a una spanna da qua c’è un secolo e molti paesaggi una zona e tutto dentro e intorno un silenzio costretto a rimarginare una tradotta da parte a parte che porta questo spendere oltre i fatti oltre il loro spirito ribaldo che li ridicolizza se non isolati gli uni dagli altri lasciandoli tra loro come esseri congratulanti leggibili fin dalle date i nomi surreali. I nomi dei santi sono qui ma le vie sono sempre un passo da presso e immancabilmente immobili dall’ultima linea tirata. Ti ho mimato capendomi non-te interdetta a ritornarmi i tuoi motivi. È stata una nevrosi decisiva per due attori della fame è stata l’era testamentaria quella dei giorni che è morta la nostra prospettiva nel primo luogo mio di restare tutta l’estensione del piccolissimo
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In questo momento la fotografia sullo sfondo è di Rebecca Pendel
L’immagine che ho dato al file audio è di Alice Neel
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