9 signore del tatuaggio
Creato il 14 settembre 2011 da La_k
Non hanno esattamente l'aspetto da stipendiate del circo Barnum, anzi. Né si accompagnano ad avanzi di galera, precedute da una fama sulfurea (ma provate a chiedere l'ennesimo tatuaggio «come Angelina Jolie», e potrebbero incenerirvi con lo sguardo). Fuori dai loro studi, le tatuatrici italiane si incontrano alle convention del settore (alla seconda edizione dell'Italian Tattoo Artists di Torino, 9-11 settembre, ci sarà un combattivo 10% di professioniste). E fanno gruppo, a dispetto dei tanti cliché che le vorrebbero artiste a solidarietà zero, conquistando spazi in un ambiente tipicamente maschile. Perché sanno lavorare d'ago e d'inchiostro al pari dei colleghi uomini, e in più sono capaci di trasformare un paio d'ore di dolore in una seduta psicoanalitica, un po' come dal parrucchiere. Molte di loro hanno alle spalle esperienze artistiche e collaborazioni internazionali, e un gran fiuto per beccare con precisione millimetrica chi ha le premesse per diventare un pentito del tatuaggio (sì, ci sono ancora molti incoscienti che vogliono il nome della fidanzata sul braccio forever). Volete saperne di più? Le abbiamo intervistate.Valentina de Rosa 30 anni, milanese, autodidatta. Lavora all’Infrangibile Tattoo Shop di PiacenzaCome ti immagini tra 30 anni? Uguale a ora, con qualche ruga in più e tanti tatuaggi da raccontare ai miei nipoti. Esiste la solidarietà tra colleghe? La solidarietà femminile è uno dei punti saldi della mia vita. Kate Moss si è tatuata un’ancora: hai già avuto richieste? Le ancore vengono tatuate ormai da parecchie decadi, forse è lei che ha emulato qualche marinaio... Non esiste tatuaggio senza dolore: che sensazione ti dà provocarlo? Cerco di pensare solo alla resa finale del mio lavoro, a volte vale la pena sopportare qualche ora in più di dolore. Mai rifiutato un tatuaggio? Si, se non rispetta i miei canoni etici ed estetici. Ogni lavoro porta la mia firma e voglio essere soddisfatta tanto quanto il mio cliente, se non di più. La moda è... Qualcosa che non seguo. Per me esiste solo quello che mi piace e quello che non mi piace. Tre oggetti che hai sempre in borsa. Cellulare, iPod e agenda. Perché tante donne si tatuano? Lo fanno da sempre, è una forma di linguaggio universale che rende ogni persona libera di manifestare il proprio essere in modo unico e personale.Delia Vico 28 anni, ama dipingere e lavora da Tattoo Planet a Savona. Non si perde una conventionChe ne pensi della mercificazione del corpo femminile? Oggi la donna ha una piena consapevolezza del proprio corpo, ma a volte è lei stessa che decide di metterlo in mostra con cattivo gusto. E delle donne che usano il proprio corpo per fare carriera? Ognuno cerca di usare le proprie armi migliori, ma la bellezza a un certo punto sfiorisce. Meglio puntare sempre sul talento. Mai rifiutato un lavoro? Dico sempre no a letterine o nomi di fidanzati a clienti giovani. Troppo spesso mi è capitato di dover coprire disegni di questo tipo. Ti dà fastidio che oggi il tatuaggio sia così di moda? Mi infastidisce l’effetto fotocopia: chi fa un tatuaggio per moda o emulando un personaggio pubblico non fa nulla di originale. Esistono migliaia di soggetti che nessuno prende in considerazione. La moda è... Una proposta. Puoi scegliere se seguirla o no. Il tuo capo preferito? La giacca di pelle nera. Il tuo look da lavoro? Occhiali da vista e maglietta nera. Come mai sempre più donne si tatuano? Penso faccia parte del nostro processo di continua emancipazione. E poi, un tatuaggio su una donna può essere sensuale e accentuare la sua bellezza.Viola Von Hell Metà italiana e metà spagnola, Violeta Pilar Bea ha trovato nei tattoo la sua vocazione: «Non esiste sacrificio senza sangue»Come ti immagini tra 30 anni? Una nonna con una lunga treccia sale e pepe, seduta su un dondolo in campagna a insegnare alla propria nipotina a colorare e a diventare una giovane donna consapevole e rispettosa. C'è solidarietà tra colleghe? Io ci credo molto: per questo ho riunito 31 artiste italiane nella mostra Sante e peccatrici, ora alla convention di Londra. Volevo rappresentare il lavoro delle tatuatici in un ambiente da sempre maschile. Che ne pensi della mercificazione del corpo femminile? Me la prendo con i media. Una volta la donna utilizzava il proprio corpo come strumento