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92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligero

Creato il 21 agosto 2011 da Cactusmtb
92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligeroOggi un uscita su asfalto che ci ha portato a cercare un pò di fresco. Alle 0830 eravamo scrivente e Alberto a lasciare Verona per un uscita dove l'obiettivo era salire per cercare un pò di refrigerio e fuggire da quel "microonde" cittadino che stà soffocando Verona in questi giorni. Alberto (ASD Butty) è un amico che frequento al di fuori del ciclismo e quindi sembra strano dire che è la prima volta che usciamo insieme in bici. Lui stradista puro sulla sua Scott da strada ed io sulla mia mtb "muletto" con le 1.75 semislick gonfiate a 6 psi. Decidiamo al volo di prendere la Pissarotta e poi si deciderà strada facendo. E' dalle 0700 che vedo "legioni" di bikers passare in via Fincato e via Montorio e quindi quando cominciamo a prendere la Pissarotta notiamo...il traffico di ciclisti, quasi da bollino rosso :) A metà della prima parte intravedo una maglia del mio team (parliamo della bella notturna di venerdì p.v.) ed una dei Pedalò Val Tramigna, ci avviciniamo e facciamo 2 ciacole. Poi loro proseguono verso la fine della Pissarotta mentre io e Alberto optiamo per la salita verso Paravanto e quindi San Rocco. 92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligeroSaliamo bene ciacolando, con Alberto spesso "en danseuse" da scalatore puro (per la cronaca Alberto ha raccolto un 6° di categoria M2 sul lungo dell'Avesani 2009 e 32° assoluto, 21° di categoria sul lungo delle Merckx 2010. Un 2011 sabbatico per curare un probemino alla schiena, oramai alle spalle) ed io sempre seduto e sempre attento a non andare fuori giri, preferendo l'agilità del biker in mtb al rapporto duro. Arrivati a San Rocco veloce sosta alla fontana del paese e riprendiamo a salire e la quota permette, seppure di poco, di apprezzare una lieve diminuzione della temperatura. Ma non ci basta, quindi ci dirigiamo verso Velo Veronese e prima occorre passare per quel "muro di Grammont" rappresentato dallo strappo verso San Vitale. Alberto parte "en danseuse", io metto il 32 e cerco di tenere inizialmente il ritmo ma quando mi accorgo di essere fuori soglia (185 bpm) mollo per evitare di cuocermi anzi tempo, riportandomi ai 170 che mi permettono di non andare in acidosi lattica. Arrivato a San Vitale lui rallenta ed io mi riporto sotto e ripartiamo insieme. Man mano che ci avviciniamo a Velo Veronese cominciamo ad apprezzare le temperature e ce le godiamo in toto. A Velo Veronese saluto Silvia (moglie del Sindaco Emiliano Ferrari, lui intento in laboratorio - panificio Ermelina - a fare pane e dolci) impegnatissima nel suo negozio di specialità della Lessinia colmo di gente) e poi con Alberto andiamo alla fontana in centro dove riempiamo le borracce ma sopratutto non ci facciamo mancare 2 coca cole belle fredde. Dopo la meritata pausa eccoci riprendere la strada in direzione Val di Porro ma all'uscita di Velo Alberto viene chiamato da un suo ex compagno di squadra che lo aveva riconosciuto mentre passava. Ci fermiamo, alcuni minuti di ciacole e poi ripartiamo in direzione Bosco Chiesanuova via San Francesco. 92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligeroIncontriamo diversi gruppi di bikers tra i quali 2 bikers del mio team in gruppi separati. Rimaniamo sempre sopra i  1000 mt circa e ribadisco l'assoluta goduria di pedalare col fresco e questa sensazione ce la godiamo tutta fino in fondo anche se sappiamo che quando scenderemo... la pacchia finirà :(  Poco prima di Bosco ho una crisi di fame e ci fermiano al panificio, nei pressi dell'albergo "Aquila Nera" di "Bubu" Valbusa, dove mangiamo alcune sfogliatine. Ripartiamo in direzione Erbezzo. che superiamo per poi prendere verso Passo Fittanze. La strada è trafficatissima, saliamo ma dopo alcuni km decidiamo che, vista l'ora è meglio fare dietro-front anche perchè Alberto ha un impegno ed io...accetto di buon cuore perchè di salita ne avevo fatto abbastanza così come di km in settimana ;) Giù in discesa e arriviamo al bivio in località Barozze dove io prendo per Grezzana via Bellori mentre Alberto si dirige verso casa in Valpolicella, via Sant'Anna di Alfaedo. 92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligero
Tornò alla realtà entrando a Stellavena dove il termometro segna 37°, un vero e proprio forno.
Alla fine 92 km in 4h21 (pedalati) con 2077 metri di ascesa accumulata e 1224 mt di dislivello. In sintesi una bella mattinata in bici con un amico tanto appassionato di ciclismo quanto competente. 92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligeroAlberto mi ha convinto a mettere sulla mtb due slick da 1.3 per la cronoscalata di Punta Veleno (10/9/2011), cosa che farò quanto prima e mi ha messo la pulce nell'orecchio circa una mia partecipazione al corto dell'Avesani. Su questo ho i miei dubbi ma...mai dire mai. Ora prossima uscita con la bella notturna organizzata dal ns Team Andreis di venerdì 28 con ascesa fino a Rifugio Scalorbi...e cena in malga. Partenze da Giazza o Tregnago. Se foste interessati contattatemi.  Sul blog del ring in arrivo la locandina. Alla prossima!92 km e tanta salita per fuggire dal caldo scaligero

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