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“Mi piace, e basta”

Creato il 17 dicembre 2011 da Stukhtra

Altro da dire non c’è. Poi, però…

di Marco Cagnotti

Domenica scorsa abbiamo pubblicato un’interessante riflessione di Tobia Dondè sugli ebook. Anzi, contro gli ebook. In sostanza, l’argomento di Dondè a favore della carta e contro il supporto digitale può essere sintetizzato così: siccome siamo abituati a leggere gli scritti digitali di corsa, piluccandoli qua e là senza approfondire, c’è il rischio di fare lo stesso con gli ebook, e questo è un grandissimo peccato perché anche nei libri digitali la forma letteraria e l’approfondimento sono importanti. Dove sta la fallacia in questo ragionamento?

Anzitutto la premessa è falsa: chi ha detto che i blog e le riviste vengono per forza piluccati superficialmente? Io leggo qualsiasi cosa fino all’ultima virgola, se mi acchiappa davvero. E non importa se è un blog, una rivista digitale o cartacea, un libro o un ebook.

Poi l’implicazione non è dimostrata: perché il piluccamento dei blog dovrebbe ipso facto comportare il piluccamento degli ebook?

Infine il piluccamento rientra nei diritti del lettore, così come codificati da Daniel Pennac: perché dovrei essere costretto a leggere qualcosa anche se mi fa schifo? Pilucco, invece. Eccome se pilucco! Perché no? Non solo: abbandono la lettura, se mi va. E’ nel mio pieno diritto, come sempre ricorda Pennac. Pilucco e abbandono il blog, la rivista, il libro e l’ebook. Sono padrone del mio tempo e ne faccio ciò che voglio.

Dondè mi potrebbe rispondere che, così facendo, mi perderei le splendide descrizioni dell’architettura e dell’urbanistica del Quattrocento che mi offre Notre-Dame de Paris. E perché mai? Se quelle pagine mi catturano, perché un diverso supporto dovrebbe farmi desistere dalla lettura?

E’ sempre difficile fare ipotesi sulle motivazioni profonde che spiegano le scelte altrui. Difficile, pericoloso e arrogante. Tuttavia non mi nego all’esercizio e ipotizzo le vere ragioni di Tobia Dondè: lui preferisce la carta… perché la preferisce. Fine. Il resto sono tentativi di razionalizzare qualcosa che razionalizzabile non è: il soggettivo, libero, legittimo gusto personale. La carta gli piace, e basta. Il monitor gli piace meno, invece. Altro da dire non c’è.

E comunque altro da dire non c’è perché… beh, perché proprio, anche volendo, altri motivi non se ne trovano nemmeno con il lanternino. Il libro cartaceo soddisfa qualcuno più dell’ebook per un puro fatto estetico, epidermico, arazionale. Non ha invece alcun vantaggio razionale. L’ebook è più economico, leggero, portatile, compatto, solido, consultabile, ecologico e permanente del libro cartaceo. Sotto qualsiasi aspetto razionale, la carta perde il confronto. Allora resta solo il “Mi piace”. A qualcuno basta, e va benissimo così: chi siamo noi per discettare sui gusti altrui? Contento lui…


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