Magazine Cultura

8^ tappa Blog Tour "In una parola" - Recensione

Creato il 11 maggio 2015 da Ilary
Buongiorno carissimi e carissime!
Oggi ho il piacere di ospitare l'ottava tappa del Blog Tour dedicato al romanzo "In una parola" di Regina Pozzati.
La mia tappa prevede una recensione al romanzo ma prima di passare a proporvi la mia opinione vi lascio il quadro con tutte le tappe del tour.
tappa Blog Tour parola
tappa Blog Tour parola Titolo: In una parola Autore: Regina Pozzati Editore: autopubblicato Pagine: 122 Prezzo: 1,49 € (in promozione a 0,99 € fino al 15/05)
"Nella sua voce Tira aveva un potere raro e pericoloso. Quello di uccidere un uomo… e quello di salvarlo.” Una fiaba oscura, nascosta tra le pieghe del deserto, capace di legare insieme due anime diverse ed al contempo uguali. Là dove le cupole d’oro si innalzano al cielo e le mura bianche dividono gli uomini dai pericoli che si annidano tra le dune, la principessa di C’zahr offre a uno schiavo la possibilità di realizzare qualsiasi suo desiderio, anche il più inconfessabile… Con una parola.

 RECENSIONE
Oggi voglio lasciarvi il mio pensiero su In una parola di Regina Pozzati, un romanzo che non conoscevo assolutamente - ci sono talmente tanti libri che non riesco a star dietro a tutti e a districarmi tra le migliaia di pubblicazioni - e che ho scoperto solo quando me l'ha presentato la sua autrice ma che mi ha conquistata fin da quando ho letto l'anteprima su Amazon (bella invenzione, a proposito :D) e che, quindi, ho accettato con entusiasmo di leggere e recensire nell'ambito del blog tour. In una parola è un romanzo, secondo il mio parere, difficile da inserire in una categoria o in un genere preciso e, anche se viene fatto rientrare nel fantasy per alcuni elementi ma trovo che sia una classificazione un po' semplicistica e riduttiva perchè questo romanzo è molto di più. Comunque, per dare un'idea generale, diciamo che è un romance fantasy, via, mettiamola così. Protagonisti di questo romanzo sono Tira e Kirien, una principessa la prima, uno schiavo il secondo. Tira è l'unica figlia del rajah di C'zahr, sontuosa città del deserto arroventata dai raggi dei tre soli che splendono in cielo, una città protetta da mura altissime che tengono lontani i pericoli nascosti tra le sabbie che la circondano. A C'zahr i liberi cittadini hanno pelle e capelli che richiamano i colori del deserto - l'oro, il bronzo, l'ocra - mentre gli schiavi si distinguono per i loro capelli neri come le catene che li tengono prigionieri. Tira, la principessa, però ha un particolare che la rende diversa dagli abitanti liberi di C'zahr: i suoi capelli sono neri come quelli degli schiavi e per questo deve sempre celarli sotto strati e strati di veli e stoffe. Tira vive tra gli agi e le ricchezze ma si sente in gabbia, proprio come gli schiavi, oppressa dal padre e da un destino da cui sente di non poter sfuggire... almeno fino a quando i suoi occhi non incrociano, in uno sguardo proibito, quelli neri e ardenti di Kirien, uno degli schiavi destinati ai sanguinari combattimenti nell'arena del rajah. Fin dal primo sguardo, Tira sente un legame fortissimo con Kirien ma devono passare tre anni prima che la giovane riesca ad incontrarlo e, in cambio di una promessa di libertà, gli chiede di insegnarle a combattere. Scoperti dal padre di Tira però i due sono costretti a fuggire nel deserto e lì si imbattono nei suoi più pericolosi abitanti, gli uomini-bestia guidati dallo stregone Man-Lou che rivelerà loro delle inaspettate verità che cambieranno profondamente la vita dei due giovani... Sono rimasta davvero affascinata da In una parola, un romanzo che, per l'atmosfera intrisa di magia e mistero, l'ambientazione orientale e i suoi personaggi, sembra una fiaba degna de Le mille e una notte. Con la sua scrittura raffinata, ricca e ammaliante Regina Pozzati incanta il lettore e lo fa viaggiare con la mente trasportandolo tra le sabbie del deserto e le vie della maestosa C'zahr con le sue cupole dorate e le sue mura altissime; l'autrice ha una straordinaria capacità descrittiva grazie alla quale sembra davvero di trovarsi a C'zahr e sentire il calore dei tre soli, i profumi degli incensi e degli olii che permeano la città, il tintinnio dei bracciali di Tira o il fruscio dei suoi veli in un coinvolgimento totale dei sensi. Ma soprattutto l'autrice è bravissima a descrivere le emozioni e i sentimenti dei suoi personaggi con un'eleganza e una delicatezza che ormai è difficile trovare nei libri. La storia d'amore di Tira e Kirien è intensa, piena di pathos ed estremamente coinvolgente per il lettore che si trova a vivere proprio uno di quegli amori da favola che fanno palpitare il cuore. Tira e Kirien sono diversi come il giorno e la notte: lui, un uomo rude e dal fascino oscuto, lo schiavo abituato solo ad obbedire agli ordini e, se necessario, sacrificare la propria vita, lei una principessa raffinata che ha sempre vissuto tra gli agi e le ricchezze nella sicurezza del palazzo reale. Non potrebbero essere più diversi, dicevo, per estrazione sociale e per la vita che conducono, eppure c'è un particolare che li accomuna, il desiderio di libertà, quello dalla schiavitù per Kirien e quello da un destino già scritto per Tira. Inevitabile quindi che i due si sentano così vicini, attratti l'uno dall'altra e siano disposti a tutto pur di poter essere liberi dalle catene, fisiche e metaforiche, che li imprigionano, ed è solo Tira che, grazie al potere racchiuso nelle sue parole, potrà spezzare queste catene. Tira e Kirien sono entrambi dei bellissimi personaggi, carismatici, profondi e ricchi di sfaccettature e fanno davvero sognare con il loro amore che, nonostante le mille difficoltà con cui è costretto a confrontarsi e i numerosi ostacoli che trova sul suo cammino, non viene mai meno, anzi si fa sempre più forte, devoto e appassionato. Altrettanto ben caratterizzati sono i personaggi secondari, in particolare lo stregone Man-Lou, il capo degli uomini-bestia del deserto, un uomo ambiguo, imprevedibile e pieno di segreti che con la sua presenza inquietante e i suoi poteri oscuri, dona al romanzo quel tocco dark e fantasy che lo rende ancora più avvincente. In una parola è una storia sensuale e ammaliante che propone il tema del potere salvifico delle parole, già noto in letteratura, ma che Regina Pozzati è riuscita a far suo e a plasmarlo in un modo nuovo e originale; è un romanzo breve ma di un'intensità incredibile che coinvolge grazie alla magnifica ed evocativa scrittura dell'autrice che riesca a trasportare il lettore in un tempo e in un luogo lontano e intriso di fascino, e alla sua trama che combina alla perfezione romanticismo, passione, avventura, magia e mistero in uno scenario esotico da fiaba che vi farà sognare ad occhi aperti.
Il mio voto: tappa Blog Tour parola

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :