Magazine Cultura
Premetto che non sono tra quelle che l'8 marzo festeggia tra donne in locali in cui gli unici uomini ammessi sono gli spogliarellisti .... nulla di male, per carità: ognuno vive questa giornata e la festeggia come meglio crede!
Ma credo di appartenere di più alla fascia di donne che in questa ricorrenza vuole ricordare il sacrificio e le lotte fatte dalle mie antenate per arrivare al potere, alla libertà ed alla dignità che abbiamo oggi ..... e che, aimè, ancora non tutte di noi godiamo.
Pertanto, senza fare una lezione di storia, senza diventare pesante e rattristare questo momento di "festa", voglio solo fare un piccolo accenno per dare loro un saluto e mantenerne vivo il ricordo di tutte quelle donne il cui sacrificio e la cui sofferenza ha dato inizio alla ricorrenza odierna:
L'8 marzo 1908 a New York 129 operaie morirono in un incendio divampato nella fabbrica tessile in cui lavorano. Le donne, che stavano scioperando per protestare contro le terribili condizioni di lavoro, rimasero bloccate nell'edificio perchè il proprietario ne aveva chiuso i cancelli
Nel 1910, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenhagen, Clara Zetkin propose di celebrare la giornata internazionale della donna. Da allora l'8 marzo è la giornata simbolo della donna.
La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, e in Italia nel 1922.
Sia chiaro: anch'io stasera festeggierò la mia giornata con le amiche ... ma senza escludere i due uomini della mia vita!!
Perciò per ora vi mando solo un bacio grande e ......
auguroni a tutte noi !!
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