L’8 Marzo è il giorno conosciuto come la Festa della Donna. Un giorno nel quale si festeggia: si frequentano ristoranti, discoteche o locali accessibili solo a donne. Insomma un giorno tutto per noi. In realtà un evento che ai giorni nostri può risultare gioioso nel passato non lo è stato.
La sua origine risale agli inizi del ‘900 negli Stati Uniti. L’evento è legato ad una motivazione puramente socio-politica. Le donne rivendicavano il diritto al voto. A questo si aggiunse un’eccessivo ed insensato sfruttamento dei datori di lavoro contro la classe operaia femminile che si traduceva in bassi salari, orari di lavoro esagerati e discriminazioni sessuali. La storia ricorda un lunghissimo sciopero tenuto da oltre 20.000 camiciaie di New York, durato dal 22 Novembre del 1908 al 15 Febbraio del 1909,per rivendicare i diritti politici e sindacali fino ad allora non riconosciuti.
A seguito di questo episodio , nacque un giorno dedicato alla donna ma in maniera non uniforme: non c’era una data precisa(come oggi) di questa ricorrenza. A questa frammentarietà si aggiunsero gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale, e tutte le celebrazioni vennero interrotte.
Le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale e di tutte le vicende politiche che sono seguite, hanno oscurato le reali motivazioni della Giornata della donna. Così, nel dopoguerra, si è diffusa lidea che l’8 Marzo è il giorno nel quale centinaia di operaie morirono nel rogo di una fabbrica di camicie Cotton (New York), avvenuto nel 1908. Questo evento, non documentato, viene probabilmenteconfuso con una tragedia realmente avvenuta sempre a New York il 25 Marzo del 1911 quando ci fu la morte di 146 lavoratori a seguito di un incendio avvenuto nella fabbrica di Triangle. La maggior parte di questi lavoratori erano delle giovani donne immigrate dall’Europa.