figura di Tempesti. Non appaia come sottrazione ai meriti degli azzurri, ma paradossalmente come amplificatore degli stessi: la strategia non e' aleatorieta', ma calcolo scientifico di menti superiori.

Vorrei pero' tornare alla "modalita' foto" per lanciare un allarme: troppo vicini alla porta gli avversari in superiorita', e ieri, nonostante questo, troppo efficaci dai pali, quasi un controsenso.

Ma certamente in casa del 7bello si staranno gia' valutando contromisure in vista della finale di domani, che ci vede opposti ad un altro grande stratega, Ratko Rudic (secondo in questo solo a Campagna).

Edoardo Osti

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