di libertà, ora appaga il piacere maschile in una società in cui è solo un oggetto senza identità. La moda è...Qualcosa di instabile e variabile. Io preferisco cose durevoli e non catalizzanti per le masse. Tre oggetti che tieni sempre in borsa. Agenda, portafogli e lucidalabbra. Il tuo look da lavoro? Jeans e maglie oversize neri, ciondoli e stivali. Come mai oggi così tante donne si tatuano? Perchè è emozionante, un atto unico. E noi donne ci nutriamo di tanto materiale onirico.Cecilia Granata Animalista convinta, ex illustratrice a New York. Quando non tatua da Primordial Pain a Milano, sfreccia in bici per la cittàCosa pensi delle donne che usano il proprio corpo per far carriera? Il corpo è uno strumento potentissimo, occorre ritrovare una sacralità in esso, per evitare il ripetersi di stereotipi vuoti e dannosi. Esiste la solidarietà tra colleghe? Ho sempre incontrato solidarietà e amicizia, ma forse sono solo stata fortunata. Si sa che le donne sono vipere.. I tuoi tatuaggi disturbano?Sì, sono destabilizzanti, ma è parte del loro fascino. D'estate in città genero onde anomale di sussulti collettivi! Mai incontrato pentiti del tatuaggio? Sì, tutti legati a storie d’amore finite. Non esiste tatuaggio senza dolore: che sensazione ti dà provocarlo? L'importante è fare un lavoro di qualità, la sofferenza è un effetto collaterale. La moda è... Un’accurata e fredda forma di lavaggio del cervello. Tre oggetti che tieni sempre in borsa. Borraccia d’acqua, barrette di frutta secca e una camera d’aria di ricambio. Perché le donne si tatuano? Per moda o per rivendicare il possesso del proprio corpo, trattenendo tracce della memoria personale.Manekistefy L'inarrestabile Stefania Cagnin è bassista, incisore, dj, pittrice, blogger e amante della cultura giapponese. Come tatuatrice è di stanza a MargheraEsiste la solidarietà tra colleghe? Quando penso alle mie amiche tatuatrici come Horishio in Giappone, Leanka Platt in Francia e Claudia Sabe a Londra è come se la loro forza mi raggiungesse. Dovete farvi rispettare dai colleghi maschi? Sono molto rispettosi e contenti che ci siano più tatuatrici. Sono i clienti a dover portare più rispetto: spesso danno per scontato che io sia la segretaria e parlano guardando il mio aiutante! Perché il tatuaggo è di moda?Tutto ciò che arriva dalle sottoculture prima o poi lo diventa. Sono contenta che in un paese cattolico come il nostro si stia prendendo maggior coscienza del proprio corpo, ma non vorrei che il tattoo diventi così un modo per uniformarsi.Cosa pensi delle donne che usano il proprio corpo per far carriera? Sono indignata. Costruirsi una carriera significa rimboccarsi le maniche e fare fatica: corpo e mente lavorano insieme. Il tuo capo preferito? Le mie t-shirt di gruppi punk o di studi di tatuaggi. Come mai oggi così tante donne si tatuano? Per appartenersi e riscoprire la diversità.Anita Rossi Tatuatrice per caso e artista cosmopolita, lavora al Sorry Mama Tattoo Studio di RomaLa solidarietà tra colleghe esiste? Con alcune sì, ma la competizione sta diventando un sentimento sempre più frequente. Dovete farvi rispettare dai colleghi maschi? Dobbiamo farci rispettare umanamente e professionalmente perché un buon lavoro - e un buon tatuaggio - è tale indipendentemente dal sesso di chi lo fa. Da bambina cosa volevi fare? Tutto, danza, musica, teatro, pittura! Non ho mai scartato la possibilità di diventare veterinaria. Sono vegana per tenere fede a questo sogno. Che ne pensi della mercificazione del corpo femminile? Purtroppo in molti casi è la via più breve per il successo, o almeno così pensano molte donne. Per me è inconcepibile. Il tuo tratto rimarrà per sempre sulla pelle di qualcun altro: quanta responsabilità! Ne sono consapevole, per questo cerco di fare sempre meglio. Fai riti scaramantici prima di tatuare? Una sana respirazione yoga. Tre oggetti sul tuo comodino.Il cellulare per la sveglia del mattino, una statuetta Daruma portata dal viaggio in Giappone e un libro. Il tuo look da lavoro? Total black. Leggins e scarpe da ginnastica o anfibi. Perché sempre più donne si tatuano? Perché finalmente osano come gli uomini!Samez Classe 1988, Sara Tortorici si divide tra Cherry Tattoo a Monterotondo (Roma) e studi negli UsaI tuoi tatuaggi disturbano? Sono stata abbastanza furba da farli in posti tattici, in modo che si potessero coprire all’occorrenza, pur essendo molto grandi.Clienti famosi? Ho tatuato membri dei Velvet e dei Vanilla Sky e il chitarrista dei Gallows, la mia band preferita. Il più famoso è Dan Smith, il protagonista del reality show LA Ink. In California avevo appuntamento con Robbie Williams, ma mi diede buca. La moda è... Creatività, se si pensa ai grandi contributi di stilisti di talento, ma anche un modo di esprimere se stessi. Tre oggetti che hai sempre in borsa. Portafogli, occhiali da sole e makeup. Il tuo capo preferito.Adoro i vestiti della stilista americana Jessica Louise. Li indosso quando voglio essere femminile, di solito vesto sportiva. Il tuo look da lavoro? Guanti, manicotti e mascherina. Perché oggi tante donne si tatuano? Molte clienti vogliono attirare l’attenzione su punti "strategici" come caviglie e inguine. Ma c'è anche una minoranza che sceglie un soggetto importante per rappresentare se stessa, un valore o un ricordo.Viviana Mattiangeli Si è fatta il primo tatuaggio a 14 anni. Ora lavora da Best of Times a MilanoEsiste la solidarietà tra colleghe? Sento molta solidarietà e interesse reciproco. Da bambina cosa volevi fare? Adoravo già disegnare, ma sognavo di cantare e ballare. Che ne pensi della mercificazione del corpo femminile?Non mi piace, penso che la donna abbia straordinarie capacità intuitive e creative. Perché fermarsi al suo corpo? Perché il tatuaggio va di moda?Credo dipenda dalla nostra epoca così violenta e disgregante, proiettata sull’apparire e non sull’essere interiore. Forse ci si aggrappa a qualcosa di indelebile. Ti infastidisce? Più che altro mi dispiace che non ci sia una presa di coscienza nell’affrontare un lavoro profondo e artistico come questo. Per me il tatuaggio è ancora oggi un rito di passaggio, un’iniziazione. Tre oggetti sul tuo comodino. Una piuma, una foto di me sorridente da piccola e una frase di Goethe: «Colui al quale la natura comincia a svelare il suo segreto sente irresistibile nostalgia per la più degna interprete di essa, l’arte». Perché sempre più donne si tatuano? Lo fanno da sempre, oggi per fortuna non è più roba da prostitute o per chi lavora al circo!Sofia Mesisca Incallita collezionista di feticci d'epoca: quello da cui non si separerebbe mai lo tatua. Lavora a Milano al Saint Mariner di Pietro SeddaCome ti immagini tra 30 anni? Sarò una nonnina con in braccio un nipotino che mi assillerà con i suoi 'perché' a proposito delle mie figure tatuate. I miei tatuaggi saranno bei ricordi di una vita passata. Tra colleghe siete solidali o competitive? La competizione è una brutta sensazione che dimostra fragilità e insicurezza. Ho sempre trovato colleghe aperte al confronto, pronte ad apprendere e spartire informazioni. Una spugna assorbe il più possibile e rilascia altrettanto, solamente così rimane in vita, questo credo sia l'atteggiamento giusto. Disturbano i tuoi tatuaggi? Ti hanno mai creato problemi? Sono contenta che non vengano apprezzati da tutto il pianeta e che in un certo senso spaventino. Il fatto di posizionarli in determinati punti non eccessivamente visibili crea una sorta di mistero a cui sono affezionata: i tatuaggi si scoprono poco alla volta, come la mia personalità. Quale è la tua opinione rispetto alla mercificazione del corpo femminile? Il corpo femminile ha una bellezza tale che, se coperto, è in grado di creare maggiore fascino. Se in un progetto di marketing c'è una buona armonia tra soggetto e produzione artistica la mercificazione assume un altro significato e si carica di forte senso estetico dove il corpo femminile ne è maestro. Perché è così di moda il tatuaggio? Ti infastidisce? Il tatuaggio viene di anno in anno travolto, ingoiato e risputato. Subisce le mode del momento perché è stato completamente integrato nella società e nel buon costume. Cosa è per te la moda? C’è la moda e c’è lo stile, che è sinonimo di personalità, originalità e ricerca. La moda è una falsa proiezione, una imitazione di idee altrui.Le tatuatrici del servizio, ritratte da Meschina, sono le protagoniste della mostra itinerante Sante Peccatrici, nata da un'idea di Viola von Hell. Le 31 opere tra sacro e profano hanno fatto tappa in primavera a Milano e Roma, e ora? Per aggiornamenti monitorate Facebook (o scrivete a [email protected]).
Ailén Gamberoni per MARIECLAIRE.IT
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