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“Terra! Terra!”

Creato il 11 gennaio 2011 da Stukhtra

Un’altra? Ma anche no. O forse un po’ sì

di Marco Cagnotti

Noi siamo buoni, bravi, gentili e modesti. E tutto vorremmo fuorché passare per quelli che tranciano giudizi per i quali non sono qualificati. Siamo solo modesti cronisti scientifici, si sa. Ma nemmeno vorremmo dover assistere alla nascita di un altro tormentone scientifico, ossia il reiterato annuncio di una scoperta rivoluzionaria. Sempre la stessa. Insomma, non ci piacerebbe che l’”esopianeta terrestre” diventasse come l’”acqua su Marte”. Che, diciamocelo, ormai ci ha fatto due palle così. Però, siccome siamo solo modesti cronisti scientifici (sì, l’abbiamo già detto), quando ci alziamo la mattina e troviamo tutti i siti di informazione astronomica pieni a strafottere dell’annuncio dell’esopianeta terrestre non possiamo certo passare la faccenda sotto silenzio. Ergo, volenti o nolenti, convinti o meno, ci tocca parlarne.

“Terra! Terra!”

No, non è un posto dove portare a spasso il cane. (Cortesia: NASA)

Stavolta si chiama Kepler-10b, e già questo dice qualcosa: che l’ha scoperto l’Osservatorio spaziale Kepler, della NASA, dedicato per l’appunto proprio alla caccia degli esopianeti frugando fra 100 mila stelle e cercando minuscole variazioni periodiche nella loro luminosità, indizio del transito di un pianeta sul disco stellare. Siccome è all’opera da un annetto, va da sé che finora Kepler ha scovato solo corpi planetari su orbite strette (ché quelli più lontani ci impiegano più tempo a fare un giro). Kepler-10b ruota attorno alla stella Kepler 10, che si trova a 173 parsec da noi, ovvero più di 560 anni-luce. Non è grosso come la Terra, ma un po’ di più: il suo diametro è maggiore. Quanto? Dipende dalle fonti, perché c’è chi dice 1,4 volte, chi 1,65, ed è difficile orientarsi perché l’annuncio è stato fatto a un convegno dell’American Astronomical Society a Seattle. La differenza con il nostro pianeta è tutt’altro che trascurabile: se il diametro è 1,4 volte quello della Terra, il volume sarà 2,7 volte. Siccome la densità è compresa fra 1,6 e 8,8 volte (di nuovo il solito problema delle fonti), nella più restrittiva delle ipotesi quest’affare ha una massa pari a quasi 4,5 volte quella della Terra. Non proprio un sassolino, insomma. Però è solido, questo sì. Ed è importante.

Solida… calma. Si fa per dire. Perché Kepler-10b vive appiccicato alla sua stella: a soli 2,5 milioni di chilometri. E per un’orbita completa impiega solo 20 ore. Sicché la sua superficie, rocciosa sì, ma a circa 2.000 gradi, quindi probabilmente fusa, è del tutto inabitabile.

In conclusione questa è una nuova Terra… ma anche no: assai più grossa, comunque caldissima, di certo inospitale foss’anche solo per un microbo. Così adesso aspettiamo il prossimo annuncio della scoperta dell’”esopianeta terrestre”. Che arriverà di sicuro. In febbraio, per esempio, il team di Kepler comunicherà i dati di altri 400 candidati esopianeti. Vuoi scommettere che fra un mesetto saremo qui a riparlare (novità!… novità!…) della “nuova Terra” appena scoperta?


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