9 anni dopo torna “Sin city”, ad ottobre l’atteso sequel
Sono passati 9 anni. Era il 2005, e irrompeva sugli schermi Sin City, film interamente girato in digitale, rivoluzionario in termini visivi e tecnici, 2 anni prima dell’idolatrato 300 di Zack Snyder. La regia fu affidata a 8 mani illustri: Frank Miller, e autore del graphic novel di riferimento nonché genio della fumettistica americana (I suoi albi hanno ispirato i Batman di Tim Burton e Chrustopger Nolan, e lo stesso 300); e Robert Rodriguez, l’uomo del Texas, regista tra i più controversi , considerato da alcuni il “tamarro” di Spy Kids e C’era una volta in America e da altri il genio di Machete e Dal tramonto all’alba. Special guest alla regia fu l’onnipresente Quentin Tarantino, amico di Rodriguez.
Coloro che hanno goduto di Sin City, del suo bianco e nero, della sua rappresentazione fumettistica, del suo splatter dai colori (letteralmente) vivaci, del suo romanticismo grottesco, dalla sua dolce e bruta violenza, dal cast stellare e del balletto ipnotico di Jessica Alba, posseggono da oggi una data mai tanto desiderata. Il 2 ottobre uscirà nelle sale italiane il sequel: Sin City 2-Una donna per cui uccidere.
Già da tempo i due trailer ufficiali rilasciati dalla casa di distribuzione Miramax Films deliziano i propri fan sul web, con l’annuncio dell’uscita negli Stati Uniti in agosto, con ansia però, nel Bel Paese si attendeva con la rivelazione delle date italiane.
Dopo 108 lunghe mesi, il sequel è pronto ad approdare nei cinema, e i pronostici non sono minimamente paragonabili a quelli del primo capitolo. Si parla di botteghini e di incassi: Sin City, sopratutto negli States, fu un vero e proprio flop, con un “misero” incasso di 74 milioni di dollari. Nel mondo la cifra si compensò a 158 milioni con una spesa di produzione di 40.
Sin city conquistò il proprio fedele pubblico (i lettori dell’omonimo albo di Miller) già da subito, nell’impressionante somiglianza tra i protagonisti e la loro trasposizione cinematografica, la fedeltà al fumetto nella narrazione come nei frame, nelle immagini e nelle scenografia.
Nel tempo però Sin City ha saputo affascinare i “neofiti” della “città del peccato”, aiutato dall’innovata tecnica di rappresentazione grafica, la particolare fotografia, la curata regia, le tante pistole, le tante tette e il tanto sangue. E dal cast, usando un eufemismo, stellare.
Nove anni dopo gli ingredienti non cambiano: cast vasto, famoso e cool, stessi registi, stessa rappresentazione grafica.Il brand Sin city negli anni ha acquistato fama, notorietà e fiducia, anche tra i più scettici e tra i meno amanti del genere. Difficilmente si ripeterà per ,Sin City 2-Una donna per cui uccidere, un flop d’incassi in patria come accaduto nel 2005. Lo stesso Frank Miller, dopo i successi della trilogia del “suo” Batman, rielaborato da Christopher Nolan ha saputo rendere il proprio nome una garanzia per film Blockbuster. La trasposizione-disastro di The Spirit, ormai è finito nel vortice del dimenticatoio. Grazie a Dio.
L’energumeno e letale “Marv” di (un ottimo) Mickey Rourke; il poliziotto noir, ed eroe da lacrime Bruce Willis (John Hartigan);il killer playboy e ambiguo Clive Owen (Dwight); la bellissima Jessica Alba,l’ex Frodo Bagging Elijah Wood nei panni di uno psicopatico-Bruce Leeiano-sadico assassino (Kevin); Benicio del Toro, più precisamente la sua testa, la valchiria Rosario Dawson, Brittany Murphy tragicamente scomparsa nel 2009 e il cameo, che poi tanto cameo non fu, di Josh Hartnett resero Sin City un film invidiabile da qualsiasi red carpet mondiale.
Per i più sensibili si ricorda il dolore nel vedere Alexis Bledel, in alias Rory Gilmore di una Mamma per amica, trasformata in una prostituta rampante (e infame) con tanto di pistola: un trauma esistenziale.
In Sin city 2-Una donna per cui uccidere, la formula del “supercast” non cambia, alcuni personaggi del primo capitolo ricorrono, e altri esordiscono: l’eclettico Joseph Gordon-Levitt, la tenebrosa Eva Green, il duro Josh Brolin (a sostituire Clive Owen) e,udite udite, Lady Gaga. Robert Rodriguez avrebbe confermato la cantante dopo la sua parte in Machete Kills.
Ricompariranno gli “usati sicuri” del primo film: Mikey Rourke, Bruce Willis e Jessica Alba.
A differenza della struttura del primo film, suddiviso in tre storie, connesse minimamente tra loro nel contesto di sfondo: la sporca, corrotta e vorticosa città del peccato, Sin cit 2-Una donna per cui uccidere, seguirà le vicende del singolo albo omonimo (inizialmente pubblicato in Italia come Si può anche uccidere per lei )di Frank Miller, in un continuum narrativo che coinvolgerà tutti i protagonisti.
Tra 5 mesi dunque, e dopo 9 nove interminabili anni, giungerà il momento della visione dell’amato sequel. E questa volta niente allarmismi: quando l’entusiasmo e la gioia svaniranno, e a prevalere sarà lo sconforto, tranquilli, in cantiere è già pronto il terzo capitolo. Sperando con tempi di “rifinizione” più ridotti.