James Douglas Morrison nasce in Florida nel 1943, e, da Re Lucertola morirà a Parigi il 3 luglio 1941, 40 anni fa. Come tutti sanno è grazie a lui che i Doors “sfondano” diventando in brevissimo uno dei gruppi più importanti del 68. Jim Morrison, per la critica da sempre il poeta del sesso e della morte, si è sempre ispirato ai poets maudites sia nella vita che conduceva sia soprattutto nelle sue canzoni. Lizard King attualmente è ancora al 45 posto della lista dei migliori cantanti del mondo. Un mito per quella generazione ancora non andata, un idolo per quella presente che nelle agende e nei banchi di scuola ancora cita piccole frasi di “J.M” ed indossa tshirt e zainetti con le pins del mito, colui che voleva “accendersi” ha veramente acceso la fiamma dell’eternità You know that it would be untrue/You know that I would be a liar /If I was to say to you /Girl, we couldn’t get much higher/Come on baby, light my fire .
Giovanissimo Jim legge e si appassiona di poesia e da presto inizia a essere in bohemienne un po’ fuori tempo, frequenta la scuola superiore di Cinema alla UCLA di Los Angeles e li incontra tutti i componenti del gruppo, ma il vero leader è lui, e la scelta del nome dei Doors è la sua, The Doors, le porte, sono quelle della percezione della poesia di Blake, il noto e l’ignoto.
Loro e soprattutto lui, quelli dei giorni strani e delle persone strane ma anche coloro che aspettano un raggio di sole o un paradiso morbido. Jim più che un cantante si è sempre definito un poeta ed infatti i concerti dei Doors sapevano di spettacolo e di poesia piuttosto che di musica. Sarà forse questa la magia che li ha consegnati alla storia ? Milioni di pagine di giornali e riviste, libri e films, hanno raccontato la storia del giovane mito.
A 28 anni proprio come un poeta maledetto Jim muore, ed è proprio da lì che domani partirà lo peciale tour commemorativo di Ray Manzarek & Robby Krieger, i due co-fondatori dei Doors che mettevano in note le poesie maledette di Jim Morrison. Saranno in Italia per due date: il 9 a Pistoia e il 10 a Grado. (ansa)
Strange days have found us/Strange days have tracked us down/They’re going to destroy our casual joys/We shall go on playing or find a new town/
Si sa mai che fosse la “città nuova” quell ache Jim voleva incontrare quell caldo giorno di luglio di 40 anni fa. E’ la fidanzata di sempre, Pamela Courson, così si dice, a trovarlo senza vita nella vasca da bagno dell’appartamento che condividevano in Rue de Beautreillis, al Marais è lei che erediterà tutti i ben di Jim ed anche i diritti d’autore litigando maledettamente con i Doors e con tutto il mondo, dopo 3 anni è lei, a 27 anni a essere dinvenuta cadavere su un divano nella sa casa si Los Angeles, morta di overdose, questa però sembra essere una giustificazione per quello che qualche anno fa, dopo 37 anni Sam Bernett, dichiara ad un giornale inglese di aver visto Jim Morrison anche la notte tra il 2 e il 3 luglio, seduto al bar con due tipi che «facevano gli spacciatori, e che tutti conoscevano. Jim era venuto al Rock And Roll Circus a comprare eroina per la sua fidanzata Pamela».Secondo Bernett poi, Jim muore nella toilette di quel bistrot, infatti così dichiara: «Lo riconobbi subito per la giacca militare e gli stivali comprati in Camargue da cui non si separava mai. Era lui, la testa tra le ginocchia, le braccia lungo il corpo. Era morto, decisamente. Doveva essersi sniffato l’eroina, perché dalla bocca uscivano schiuma e sangue». Sarebbero stati i due spacciatori a trasportare il corpo del cantante all’appartamento di Rue de Beautreillis e a immergerlo nella vasca da bagno, dopo aver minacciato tutti i possibili testimoni.
Ma adesso a 40 anni che differenza fa sapere come e dove è morto Jim? C’è chi invece dice che il Re Lucertola fosse in crisi di identità perché nessuno a Parigi lo riconosceva. E, come tutti i miti, c’è chi invece giura e spergiura che Jim sia vivo e forse si nasconda in qualche isola, dove dicono si sia trasformato in guru. A noi piace ricordarlo con una di quelle canzoni che hanno fatto storia: People are strange when you’re a stranger /Faces look ugly when you’re alone /Women seem wicked when you’re unwanted /Streets are uneven when you’re down /When you’re strange /Faces come out of the rain
When you’re strange /No one remembers your name /When you’re strange.