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A 41 anni dai fatti di Reggio Calabria

Creato il 15 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

A 41 anni dai fatti di Reggio Calabria…sopra le bombe non sentono più niente
famiglie intere a tre generazioni
son venute tutte insieme da Torino….

erano venti treni più forti del tritolo
guardare quelle facce bastava solo
con la notte le stelle e con la luna
i binari stanno luccicanti….
vanno dai parenti fanno una dimostrazione….(GM)

14 Luglio 1970. Esplode a Reggio Calabria una violenta rivolta popolare. A innescarla è la scelta di Catanzaro a sede dell’Assemblea Regionale, ma i moti hanno radici lontane, in mali antichi e in nuove vistose contraddizioni: la disoccupazione, la precarietà, la migrazione interna  verso il Nord industrializzato.

Il  sindaco, appoggiato da tutte le forze politiche con l’esclusione di PCI e PSI, aveva proclamato lo sciopero in città contro la penalizzante decisione. Il 15  un gruppo di giovani reggini occupa i binari della stazione. La polizia carica con decisione, con violenza, ci sono parecchi feriti e una decina di arresti. Nascono le prime barricate nel centro storico e viene bloccata l’autostrada. La folla si riversa in Piazza Italia, la polizia carica nuovamente, anche in maniera più decisa e la città esplode: 45 feriti, quasi tutti frale forze dell’ordine.  Bruno Labate, ferroviere e iscritto alla CGIL, viene trovato agonizzante  dopo una carica della polizia. La situazione sta degenerando, ai funerali del Labate partecipano migliaia di persone che sfilano in corteo.

La destra, all’inizio, chiama gli scioperanti teppisti e cialtroni, ma quando il comitato di azione locale finisce sotto il controllo del segretario provinciale della Cisnal, Francesco Franco detto Ciccio, si schiera con la sollevazione. Nasce lo slogan “boia chi molla”.
Il 22 luglio una traversina della ferrovia provoca il deragliamento della Freccia del Sud a Gioia Tauro, causando la morte di sei passeggeri e il ferimento di altri cinquanta.
Barricate,occupazioni,nei giorni successivi la violenza aumenta, bombe molotov,attentati dinamitardi,incendi,cariche della polizia,pestaggi e 5 morti e centinaia di feriti. Il comitato di lotta inasprisce la rivolta proclamando la lotta con le armi.

La rivolta di Reggio durerà fino al Febbraio del 1971.
Il processo a carico dell’animatore della rivolta, Ciccio Franco, lo vede colpevole di istigazione a delinquere, apologia di reato e diffamazione a mezzo stampa. L’imputato verrà condannato a un anno e quattro mesi di reclusione.

A questo episodio ne seguiranno altri  di forza ed intensità non certo minore.
A Reggio Calabria e a Catanzaro oggi si sono svolte alcune manifestazioni per il 41esimo anno.

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