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A 50 anni dalla scoperta della radiazione cosmica di fondo

Creato il 21 maggio 2014 da Sabrinamasiero

universe

Un grande balzo in avanti nella conoscenza del nostro Universo si ebbe esattamente 50 anni fa: era il 20 maggio 1964 quando i radioastronomi americani Robert Wilson e Amo Penzias scoprirono la radiazione cosmica di fondo a microonde (Cosmic Microwave background radiation, CMB), l’impronta del Big Bang, 380 000 anni dopo.

Nel 1959 gli Stati Uniti avevano posto in orbita il satellite artificiale dando l’avvio all’era delle telecomunicazioni. L’obiettivo era quello di riflettere – grazie alle caratteristiche della superficie di questo satellite – segnali radio lanciati da Terra.

Allo scopo di effettuare alcuni esperimenti, nello stato del New Jersey venne costruita una grande antenna a forma di corno attraverso la quale i tecnici della Bell Laboratories della AT&T (nota società di telefonia) intendevano valutare le potenzialità di questo metodo di trasmissione a distanza dei segnali radio. Uno dei problemi che andava affrontato riguardava il rumore che poteva disturbare le comunicazioni col satellite Echo 1. C’era infatti qualcosa che non funzionava ed era un rumore di fondo fisso, una specie di leggerissimo fischio che disturbava sempre la ricezione.

Così i due studiosi provarono a pulire il dispositivo ed effettivamente videro qualcosa di anomalo: alcuni piccioni avevano nidificato proprio all’interno dell’antenna. Dato che il segnale pareva provenire uniformemente da ogni direzione del cielo, si pensò potesse essere il risultato del disturbo legato alla presenza di escrementi (“materiale dielettrico bianco”) di questi piccioni.
Dopo aver fatto pulizia e illusi di aver risolto il problema, i due scienziati tornarono al lavoro. Ma il fischio era ancora lì. Ovunque puntassero l’antenna, il fischio si faceva beffe di loro.

Penzias e Wilson ancora non sapevano che quell’antipatico disturbo li avrebbe portati dritti verso il premio Nobel, che arrivò nel 1978.

Sabrina


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