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90° minuto – C’era una volta la tv 21

Creato il 22 novembre 2014 da Marvigar4

Domenica 27 settembre 1970, alle ore 17.45, sul canale Nazionale andò in onda la prima puntata di Novantesimo minuto, trasmissione ideata da Maurizio Barendson, Paolo Valenti e Remo Pascucci, un’autentica novità nel palinsesto televisivo che andava ad arricchire il servizio reso dalla Rai al calcio, lo sport più popolare nel nostro paese. L’impulso per la realizzazione del programma fu dato probabilmente dall’ottimo secondo posto ai Mondiali messicani e dal conseguente aumentato interesse per le sorti del campionato di calcio di serie A. La storica sigla di testa della trasmissione, ancora oggi in onda, è il brano Pancho, scritto dal jazzista olandese Jan Stoeckart e inciso sotto lo pseudonimo Jack Trombey. Nel corso della puntata inaugurale di Novantesimo minuto venne illustrata la prima giornata del campionato di serie A, con il Cagliari di Gigi Riva campione d’Italia, in quella domenica questi furono i risultati letti da Paolo Valenti e poi commentati da Maurizio Barendson con le immagini delle partite:

Bologna – L.R. Vicenza 3-0 68’ Savoldi, 73’ Savoldi, 87’ Rizzo

Cagliari – Sampdoria 2-1 67’ Salvi, 76’ Riva rig., 79’ Brugnera (SA)

Catania – Juventus 0-1 73’ Bettega

Milan – Lazio 1-1 40’ aut. Massa (MI), 70’ Mazzola

Napoli – Varese 1-0 22’ Altafini

Roma – Fiorentina 0-1 29’ Chiarugi

Torino – Foggia 1-1 58’ Sala (TO), 61’ Maioli rig.

Verona – Inter 1-2 52’ Boninsegna, 72’ Sirena (VE), 73’ Boninsegna

Classifica: Bologna, Cagliari, Fiorentina, Inter, Juventus e Napoli 2; Foggia, Lazio, Milan e Torino 1; Catania, L.R. Vicenza, Roma, Sampdoria, Varese e Verona 0.

La struttura di Novantesimo minuto rimase inalterata per cinque anni, in seguito alla riforma della Rai del 1975 [1] dal 3 ottobre 1976 la trasmissione passò di competenza del TG1, Paolo Valenti rimase da solo in studio, mentre Barendson si trasferì sulla Rete 2, dove ideò e condusse fino alla sua scomparsa, avvenuta il 28 gennaio 1978, Domenica Sprint. Nella sua nuova versione Novantesimo minuto non solo cambiò il titolo in 90º minuto, ma entrò a far parte del contenitore domenicale Domenica In, creato e presentato da Corrado. In quella occasione fecero le sue prime apparizioni i collegamenti dagli stadi con gli inviati, che diventarono personaggi popolarissimi [2], le partite venivano illustrate prima dell’inizio verso le 14.00 e poi mostrate in sintesi e commentate alle 18.30 circa, con uno spazio dedicato anche alla serie B. Da notare che 90º minuto fu il primo programma della Rai a trasmettere le immagini delle partite con la cosiddetta registrazione video magnetica (RVM). Il 6 febbraio 1977 sia il collegamento con lo stadio Olimpico di Roma che gli highlights della partita Lazio-Catanzaro (vinta dai calabresi 1-0 con autogol del portiere laziale Felice Pulici) furono irradiati per la prima volta a colori, in seguito le varie sedi Rai di volta in volta abbandonarono il bianco e nero. Paolo Valenti venne a mancare il 15 novembre 1990, da allora 90º minuto ha cambiato più volte conduttore, il 18 novembre 1990 Nando Martellini ricordò Valenti con le seguenti parole: « Da questo studio per 20 anni Paolo Valenti ha presentato puntualmente 90° minuto, la sua trasmissione. Paolo Valenti ha presentato la sua trasmissione finché le forze glielo hanno consentito. La sorte gli ha tolto, purtroppo, la gioia dell’ultima trasmissione. Voleva salutare coloro che benevolmente lo avevano appoggiato, ammirato, per 20 anni, e voleva così, innocentemente, comunicare la squadra per la quale faceva il tifo. E oggi, comunicandovelo, mi sembra di assolvere un suo desiderio: Paolo Valenti era tifoso della Fiorentina ».

Il programma è sempre stato trasmesso su Rai 1 fino al 2005, con l’acquisizione dei diritti per la trasmissione degli highlights delle partite di serie A da parte di Mediaset la trasmissione fu sospesa per tre anni, un’edizione dedicata alla serie B, per la quale la Rai ottenne i diritti, andò in onda su Rai 3. Domenica 31 agosto 2008 90° minuto tornò stavolta su Rai 2 e da allora non ha più cambiato rete.

© Marco Vignolo Gargini

[1] http://marteau7927.wordpress.com/2013/04/11/riforma-della-rai-del-1975/

[2] Tra i più noti corrispondenti citiamo: per la sede di Milano Beppe Viola, Gianni Vasino, Ennio Vitanza, Franco Zuccalà; per la sede di Torino Beppe Barletti, Gino Rancati, Cesare Castellotti, Pino Patti; per la sede di Genova Giorgio Bubba e Alfredo Liguori; per la sede di Venezia Ferruccio Gard; per la sede di Udine Maurizio Calligaris; per la sede di Bologna Piero Pasini e Roberto Scardova (che sostituì Pasini prematuramente scomparso per un arresto cardiaco il 13 dicembre 1981 proprio allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna, dopo aver raccontato il primo gol della Fiorentina segnato da Eraldo Pecci in occasione di Bologna-Fiorentina 0-2) e Pierpaolo Cattozzi; per la sede di Firenze Marcello Giannini e Gianfranco Nutini; per la sede di Perugia Lamberto Sposini; per la sede di Ancona Tonino Carino; per la sede di Roma Giampiero Galeazzi, Fabrizio Maffei, Sandro Petrucci, Donatella Scarnati, Jacopo Volpi; per la sede di Pescara Mario Santarelli; per la sede di Napoli Luigi Necco, Italo Kuhne e Mario De Nitto; per la sede di Cagliari Antonio Capitta; per la sede di Catanzaro Emanuele Giacoia; per la sede di Bari Franco Strippoli; per la sede di Catania Puccio Corona.


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